Brexit, accordo UE-Londra ma senza tutela dei prodotti DOP/IGP


Coldiretti lancia l’allarme: un miliardo di esportazioni Made in Italy a rischio

Il mancato accordo tra Regno Unito e Unione europea post Brexit sulla tutela dei prodotti alimentari ad indicazioni geografica (Dop/Igp) colpisce quasi un miliardo di esportazioni Made in Italy.

Il mancato accordo tra Regno Unito e Unione europea post Brexit sulla tutela dei prodotti alimentari ad indicazioni geografica (Dop/Igp) colpisce quasi un miliardo di esportazioni Made in Italy. E dà il via libera a imitazioni e tarocchi, dal Parmesan al falso Prosecco fino al Chianti, Barolo e al Valpolicella in polvere.

A lanciare l’allarme è la Coldiretti in riferimento al testo dell’accordo sulla Brexit che nella parte relativa alla tutela delle Dop e delle Igp (articolo 50 comma 2) è segnata in bianco, il che significa che non c’è intesa a livello politico sulla questione e che occorre negoziare ancora.

Proprio in Gran Bretagna è stata smascherata dalla Coldiretti la vendita di miracolosi kit che promettono in poche settimane di produrre in casa i vini ed i formaggi italiani più prestigiosi al costo di poche sterline.

Ma sono stati in passato denunciati anche i casi della vendita del falso Prosecco alla spina in un mercato come quello inglese che assorbe una bottiglia di Prosecco italiana su tre vendute all’estero. “A preoccupare – spiega la Coldiretti – è anche il rischio che con l’uscita dall’Unione Europea si affermi in Gran Bretagna una legislazione sfavorevole all’esportazioni agroalimentari italiane come l’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti che si sta diffondendo in gran parte dei supermercati inglesi e che boccia ingiustamente quasi l’85% del Made in Italy a denominazione di origine (Dop)”.

L’etichetta a semaforo indica con i bollini rosso, giallo o verde il contenuto di nutrienti critici per la salute come grassi, sali e zuccheri, ma non basandosi sulle quantità effettivamente consumate, bensì solo sulla generica presenza di un certo tipo di sostanze. Così facendo porta a conclusioni fuorvianti arrivando a promuovere cibi spazzatura come le bevande gassate dalla ricetta ignota e a bocciare elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva ma anche il Parmigiano Reggiano o il Prosciutto di Parma.