Trimestre tricolore contro l’inflazione, Meloni: “Teniamo i prezzi bassi”


Rincari dei generi alimentari, la premier Giorgia Meloni: “Il Trimestre tricolore serve per calmierare i prezzi di largo consumo, è un esperimento”

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Diamo un bel messaggio: l’Italia ha ancora la capacità di lavorare insieme nei momenti di difficoltà, di muoversi come comunità per raggiungere degli obiettivi. E’ la prima volta che tutto il sistema Italia firma un patto con il governo per tenere sotto controllo i prezzi del carrello della spesa”. Lo dice Giorgia Meloni, firmando a palazzo Chigi il patto sul Trimestre anti-inflazione insieme a 32 associazioni aderenti della distribuzione, del commercio e dell’industria del largo consumo.
Dimostriamo al mondo produttivo che c’è una guida, che c’è umiltà e il governo chiede una mano per affrontare questa difficoltà, la spirale inflazionistica“, aggiunge.

“Il Trimestre tricolore” serve “per calmierare i prezzi di largo consumo: è un esperimento, sono molto ottimista, se funzionerà prolungheremo questa iniziativa”, conclude la Premier.

NON C’È PERSONA CHE DA SOLA RISOLVA PROBLEMI

Il segnale più bello che diamo oggi è che questa nazione è ancora in grado di tenersi per mano e lavorare sullo stesso obiettivo. Non c’è governo e non c’è persona che possa davvero risolvere il problema se la nazione non ti dà una mano”. Lo dice Giorgia Meloni, siglando il patto sul Trimestre anti-inflazione.

La capacità che abbiamo di lavorare tutti nella stessa direzione è un messaggio potentissimo– aggiunge- a maggior ragione quando quel problema non dipende dalle nostre responsabilità; in una nazione in cui troppo spesso ci siamo comportati come monadi, come se dalle nostre scelte non dipendesse il destino di tutti”.

CODACONS: TRIMESTRE TRICOLORE RISCHIA DI ESSERE UN FLOP

Il trimestre tricolore del Governo rischia di essere un flop e di non apportare reali benefici alle famiglie italiane. Lo afferma il Codacons, che evidenzia le bassissime adesioni all’accordo presentato oggi dalla Premier Giorgia Meloni.

“Le adesioni da parte dei commercianti al dettaglio sono ancora bassissime rispetto al numero di esercizi esistenti in Italia: in base ai numeri forniti oggi in conferenza stampa, appena 1.400 negozianti sui 740mila delle principali organizzazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti) – spiega il Codacons –. Anche da parte della distribuzione si registra una accoglienza fredda e al di sotto delle aspettative, ma soprattutto a pochi giorni dall’avvio del paniere nessuno sa quali prodotti saranno inseriti al suo interno e soprattutto l’entità degli sconti. I consumatori sono stati tenuti del tutto fuori dal patto, e nulla si dice circa i controlli sul rispetto dell’accordo che la logica vorrebbe fossero attribuiti alle associazioni dei consumatori. L’industria, poi, non ha preso alcun impegno concreto, limitandosi alla promessa di rivolgere un invito generico ai propri associati affinché aderiscano al paniere, scegliendo però in totale autonomia i prodotti da scontare e l’entità dei ribassi”.

A queste condizioni il paniere rischia di essere un flop e di non apportare benefici concreti alle famiglie in un momento in cui i prezzi di alimentari e carrello della spesa continuano a correre a ritmi ancora molto sostenuti – conclude l‘associazione.