In Toscana annata d’oro per i porcini ma in troppi si perdono nei boschi


In Toscana stagione da incorniciare per i porcini, ma anche di fungaioli che si perdono nei boschi: Coldiretti lancia un decalogo per “i cercatori della domenica”

Stagione da record per i funghi: secondo le stime Coldiretti molti italiani ne approfitteranno per concedersi relax in agriturismo e passeggiate nei boschi

Questo settembre in Toscana è stato anche il mese dei porcini. Talmente tanti, per via del mix di piogge e caldo umido, da spingere anche chi fungaiolo non è ed è poco abituato al bosco ad addentrarsi in luoghi poco conosciuti. Così da smarrirsi o, peggio, da incappare in qualche incidente. L’allarme lo diffonde la Coldiretti preoccupata per “un crescente numero di cercatori” di funghi “non sempre consapevoli dei pericoli che corrono quando si addentrano sulle montagne”. Le cronache qui ci portano sulle montagne di Zeri, in Lunigiana, dove in cinque si sono persi per poi essere recuperati grazie all’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco. E casi come questo “sono già decine, in poche settimane, in tutta la regione”.

C’è chi si smarrisce come in Lunigiana dove in cinque sono stati soccorsi dall’elicottero dei pompieri

L’associazione, quindi, lancia il decalogo pensato per ‘il fungaiolo della domenica’, con i comportamenti da seguire nel bosco. Dieci regole di buonsenso per la sicurezza delle persone e per la tutela dell’ambiente: Ovvero “documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche; comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria; fare attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia; consultare i bollettini meteo e stare attenti al cambio del tempo; in caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati; usare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo; non raccogliere funghi sconosciuti; verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali; pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio; per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati che proteggono il fungo.

A dire il vero l’intervento della Coldiretti contiene anche un’undicesima massima: “Per i meno avventurosi il consiglio è comunque quello di recarsi nei mercati di ‘Campagna Amica’ dove molto spesso è possibile acquistare anche funghi coltivati”. I boschi, sottolinea Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana, “sono luoghi meravigliosi, di svago e biodiversità, ma possono essere anche molto pericolosi senza i dovuti accorgimenti e la necessaria consapevolezza”. Inoltre “crediamo sia necessario proteggere la biodiversità di un ecosistema che viene preso d’assalto, e spesso senza alcun rispetto, dal cercatore occasionale della domenica che abbandona rifiuti e distrugge la vegetazione ed il patrimonio micologico”.