Crisi di Governo: la Lega presenta mozione di sfiducia


Crisi di Governo: la Lega di Salvini presenta in Senato la mozione di sfiducia a Conte: “Troppi no, chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona”

Crisi di Governo: la Lega di Salvini presenta in Senato la mozione di sfiducia a Conte: “Troppi no, chi perde tempo danneggia il Paese"

La crisi di Governo scoppiata ieri vive oggi un’altra giornata calda, e non solo per le temperature in aumento. La Lega presenta infatti in Senato la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. “Troppi no (da ultimo il clamoroso e incredibile no alla Tav) fanno male all’Italia che invece ha bisogno di tornare a crescere e quindi di andare a votare in fretta. Chi perde tempo danneggia il Paese e pensa solo alla poltrona”, spiega una nota della Lega.

“Andiamo subito in parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come reso evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori” erano state le parole di Matteo Salvini al termine di un colloquio durato oltre un’ora con il premier Giuseppe Conte.

Affermazioni che di fatto liquidano l’esecutivo gialloverde e aprono la crisi di Governo ferragostana.

I perché di Salvini

“Fino a ieri tutti erano pronti a votare subito. Ora hanno tutti paura. Uno ha detto che non si può riunire il parlamento settimana prossima perché è Ferragosto. Ebbene i parlamentari alzano il culo e vengono in parlamento se serve anche la settimana prossima, perché milioni di italiani lavorano anche settimana prossima. E chi non viene lo fa perché vuole tenersi la poltrona. I parlamentari della Lega sono pronti ad arrivare in aula lunedì prossimo. Lunedì ci siamo” ha detto Salvini nel corso di un comizio ieri sera a Pescara, come riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it).

“E’ un momento cosi’: di litigi. Io porto pazienza. Ho la passione della pesca, mio nonno mi ha insegnato a portare pazienza. Ma l’Italia in questo momento ha bisogno di coraggio, energia, idee chiare e sì. L’Italia ha bisogno di tanti sì. Non e’ il tempo dei signor no” ha aggiunto.

“Noi guardiamo avanti e chiediamo agli italiani la forza di prendere in mano questo Paese e salvarlo, riportarlo dove i nostri nonni lo avevano lasciato”.

“Di cose ne abbiamo fatte tante, son contento delle cose fatte. Mi spiace solo per l’ultimo periodo”, dice Matteo Salvini, nel corso di un comizio a Pescara, facendo un ideale bilancio dell’esperienza di governo. “Fino a che si e’ lavorato per i si’, si e’ lavorato bene. Poi da qualche mese sono cominciati i no. Ora va bene un no, vanno bene due tre no, ma io non mi tengo la poltrona stretta per tenere fermo il paese. Piuttosto diamo la parola agli italiani. Non ho nostalgia del passato, non mi interessa tornare al vecchio. Piuttosto se devo mettermi in gioco lo faccio tranquillo e da solo a testa alta. Non ho paura. Se uno e’ forte delle sue idee non ha paura. Poi potremo scegliere dei compagni di viaggio. Ma non ho nostalgia del passato”, aggiunge Salvini.

La risposta dei Cinque stelle

I Cinque Stelle rispondono all’attacco di Matteo Salvini, dopo l’apertura della crisi di governo, sfidandolo a riferire sul caso Russiagate. Per bocca del presidente della commissione Sanita’ del Senato Pierpaolo Sileri gli chiedono “di alzare il culo e di venire a spiegare” gli estremi dell’inchiesta che coinvolge Gianluca Savoini. “Ma quindi in Russia questo signore c’era o non c’era? Visto che Salvini si sostituisce spesso ad altre cariche mutuando personalità diverse e quindi parlando a volte da Presidente della Repubblica, da Presidente del Consiglio, da Ministro della Sanità, Giustizia, Ambiente etc etc…almeno una volta lo faccia da Senatore, dai banchi del Senato. Alzi lui il ‘c..o’ come i 900 che convoca in parlamento e venga a spiegarci dettagliatamente il razionale della crisi e magari anche in soli 5 minuti qualcosa sulla Russia con semplicità e parole comprensibili ai più. Qualunque giorno e’ utile. Dimenticavo, anche in antimafia stanno ancora aspettando, da mesi”, aggiunge Sileri.