Amiloidosi cardiaca, tafamidis approvato in Europa


Amiloidosi cardiaca, approvazione europea per tafamidis: si tratta del primo farmaco autorizzato per la cardiomiopatia e per la polineuropatia da transtiretina

Amiloidosi cardiaca, approvazione europea per tafamidis: si tratta del primo farmaco autorizzato per la cardiomiopatia e per la polineuropatia da transtiretina

La Commissione Europea (CE) ha ufficialmente approvato il farmaco tafamidis (Vyndaqel®) per il trattamento di pazienti adulti con cardiomiopatia amiloide legata ad amiloidosi da transtiretina ereditaria o acquisita (ATTR-CM). Tafamidis è un medicinale orale in capsule da 61 mg e rappresenta il primo e unico trattamento autorizzato nell’Unione Europea per i pazienti con ATTR-CM, per i quali, fino ad ora, le uniche opzioni terapeutiche erano limitate alla gestione dei sintomi e, in rari casi, al trapianto di cuore (o di cuore e fegato).

“Fino ad oggi, nell’Unione Europea, non erano disponibili farmaci approvati per il trattamento dei pazienti con ATTR-CM. L’approvazione di oggi rappresenta, quindi, un incredibile progresso e riflette il nostro costante impegno nel rendere disponibili farmaci innovativi per i pazienti con malattie rare”, ha affermato Paul Levesque, Global President, Pfizer Rare Disease. “Tafamidis è il primo farmaco ad avere due formulazioni approvate nell’UE per trattare le manifestazioni dell’amiloidosi da transtiretina: una per la cardiomiopatia e una per la polineuropatia di stadio 1“.

La cardiomiopatia amiloide (o amiloidotica) correlata alla transtiretina (ATTR-CM) è una malattia rara e pericolosa per la vita, caratterizzata dall’accumulo di depositi patologici di un materiale proteico insolubile chiamato amiloide a livello cardiaco ed è caratterizzata da cardiomiopatia restrittiva e scompenso cardiaco progressivo. In media, i pazienti vivono solo da 2 a 3,5 anni dopo la diagnosi.

“Prima di oggi, la comunità dell’amiloidosi da transtiretina aveva un disperato bisogno di nuove opzioni terapeutiche in grado di migliorare gli esiti per i pazienti con cardiomiopatia”, ha affermato Thibaud Damy, MD, coordinatore dei centri di riferimento francesi per l’amiloidosi cardiaca ed ex presidente della sezione francese della Società di cardiologia Heart Failure and Cardiomyopathy. “Tafamidis rappresenta un importante progresso per questi pazienti, in quanto può ridurre significativamente la mortalità per tutte le cause e la frequenza di ospedalizzazioni per cause cardiovascolari nelle forme di ATTR-CM acquisita (wild type) o ereditaria”.

L’approvazione della Commissione Europea si basa sui risultati dello studio di Fase III ATTR-ACT, il primo e unico studio clinico completato su scala globale, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, per valutare la terapia farmacologica nel trattamento della ATTR-CM. Lo studio ha confrontato i pazienti che hanno ricevuto una dose orale giornaliera di 20 mg o 80 mg di tafamidis meglumine rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo.

Nell’analisi primaria dello studio, tafamidis meglumine ha dimostrato una riduzione significativa della combinazione in ordine gerarchico di mortalità per tutte le cause e frequenza di ospedalizzazioni per cause cardiovascolari, rispetto al placebo, durante un periodo di 30 mesi in pazienti con ATTR-CM acquisita o ereditaria. Inoltre, l’analisi dei singoli componenti dell’endpoint primario ha dimostrato una riduzione del rischio relativo di mortalità per tutte le cause e del rischio relativo di ospedalizzazioni per cause cardiovascolari del 30% e del 32%, rispettivamente, con tafamidis meglumine rispetto a placebo.

Tafamidis ha ottenuto, inoltre, un beneficio significativo rispetto al placebo sulla capacità funzionale e sullo stato di salute, evidente già nei primi 6 mesi dall’inizio del trattamento e che si mantiene per 30 mesi. In particolare, ha ridotto la velocità di peggioramento sia della capacità funzionale al test del cammino dei 6 minuti sia della qualità di vita misurata dal punteggio del Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire.

Tafamidis è stato ben tollerato in questo studio, con un profilo di sicurezza osservato paragonabile al placebo. La frequenza degli eventi avversi nei pazienti trattati con il farmaco era simile e paragonabile al placebo. L’approvazione si basa anche sui risultati di una valutazione della forma di acido libero di tafamidis 61 mg che dimostrano che una capsula da 61 mg corrisponde a una dose di 80 mg di tafamidis meglumine (4 capsule da 20 mg). La sicurezza della dose da 61 mg non è stata valutata nello studio ATTR-ACT. La dose da 61 mg è stata sviluppata per agevolare il paziente consentendo la somministrazione giornaliera di una singola capsula.

Nel 2011 era stata approvata nell’Unione Europea una formulazione diversa del prodotto: tafamidis meglumine in capsule da 20mg per l’amiloidosi da transtiretina in pazienti adulti con polineuropatia (ATTR-PN) sintomatica di stadio 1, al fine di ritardare la compromissione neurologica periferica.

Tafamidis 61 mg e tafamidis meglumine 20 mg

Tafamidis 61 mg e tafamidis meglumine 20 mg sono stabilizzatori orali della proteina transtiretina (TTR), alla quale si legano selettivamente, rallentando la formazione dei depositi di amiloide responsabili della ATTR-CM. La capsula di tafamidis 61 mg corrisponde a una dose di 80 mg di tafamidis meglumine (4 capsule da 20 mg) ed è stata sviluppata per agevolare il paziente consentendo la somministrazione giornaliera di una singola capsula. Le due formulazioni non sono intercambiabili sulla base dei milligrammi.