Uso dei siti di incontri: boom durante la quarantena


La percentuale d’uso dei siti di incontri è cresciuta significativamente durante la quarantena: tra i nuovi utenti single ma anche fidanzati

Uso dei siti di incontri: boom durante la quarantena

Durante il periodo più duro delle restrizioni, che si avesse o non si avesse una relazione in corso, qualcosa è cambiato un po’ in tutti: a dimostrarlo è il grande aumento degli utenti dei siti di incontri a partire dalla scorsa primavera. Ci si può aspettare che molti dei nuovi utenti fossero single, e questo è certamente vero: ma non c’erano solo i non-impegnati.

Questo dato è stato reso noto grazie a un nuovo studio, che ha coinvolto circa 1000 persone degli Stati Uniti che, durante le restrizioni dovute alla pandemia da covid-19 questa primavera, erano fidanzate e non hanno potuto trascorrere, però, la quarantena con il partner. Il sondaggio ha coinvolto anche gli utenti di questo sito italiano, e poi altri 1000 single di estrazione generica.

Ebbene? Ben il 42% dei fidanzati ha scaricato una qualche app di dating dall’inizio delle restrizioni. Una percentuale ancora più altra e decisamente sorprendente, il 52%, aveva già scaricato una di queste app prima della pandemia.

Lo stesso vale per i single: si sono iscritti ai siti di incontri con la stessa percentuale dei già impegnati e hanno scaricato in massa nuove app di dating.

  • Desiderio di contatto e desiderio per gli ex

Quindi, il covid costringeva le persone a restare isolate, ma non è riuscito a frenare il desiderio di conquista, di ricerca anche solo virtuale di amore e sesso. Non solo i siti di incontri hanno aumentato enormemente i loro iscritti: circa un terzo degli intervistati single (il 37%) durante la quarantena ha cercato di riallacciare i rapporti con un ex.

Desiderio di contatto fisico, da diversi mesi a questa parte un “bene” non più scontato, desiderio di provare emozioni nuove o riassaporare vecchie fiamme e anche, sicuramente, la ricerca di un antidoto contro il senso di isolamento e la noia.

I metodi più utilizzati per riconnettersi con una vecchia fiamma sono stati per la maggior parte delle persone i social network, Facebook e Twitter in testa, ma molti si sono armati di un coraggio maggiore e hanno telefonato direttamente all’ex (46%).

Anche le persone fidanzate hanno pensato ai loro ex più del solito, ma si sono rivolte piuttosto a Instagram, visualizzando le storie delle loro vecchie fiamme. Secondo i ricercatori, ripristinare i collegamenti con l’ex partner potrebbe facilmente portare a un “regresso”, ovverosia minacciare la nuova relazione instillando nuovi desideri e pensieri nei confronti di quella ormai tramontata. Questo, ripetiamo, era più frequente nelle persone impegnate che stavano vivendo la quarantena da sole.

Il 54% dei fidanzati che dialogavano virtualmente con i loro ex ha sentito il desiderio di truccarsi quando si mettevano in contatto con questi. Ciò, secondo i ricercatori, sarebbe il segno di una riapparizione anche in parte inconscia dei sentimenti in determinate persone.

A tutti gli intervistati, poi, è stato chiesto di riferire come si sentissero e quali fossero i loro bisogni riguardo all’intimità. Come ci si aspettava, il 67% di loro ha riferito di sentire più bisogno di intimità fisica, di sentirne la mancanza più del solito.

Sei persone su dieci hanno riferito, inoltre, che durante l’isolamento sarebbero state disposte anche a chattare con persone che non corrispondono al loro partner ideale.

  • La mancanza di contatti fisici come occasione di auto-scoperta?

Altri dati interessanti: le vendite dei sex toys sono aumentate di quasi il 200% rispetto al pre-pandemia e quasi un terzo dei single ha provato appuntamenti online.

Questi i commenti dei ricercatori: da un lato è naturale che durante la quarantena il bisogno di contatto fisico sia aumentato. Il lato positivo è che grazie alla tecnologia, molte persone che si impegnavano in appuntamenti virtuali si sono sentiti spinti a truccarsi e ripulirsi (cosa che aiuta ad allontanare la depressione da isolamento). Chiosa così Matutinovic, uno degli autori dello studio: «Tanti di noi si sono rivolti verso l’interno, esplorando i propri corpi ed esigenze sessuali: [dopo il Covid], potremmo finire per trovarci più a nostro agio con noi stessi, con i nostri bisogni fisici e mentali».

Per questo, forse, la quarantena e il suo isolamento non si sono tradotti solo in solitudine e negatività, ma avranno risvolti positivi nel futuro sessuale delle persone.