I leader politici su TikTok tra l’ironia dei giovani: “Berlusconi portaci a tope”. Renzi? “Ha copiato il Cavaliere pure in questo”. Il Pd? “Mia nonna era più progressista”
È sfida elettorale anche su TikTok tra i leader di partito in vista del 25 settembre. L’entrata in vigore della riforma costituzionale che allarga il voto per il Senato anche agli under 25 ha infatti ampliato il bacino di utenza cui attingere e nelle ultime ore molti leader hanno deciso di sbarcare su TikTok, il social network cinese frequentato soprattutto da under 30. Obiettivo: andare a caccia dei loro voti. Sono infatti 4 milioni gli elettori tra i 18 e i 25 anni che per la prima volta nella storia repubblicana potranno eleggere i senatori alle prossime elezioni.
Solo oggi c’è stato l’esordio TikTok di Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e del Pd che hanno raggiunto i ‘veterani’ Matteo Salvini, Giuseppe Conte e Giorgia Meloni. Una settimana fa si era iscritto Carlo Calenda. Pallida l’accoglienza per il numero uno di Italia Viva, con poco più di cinquemila follower racimolati nelle prime ore. Ancora peggio fa il Pd che non raggiunge il migliaio. Mentre è boom del Cavaliere che sfonda la soglia dei 146mila follower piazzandosi al terzo posto fra i capi di partito dopo Conte (242mila) e Salvini (542mila), e sopra la Meloni (103mila).Il problema è che non tutti hanno apprezzato la svolta ‘evergreen’ dei leader.
La star del giorno è Berlusconi, il leader di Forza Italia sbarca sul social ma lo fa tra l’ironia generale. “Daje Silvio, portace a tope”, commenta Alessandro che riceve 18mila like in poche ore. “Ma io voglio i balletti”, lo esorta Fabio (novemila like). Una utente pretende invece “il make up tutorial”, mentre un altro lo prega di “dire al mister del Monza di non mettere più Petagna”.
Insomma, l’obiettivo prefissato – raggiungere i più giovani e convincerli a votare il 25 settembre – non pare raggiunto. “Pensavo di averle viste tutte”, si stupisce Giovanni. “In quale parte del multiverso sono finito?”, si chiede Fabio, mentre Airway utilizza le cronache degli ultimi giorni: “Il prossimo video lo vogliamo con Nedved e le ragazze dell’Est Europa“. Infine arriva l’ex senatore Antonio Razzi, star di TikTok con oltre 120mila follower. A 74 anni suonati, Razzi ironizza: “Benvenuto tra i giovani come noi, Presidente!”.
Tra i grandi leader, Enrico Letta è l’unico a non esser ancora sbarcato sul ‘social dei giovani’. Il Partito democratico ha preferito esordire con una pagina generalista, con tanto di simbolo di partito. Quindi niente volto del segretario ma spazio alle battaglie ritenute prioritarie dai dem. Tipo il ddl Zan, tanto che il primo post pubblicato sulla pagina del Pd tratta proprio di diritti. Ma le reazioni al video di Alessandro Zan, che spiega l’attenzione dei democratici al rispetto dei diritti, riceve un’accoglienza tiepida. Qualcuno sostiene Zan ma ci sono anche tantissime critiche. Alessandro entra a gamba tesa: “Giorgia, salvaci tu”, mentre Angelo cambia bersaglio: “Tanto si voterà solo Conte e M5S”. Il ddl Zan non piace a El Loco che sottolinea: “Esistono già le leggi per questo”, mentre Paolo boccia la svolta evergreen del Pd in poche parole: “Mia nonna è più progressista del Pd”.
Poco memorabile anche l’esordio di Matteo Renzi. L’ex sindaco di Firenze ha sempre tenuto all’appeal sui giovani ma stavolta non gli va bene e il social lo asfalta. “Ecco, ora siamo al completo”, scrive Nico. “Ma è una nuova moda dei politici ora, quella di installare TikTok?”, chiede Isi. Moltissimi utenti ripetono lo stesso refrain: “Ma non avevi detto che col referendum perso lasciavi la politica?”, mentre altri fanno il parallelo con Berlusconi, sbarcato nelle stesse ore su TikTok: “Ecco, hai copiato Berlusconi pure in questo”.