Chmp promuove olezarsen per la sindrome da chilomicronemia familiare


Olezarsen (nome commerciale Tryngolza) ottiene il parere positivo del Chmp per la rara sindrome da chilomicronemia familiare

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Olezarsen (nome commerciale Tryngolza), sviluppato da Ionis Pharmaceuticals in collaborazione con Sobi, ha ottenuto un parere favorevole dal Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) come trattamento aggiuntivo alla dieta nei pazienti adulti affetti da sindrome da chilomicronemia familiare (FCS) con conferma genetica della diagnosi.

In attesa della decisione definitiva da parte della Commissione Europea, prevista entro il quarto trimestre del 2025, il farmaco si candida a diventare una nuova opzione terapeutica per una popolazione estremamente ristretta, ma bisognosa di alternative efficaci.

Olezarsen è un oligonucleotide antisenso mirato all’mRNA dell’apolipoproteina C-III (apoC-III), una proteina chiave che inibisce l’attività della lipoproteina lipasi (LPL). Inibendo selettivamente la sintesi di apoC-III, olezarsen favorisce il catabolismo dei chilomicroni e migliora la clearance dei trigliceridi circolanti, contribuendo a ridurre i livelli plasmatici di trigliceridi nei pazienti affetti da FCS.

Dati solidi dallo studio BALANCE
Il parere del Chmp si fonda sui risultati dello studio di Fase 3 BALANCE, uno studio randomizzato, multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto a livello globale. I risultati, pubblicati sul New England Journal of Medicine, hanno evidenziato una riduzione statisticamente significativa dei livelli di trigliceridi a digiuno a sei mesi, con un beneficio mantenuto fino ai 12 mesi. Oltre all’efficacia lipidica, è stato osservato un calo clinicamente rilevante degli eventi di pancreatite acuta, complicanza potenzialmente fatale della FCS.

Secondo quanto riportato da Brett P. Monia, amministratore delegato di Ionis, olezarsen “ha dimostrato riduzioni significative dei trigliceridi e una sostanziale diminuzione degli episodi di pancreatite acuta, con un profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole”. I pazienti arruolati nello studio hanno potuto accedere, al termine del trattamento, a un’estensione in aperto con somministrazione del farmaco ogni quattro settimane.

Una risposta a un bisogno medico insoddisfatto
La FCS è una malattia genetica rara causata da un difetto nell’attività della lipoproteina lipasi, l’enzima responsabile dell’idrolisi dei trigliceridi nei chilomicroni. Questo deficit comporta un accumulo massivo di trigliceridi nel plasma, con concentrazioni che spesso superano gli 880 mg/dL (10 mmol/L), rispetto al valore normale inferiore a 150 mg/dL (1.7 mmol/L). In Europa si stima che la patologia colpisca fino a 13 persone ogni milione di abitanti.

I sintomi associati, tra cui dolore addominale cronico, astenia e pancreatiti acute ricorrenti, compromettono significativamente la qualità di vita e spesso portano a ricoveri ripetuti e incapacità lavorativa.

Come ha dichiarato Lydia Abad-Franch, Chief Medical Officer di Sobi, “le pancreatiti acute legate alla FCS sono eventi gravi, talvolta richiedenti cure intensive, con rischio di insufficienza multiorgano e aumento della mortalità. Olezarsen può rappresentare una svolta terapeutica per questi pazienti”.

Attualmente, in Europa, l’unico trattamento approvato per la FCS è volanesorsen, un altro oligonucleotide antisenso sviluppato da Ionis e commercializzato da Sobi. Olezarsen, se approvato, sarà distribuito negli stessi mercati da Sobi, che detiene i diritti esclusivi di commercializzazione al di fuori di Stati Uniti, Canada e Cina.

Verso nuove indicazioni e studi in corso
Olezarsen è già stato approvato negli Stati Uniti nel dicembre 2024 con la designazione di farmaco orfano nell’Unione Europea. Oltre all’indicazione per la FCS, olezarsen è in fase di sperimentazione per il trattamento della grave ipertrigliceridemia (sHTG), una condizione distinta ma altrettanto pericolosa, caratterizzata da livelli di trigliceridi superiori a 500 mg/dL. I risultati degli studi di Fase 3 CORE e CORE2, attesi per il terzo trimestre del 2025, potrebbero ampliare ulteriormente l’orizzonte terapeutico di questa molecola.

Bibliografia
Stroes ESG, Alexander VJ, Karwatowska-Prokopczuk E, et al.; Balance Investigators. Olezarsen, Acute Pancreatitis, and Familial Chylomicronemia Syndrome. PMID: 38587247. DOI: 10.1056/NEJMoa2400201. leggi