Italian Cheese Awards: San Patrignano è il Caseificio dell’anno


San Patrignano trionfa alla finale di Italian Cheese Awards aggiudicandosi il premio come “Caseificio dell’anno” e guadagnando il podio nella categoria “Freschissimo”

Il formaggio a cena non aiuta a dormire bene

San Patrignano trionfa alla finale di Italian Cheese Awards aggiudicandosi il premio come “Caseificio dell’anno” e guadagnando il podio nella categoria “Freschissimo” con lo squacquerone, formaggio fresco fiore all’occhiello della comunità e DOP di Romagna.

Una vittoria importante per i ragazzi della comunità che nel laboratorio caseario, mentre ritrovano e riscoprono loro stessi, grazie a esperti mastri casari imparano le tecniche di trasformazione del latte e ne fanno tesoro per il loro futuro. In molti infatti proseguono questo percorso professionale fuori da San Patrignano una volta terminato il percorso.

“Siamo felici di vedere riconosciuta la passione di chi ha scelto di allevare e di lavorare abbracciando il metodo artigianale – sottolinea Roberto Bezzi, presidente della Cooperativa agricola San Patrignano -. Nei nostri formaggi c’è solo il nostro latte di giornata proveniente dalle nostre vacche di razza Frisona italiana, allevate in modo non intensivo. Per i nostri ragazzi ricevere un riconoscimento tanto prestigioso significa vedere ripagati gli sforzi di ogni giorno, un’ulteriore spinta a far bene e continuare sulla strda che hanno intrapreso”.

San Patrignano è un modello di filiera a “metri zero” dove il latte munto viene subito trasformato per rivelare gusto di un prodotto del tutto naturale senza conservanti e additivi. Il latte vaccino, è lavorato a mano secondo la tradizione dei maestri casari nel rispetto dei protocolli sanitari e della “catena del freddo”.

I formaggi freschi e freschissimi profumano di erba e latte, identificano la storica tradizione romagnola come lo Squacquerone. Un formaggio a maturazione rapida senza crosta, né buccia. Si presenta con una pasta morbida, spalmabile e di colore bianco madreperlaceo. La cremosità tipica deriva dal processo produttivo artigianale. Il sapore è tendenzialmente dolce e con una leggera nota acidula.

Infine, i semi stagionati rispecchiano la tradizione contadina nel processo di maturazione su assi di legno e senza forzature, dove riposano dai 15 ai 40 giorni a seconda della varietà. Una lunga e complessa maturazione conferisce agli stagionati una spiccata personalità e note olfattive mentre gli affinati agli agrumi, al fieno e alle foglie di fico fanno riscoprire profumi antichi.