Colite ulcerosa: vedolizumab sottocute arriva in Italia


Crohn e colite ulcerosa, arriva in Italia vedolizumab in somministrazione sottocutanea: la terapia di mantenimento è ora disponibile in due modalità

Crohn e colite ulcerosa, arriva in Italia vedolizumab in somministrazione sottocutanea: la terapia di mantenimento è ora disponibile in due modalità

Aifa ha appena approvato vedolizumab in somministrazione sottocutanea tramite una siringa o penna pre-riempita, destinata ai pazienti affetti da colite ulcerosa o malattia di Crohn. Vedolizumab da oggi diventa l’unico farmaco originator approvato in Italia come terapia di mantenimento disponibile in due modalità, soluzione endovenosa e sottocutanea.

Sono almeno duecentomila le persone in Italia affette da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn. 1,2 Spesso invisibili agli altri, queste patologie hanno un impatto devastante sulla qualità di vita di chi ne soffre. L’esordio di queste patologie, infatti, può avvenire tra i 20 e i 30 anni, in uomini e donne in percentuale simile, nel fiore della propria “attività” sociale e lavorativa1,3.

Takeda oggi risponde all’esigenza dei pazienti di avere una maggiore flessibilità di trattamento, per ridurre l’impatto di queste patologie sulla routine quotidiana, e degli specialisti di assicurarsi l’aderenza alla terapia. È di recente approvazione da parte dell’AIFA, con Gazzetta Ufficiale della Determinazione n. 807/2021 del 23 luglio, la nuova formulazione sottocutanea di vedolizumab, farmaco biotecnologico a selettività intestinale, già disponibile nella formulazione endovenosa per il trattamento di pazienti adulti con colite ulcerosa o malattia di Crohn, attiva da moderata a severa.

La nuova modalità di somministrazione del farmaco, in siringa o penna pre-riempita per iniezione sottocutanea, rappresenta una svolta per tutti i pazienti che erano abituati a doversi recare presso la struttura ospedaliera di riferimento per l’infusione. La nuova formulazione permette invece di ricevere le cure direttamente a casa o in studio medico, o di autosomministrarsi il farmaco dopo aver ricevuto un’adeguata formazione da parte dello specialista di riferimento.

I vantaggi legati alla nuova modalità di somministrazione di questo farmaco riguardano l’intero sistema salute. Dal punto di vista organizzativo ed economico, la possibilità di ricevere le cure direttamente a casa o in studio medico permette alle strutture ospedaliere di liberare risorse nei reparti, contribuendo a una netta riduzione dei costi sanitari.

“Gli eventi di quest’ultimo anno e mezzo, legati al COVID -19, hanno stimolato molti medici e pazienti a virare, per quanto possibile, dall’assistenza in presenza a tecniche di telemedicina per la gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali, spostandosi dall’ospedale al domicilio del paziente.

La possibilità di sfruttare, per il trattamento, la via endovenosa per il minor tempo necessario, seguita da un regime di mantenimento con il trattamento sottocutaneo comodamente a casa, rappresenta un’innovazione importante che si inserisce proprio in questo trend terapeutico.” dichiara il dr. Marco Daperno, gastroenterologo e Segretario Generale della società scientifica IG-IBD.

“La nuova formulazione sottocutanea può avere un impatto positivo anche sui centri ospedalieri, liberandone spazio e risorse. Il paziente, autosomministrandosi il farmaco a domicilio previa opportuna formazione, lascerà infatti libere le poltrone dedicate alle infusioni a favore dei pazienti più idonei a continuare il trattamento endovenoso. Tutto questo condurrà il clinico a una serie di riflessioni sulla riduzione dei costi indirettie delle pressioni sulle organizzazioni ospedaliere.  Considerando vantaggi, opportunità e costi diretti del farmaco, il clinico stabilirà su quali pazienti utilizzare questa nuova formulazione.” dichiara il dr. Marcello Pani, Direttore Farmacia Ospedaliera Policlinico Gemelli di Roma.

Il parere positivo dell’AIFA si è basato sugli studi pivotali di fase 3 VISIBLE, nati con l’obiettivo di valutare la sicurezza e l’efficacia della formulazione sottocutanea di vedolizumab come terapia di mantenimento in pazienti adulti affetti da colite ulcerosa o malattia di Crohn attiva da moderata a severa che hanno ottenuto una risposta clinica alla settimana 6, dopo due dosi di vedolizumab in terapia endovenosa open label alla settimana 0 e alla 24,5,6.

Sono stati presi in considerazione anche i dati dello studio di estensione a lungo termine, open- label, dei pazienti di VISIBLE 1 e VISIBLE 27. In questi studi, la formulazione sottocutanea di vedolizumab ha dimostrato essere efficace e ben tollerata sia nei pazienti con colite ulcerosa che con malattia di Crohn.

Il programma di studi clinici VISIBLE

Il programma di sperimentazione clinica VISIBLE consiste in tre studi di fase 3 che hanno coinvolto oltre mille pazienti con colite ulcerosa e malattia di Crohn: due studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, che hanno esaminato la percentuale di pazienti capaci di raggiungere la remissione clinica alla settimana 52, e uno studio di estensione open-label per determinare la sicurezza a lungo termine e l’efficacia di vedolizumab sottocutaneo5,6,7.
Nel VISIBLE 1 (colite ulcerosa), la risposta clinica è definita come una riduzione del punteggio Mayo completo di ≥3 punti e ≥30% dal valore basale (settimana 0) associata a una riduzione del sotto-punteggio relativo all’emorragia rettale pari a ≥ 1 punto, oppure un sotto-punteggio totale relativo all’emorragia rettale di ≤ 1 punto5. Nel VISIBLE 2 (malattia di Crohn), invece, la risposta clinica è definita come una diminuzione di ≥70 punti nel punteggio dell’indice di attività della malattia di Crohn (CDAI) dal valore basale (settimana 0)8.
Vedolizumab

Vedolizumab è il primo farmaco biotecnologico a selettività intestinale, indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da colite ulcerosa o malattia di Crohn attiva da moderata a severa, che hanno avuto una risposta inadeguata, hanno perso la risposta o sono risultati intolleranti alla terapia convenzionale o a un antagonista del fattore di necrosi tumorale alfa (TNFα). 9,10 Lanciato nel 2016, vedolizumab è stato sino ad oggi disponibile solo nella formulazione per infusione endovenosa.

Si tratta di un anticorpo monoclonale umanizzato che si lega all’integrina gastrointestinale alfa-4-beta-7 (α4β7) con azione selettiva sul traffico linfocitario intestinale. Bloccando l’integrina α4β7, vedolizumab inibisce il legame di questa proteina con la sua molecola di adesione cellulare (MAdCAM-1), espressa nei vasi sanguigni e nei linfonodi del tratto gastrointestinale.11,12 In questo modo il farmaco impedisce il passaggio dei linfociti dal circolo sanguigno alla parete intestinale durante il processo infiammatorio.

Vedolizumab è ora disponibile sia nella formulazione endovenosa che sottocutanea. 9,10 Questa terapia ha ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione in oltre 60 paesi, compresi gli Stati Uniti e l’Unione Europea, con oltre 415mila anni di esposizione dei pazienti.13

RIFERIMENTI

1 Jairath V, Feagan BG. Global burden of inflammatory bowel disease. Lancet Gastroenterol Hepatol. 2020;5:2-3.
2 Baumgart DC, Carding SR. Inflammatory bowel disease: cause and immunobiology. Lancet. 2007;369:1627-1640.
3 Il Burden economico delle MICI in Italia, disponibile all’indirizzo: https://amiciitalia.eu/sites/default/files/Burden_economico_mici_mail.pdf
4 Sandborn WJ, Baert F, Danese S, et al. Efficacy and safety of vedolizumab subcutaneous formulation in a randomized trial of patients with ulcerative colitis. Gastroenterology. 2020;158:562-572.
5 Efficacy and safety of vedolizumab subcutaneously (SC) as maintenance therapy in ulcerative colitis. Available at: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02611830. Last updated: January 23, 2020. Last accessed: April 2020.
6 Efficacy and safety of vedolizumab subcutaneous (SC) as maintenance therapy in Crohn’s disease. Available at: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02611817. Last updated: November 12, 2019. Last accessed: April 2020.
7 Vedolizumab subcutaneous long-term open-label extension study. Available at: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT02620046. Last updated: March 13, 2020. Last accessed: April 2020.
8 Vermeire S, Sandborn W, Baert F, et al. Efficacy and safety of vedolizumab SC in patients with moderately to severely active Crohn’s disease: Results of the VISIBLE 2 study. J Crohns Colitis. 2020;14:SO20-S021.
9 Entyvio Prescribing Information. Available at: https://general.takedapharm.com/ENTYVIOPI. Last updated: March 2020. Last accessed: April 2020.
10 Entyvio EPAR _ 20/02/2019 Entyvio – EMEA/H/C/002782_ European Medicines Agency – Entyvio _ Annex I Summary of product characteristics. Committee For Medicinal Products For Human Use. Available at: https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/entyvio. Last updated: April 2019. Last accessed: April 2020.
11 Soler D, Chapman T, Yang LL, et al. The binding specificity and selective antagonism of vedolizumab, an anti-α4β7 integrin therapeutic antibody in development for inflammatory bowel diseases. J Pharmacol Exp Ther. 2009;330:864-875.
12 Briskin M, Winsor-Hines D, Shyjan A, et al. Human mucosal addressin cell adhesion molecule-1 is preferentially expressed in intestinal tract and associated lymphoid tissue. Am J Pathol. 1997;151:97‑110.
13 Takeda Data on File. 2019.