Psoriasi infantile: farmaci biologici meglio di metotrexato


Nei pazienti pediatrici affetti da psoriasi da moderata a grave, i farmaci biologici sembrano avere maggiori probabilità di migliorare la malattia rispetto al metotrexato

Nei pazienti pediatrici affetti da psoriasi da moderata a grave, i farmaci biologici sembrano avere maggiori probabilità di migliorare la malattia rispetto al metotrexato

Nei pazienti pediatrici affetti da psoriasi da moderata a grave, i farmaci biologici sembrano avere maggiori probabilità di migliorare la malattia rispetto al metotrexato, oltre a essere utilizzati per un tempo più lungo prima che la terapia venga sospesa dal paziente. È quanto emerge dai risultati di un nuovo studio sulla pratica clinica reale pubblicato sulla rivista Jama Dermatology.

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica altamente debilitante che colpisce fino all’1,37% dei bambini, compromettendone in misura significativa la qualità della vita. Mentre la maggior parte dei casi di psoriasi risponde al trattamento topico, il 20% dei bambini ha forme più gravi della malattia che richiedono una terapia sistemica.

Per il trattamento della psoriasi, il metotrexato è attualmente il farmaco modificante la malattia più comunemente prescritto e meno costoso. Sono anche stati approvati diversi biologici come opzioni di trattamento alternative ma, a parte uno studio in cui adalimumab si è dimostrato un’opzione terapeutica potenzialmente superiore a metotrexato, finora nessuna indagine ha confrontato in modo prospettico l’efficacia dei biologici con la terapia sistemica convenzionale.

«Il nostro studio internazionale di coorte retrospettivo sembra supportare una maggiore riduzione della gravità della psoriasi grazie all’impiego dei farmaci biologici rispetto al metotrexato in un contesto di pratica clinica nel mondo reale, mostrando inoltre una drug survival globale più prolungata dei farmaci biologici», hanno scritto gli autori dello studio. «Per quanto ne sappiamo, questa è la prima analisi che abbia confrontato i tassi di drug survival e l’utilità nel mondo reale di metotrexato e dei farmaci biologici in questa popolazione di pazienti».

Definita come il tempo in cui i pazienti hanno ricevuto un farmaco specifico prima di sospenderne l’uso, la drug survival è stata valutata in termini di sospensione del trattamento in generale, sospensione a causa di mancata efficacia e sospensione a causa degli effetti collaterali.

Analisi real-world retrospettiva sui bambini
Una revisione retrospettiva delle cartelle cliniche dei pazienti pediatrici trattati per la psoriasi in 20 centri europei e nordamericani ha confrontato i punteggi dello Psoriasis Area and Severity Index (PASI) e/o del Physician Global Assessment (PGA) sia al basale che dopo 6 mesi di trattamento.

L’analisi ha coinvolto i dati di 234 pazienti con psoriasi moderata/grave e sottoposti a metotrexato o biologici per almeno 3 mesi dal dicembre 1990 al settembre 2014. Di questi 163 avevano ricevuto solo metotrexato, 47 solo trattamenti biologici e 24 entrambi i trattamenti consecutivamente. I biologici prescritti erano etanercept (73,2%), adalimumab (19,7%), ustekinumab (5,6%) e infliximab (1,4%).

Biologici in generale meglio di metotrexato
In termini di gravità della psoriasi, la valutazione dopo 6 mesi di follow-up ha evidenziato che hanno raggiunto un miglioramento almeno del 75% nel punteggio PASI (PASI75) il 40% dei pazienti trattati con metotrexato, rispetto al 71,4% di quelli sottoposti ai farmaci biologici (p=0,02). Il punteggio PGA 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) è risultato più elevato nel gruppo biologico (48,6%) rispetto al gruppo metotrexato (35,6%), seppure con una differenza non statisticamente significativa.

Il raggiungimento del PASI75 e/o del PGA 0/1 tra il basale e 6 mesi è risultato più probabile con i farmaci biologici rispetto al metotrexato (PASI75 p<0,001; PGA 0/1 p=0,06). La riduzione dei punteggi PASI e PGA medi sono stati associati ai farmaci biologici più che al metotrexato (PASI p<0,001; PGA p=0,02).

La drug survival complessiva per metotrexato è stata del 77,5% dopo 1 anno, del 50,3% dopo 3 anni e del 35,9% dopo 5 anni, mentre nel gruppo dei biologici è stata dell’83,4% dopo 1 anno, del 64,3% dopo 3 anni e del 57,1% dopo 5 anni. Dopo la correzione dei fattori confondenti, i biologici sono stati associati a una migliore drug survival rispetto al metotrexato (p=0,01), mentre l’interruzione della terapia dovuta a una mancanza di risposta era sovrapponibile (p=0,18).

«Oltre alla loro efficacia documentata, i farmaci biologici sono comodi da usare, richiedono un minor monitoraggio e nei pazienti più piccoli sono associati a meno effetti tossici correlati al trattamento rispetto alle terapie convenzionali, facendone così un’interessante opzione di trattamento», hanno affermato gli autori.

«Il metotrexato e i farmaci biologici sembrano essere associati al miglioramento della psoriasi pediatrica, anche se i biologici sembrano comportare una maggiore riduzione dei punteggi di gravità della psoriasi e a una più elevata drug survival in confronto a metotrexato nel mondo reale» hanno concluso. «Per confermare questi risultati, dovrebbero essere condotti ulteriori studi di confronto diretto tra questi due tipi di trattamento».