Epatite acuta nei bambini: interviene il Ministero della Salute


Il ministero della Salute sollecita la segnalazione dei casi di epatite acuta di origine sconosciuta nei bambini e un approfondimento epidemiologico e di laboratorio sui casi sospetti

Epatite C in Italia: esiste un cospicuo sommerso di individui infetti. Si stima che tra le 200 – 300 mila persone siano ancora ignare del loro stato di infezione da Hcv

“Si sollecita la segnalazione di ogni eventuale caso di epatite acuta che risponda alla definizione di caso attualmente adottata dall’Oms, a questo ministero, Direzione Generale della Prevenzione sanitaria, (Ufficio 5 – Prevenzione delle Malattie Trasmissibili e Profilassi Internazionale) e all’Istituto Superiore di Sanità (Dipartimento di Malattie Infettive), ai seguenti indirizzi: malinf@sanita.it – epa2022@iss.it”. Così il ministero della Salute in una nota a proposito dei casi di epatite acuta che sta colpendo alcuni bambini, non solo in Italia, nelle ultime settimaneL’eziologia è ancora sconosciuta.

La nota del ministero prosegue: “Le e-mail di segnalazione dovranno contenere il seguente oggetto: ‘SEGNALAZIONE CASO epatite DI ORIGINE SCONOSCIUTA’. Si raccomanda, in questa fase, volendo privilegiare sensibilità rispetto a specificità, di valutare ed eventualmente segnalare anche i casi parzialmente rispondenti alla definizione di caso. Si raccomanda altresì di prevedere in ogni caso la conservazione dei campioni biologici per consentire ogni altro eventuale accertamento ritenuto necessario”.

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Il ministero della Salute raccomanda inoltre di:

• dare massima diffusione tra i Pediatri di Libera Scelta (PLS), i Medici di Medicina Generale (MMG) e le strutture di assistenza ospedaliera e territoriale, delle informazioni disponibili e aggiornate inerenti i suddetti casi in modo da sensibilizzare i medici su ogni potenziale caso sospetto;

• effettuare un approfondimento epidemiologico e di laboratorio sui casi sospetti identificati, anche quando non pienamente rispondenti all’attuale definizione di caso provvisoria, indagando ad es. su eventuali familiari sintomatici o nel proprio ambiente di vita.

“Poiché alcuni casi sono risultati positivi per SARS-CoV-2 e/o Adenovirus, è necessario intraprendere la caratterizzazione genetica dei virus per determinare eventuali associazioni tra i casi”, conclude il documento riportato dalla Dire (www.dire.it).

NEL LAZIO UN CASO SOSPETTO “SENZA COMPLICAZIONI”

“Nel Lazio potrebbe essere stato individuato un caso sospetto di epatite sconosciuta. Si tratta di un episodio senza alcuna conseguenza all’attenzione dell’Istituto Spallanzani che sta procedendo con esami di metagenomica. Ci vorranno analisi approfondite per stabilire le cause, ma non c’è stata nessuna complicanza e ora sta bene. La segnalazione è pervenuta al Servizio di sorveglianza regionale di malattie infettive SERESMI dell’Istituto Spallanzani, che è in stato di attenzione”. Lo dichiara l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.