Giornata mondiale Bpco: parte campagna del buon respiro


Oggi si celebra la Giornata mondiale della BPCO, una patologia respiratoria cronica: parte la campagna “ABCDEF DEL BUON RESPIRO”

Oggi si celebra la Giornata mondiale della BPCO, una patologia respiratoria cronica: parte la campagna “ABCDEF DEL BUON RESPIRO” 

Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva – BPCO, una patologia respiratoria cronica caratterizzata da una riduzione dei flussi respiratori e da una anormale risposta infiammatoria a gas ed agenti esterni. Nel nostro Paese la patologia offre numeri importanti: l’incidenza nella popolazione adulta di età superiore ai 40 anni è infatti del 5-10%. Nei soggetti con età superiore ai 70 anni, la prevalenza di BPCO moderata e severa si aggira intorno al 20% per gli uomini e al 15% per le donne, con una mortalità (dati ISTAT 2018) che la colloca al terzo posto tra le cause di decesso per gli uomini (86,5/100.000 abitanti) e al quinto per le donne (73,6/100.000 abitanti).

BPCO: LA CAMPAGNA “ABCDEF DEL BUON RESPIRO”

In occasione del 20 novembre, l’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria- ARIR lancia (in collaborazione con AIPO) la campagna di sensibilizzazione e valorizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici “ABCDEF DEL BUON RESPIRO” (tutte le informazioni sugli obiettivi della campagna sono disponibili alla pagina web http://buonrespiro.pneumologi.it). Si tratta di un’azione di sensibilizzazione capillare ed “alfabetizzazione” che viene svolta sul territorio presso molti presidi ospedalieri, con la distribuzione di materiali illustrativi (brochure, volantini, manifesti) da parte di fisioterapisti e pneumologi basati molto semplicemente sulle prime sei lettere dell’alfabeto (ABCDEF), quasi a suggerire i primi elementari passi che ogni persona può compiere per governare al meglio la propria salute.

“L’idea della campagna”, precisa Marta Lazzeri, presidente ARIR, “nasce dalla consapevolezza di quanto poco siano conosciute e riconosciute le patologie respiratorie croniche e soprattutto della scarsa informazione su come e dove curarsi efficacemente. Così dall’intuizione di Michele Vitacca, responsabile della pneumologia riabilitativa dell’ICS Maugeri di Lumezzane, in collaborazione con i fisioterapisti respiratori della sua equipe e di ARIR è nato il messaggio dell’ABCDEF del buon respiro. Sulla base del confronto con alcuni pazienti e famiglie il messaggio ha poi assunto la forma che attraverso la collaborazione con AIPO ha trovato la realizzazione grafica che diffonderemo nei diversi presidi a partire dal 20 novembre”.

IL MESSAGGIO LANCIATO

Il messaggio lanciato nella campagna ABCDEF è semplice, diretto e immediatamente memorizzabile: A come Alt alla sigaretta; B come Buona diagnosi; C come Corretta terapia; D come Decidi per la riabilitazione; E come Esigi continuità di cure; F come Fai presente la tua fragilità. Il tutto illustra i passaggi di un corretto incrocio tra stile di vita e presa in carico del paziente, espresso in una serie di immagini che esplicitano i singoli momenti della campagna.

I DESTINATARI DEL MESSAGGIO

“L’iniziativa – sottolinea Mara Paneroni, membro del direttivo ARIR e coordinatrice della Fisioterapia dell’ICS Maugeri di Lumezzane – ha lo scopo di far conoscere la BPCO sensibilizzando il cittadino con un messaggio molto semplice e diretto sulla necessità di non sottovalutare i sintomi di questa patologia, malattia più diffusa di quanto si pensi e ancora poco diagnosticata. Al primo posto della nostra preoccupazione è quindi la necessità di riconoscere i sintomi che possono farne sospettarne l’esistenza. Se si è fumato per una vita, o si sta ancora fumando, non ci si può ‘rassegnare’ a tollerare disturbi come la mancanza di fiato, la tosse e il catarro, considerandoli ‘normali’ per chi fuma. E poi vogliamo ricordare che è possibile convivere meglio con la BPCO e rallentare il peggioramento della malattia, ridurre o migliorare segni e sintomi che condizionano la qualità di vita attraverso abitudini e cure raggiungibili per tutti: una corretta e completa gestione nel tempo dedicato alle attività quotidiane, smettere di fumare, assumere regolarmente e correttamente i farmaci prescritti dallo specialista pneumologo. E poi è da ricordare l’importanza del trattamento non farmacologico per eccellenza: un adeguato programma di riabilitazione pneumologica definito e accompagnato da pneumologi e fisioterapisti specializzati in fisioterapia e riabilitazione respiratoria”.

GLI OSPEDALI CHE ADERISCONO

I fisioterapisti respiratori insieme a medici pneumologi distribuiranno a partire dal 20 novembre le brochure dell’“ABCDEF DEL BUON RESPIRO” e forniranno informazioni nei punti di maggior affluenza all’interno degli ospedali in cui operano e da cui la campagna prende il via. Gli ospedali che aderiscono attualmente alla campagna sono a Torino (Città della Salute e della Scienza), Veruno-NO (ICS Maugeri), Genova (Policlinico San Martino), Milano (IRCCS Santa Maria Nascente Don Gnocchi; Pio Albergo Trivulzio), Bergamo (ASST Papa Giovanni XXIII), Lumezzane-BS (ICS Maugeri), Venezia (Ospedale SS Giovanni e Paolo), Firenze (Ospedale Careggi), Siena (Azienda Ospedaliera Universitaria Senese), Napoli (Ospedale Monaldi), Cassano Murge-BA (ICS Maugeri). Nelle settimane successive la campagna sarà anche proposta a Sanremo-IM (Festival della Salute-Palafiori Sanremo), Collestrada-PG (Centro Commerciale Collestrada).

GLI OBIETTIVI

Quali sono gli obiettivi finali dei promotori di questo insolito, ma efficace messaggio nell’occasione della Giornata mondiale della BPCO? “Sicuramente quello di far prendere consapevolezza che la malattia non deve essere sottovalutata – conclude Marta Lazzeri – che non si può avere un atteggiamento nichilista e rinunciatario di fronte alla patologia, ma che si può stare molto meglio, che per combattere i sintomi – quelli già citati: mancanza di fiato, tosse e catarro – si devono assumere i farmaci regolarmente e correttamente (siccome la terapia è aerosolica, cioè il farmaco viene respirato perché deve avere un effetto diretto sul polmone e sulle vie aeree, non è facile come ingoiare una pillola bisogna imparare la tecnica giusta); e soprattutto che ai farmaci va sempre associata la riabilitazione pneumologica: un intervento progettato sulla singola persona dagli specialisti del polmone che sono lo pneumologo e il fisioterapista respiratorio”