Sanremo senza pubblico: scontro Franceschini-Amadeus


Il ministro dei Beni culturali Franceschini chiude al pubblico al Festival di Sanremo: “Ariston teatro come altri, segue le norme”. Amadeus lascia?

Il ministro dei Beni culturali Franceschini chiude al pubblico al Festival di Sanremo: “Ariston teatro come altri, segue le norme”. Amadeus lascia?

È possibile pensare al Festival della canzone italiana senza pubblico ad applaudire gli artisti che si esibiscono sul palco dell’Ariston? Tutto è ancora da decidere, ciò che è certo è il polverone che si è sollevato in seguito al tweet del ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, che sul social ha scritto:

“Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Roberto Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potra’ tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”.

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La dichiarazione, spiega la Dire (www.dire.it), ha fatto molto discutere, creando polemiche, sia sul web che fuori. In molti si chiedono che differenza ci sia tra un programma televisivo qualunque registrato in studio, dove il pubblico comunque è presente anche se distanziato, e gli spettatori del Festival di Sanremo seduti dentro il teatro Ariston. La notizia sembrerebbe aver generato anche lo sgomento del conduttore del Festival, Amadeus, che, da quanto si apprende, starebbe valutando addirittura di lasciare la guida di Sanremo 2021.

Con lui anche Fiorello sarebbe in bilico.

I due, secondo voci insistenti, sarebbero pronti ad abbandonare la nave visto che la crisi (non l’unica attualmente nel Paese) cresce di giorno in giorno. E proprio oggi sarebbero in corso riunioni tra i vertici Rai e i due conduttori per decidere le sorti del festival.

Pubblico o figuranti?

È uno sviluppo quasi apocalittico quello che si prospetta a poco più di un mese dalla partenza della kermesse, in programma dal 2 al 6 marzo. Negli ultimi giorni, però, continuano ad arrivare pareri contrari sulla possibilità che il Teatro Ariston possa ospitare il pubblico, di qualunque tipologia esso sia. Ha preso sempre più piede l’opzione di avere in sala dei figuranti per consentire ai cantanti di potersi esibire davanti a una platea non completamente vuota, un po’ come avviene in altri programmi televisivi come “C’è posta per te” e “Amici”.

Pensiamo a figure contrattualizzate che sono parte integrante dello spettacolo nel rispetto del Dpcm. Con le giuste distanze possiamo arrivare a 380 persone in platea, mentre la galleria sarà ovviamente chiusa”, aveva detto non a caso il direttore artistico in un’intervista al Corriere della Sera, deciso a non abbandonare l’opzione.

L’attuale Dpcm, in vigore fino al 5 marzo, prevede ancora la chiusura dei teatri, cinema e sale da concerti. Il festival, quindi, per molti, sarebbe solo un’eccezione. Questo contrasto di volontà potrebbe portare alla rottura e, come paventato dallo stesso conduttore, a un possibile rinvio.

Amadeus, sempre nell’intervista al Corriere, travolto dalle critiche ha, infatti, sottolineato: “Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022″.

Quale sarà la decisione finale dei vertici Rai non è dato saperlo. Unica cosa certa è che il destino di Sanremo 2021 sembra essere più in bilico che mai.