Nei prodotti alimentari che derivano dai cereali, la concentrazione di asparagina libera nelle farine rappresenta il fattore chiave per la formazione di acrilamide
Un recente studio, coordinato da Elena Baldoni dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria (Ibba) del Cnr e appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Food Chemistry, rappresenta un importante passo avanti per la comprensione dei meccanismi metabolici alla base dell’accumulo di asparagina libera in frumento. È stata utilizzata la variabilità genetica di frumento duro presente in una collezione internazionale di germoplasma per identificare alcune regioni cromosomiche putativamente coinvolte nell’accumulo di asparagina libera nella granella. Inoltre, l’integrazione di approcci genetici e metabolomici ha permesso di definire specifiche vie metaboliche che influenzano i livelli di asparagina libera nel seme, nonché di identificare quattro geni candidati, il cui studio potrà fornire nuove importanti informazioni relative alla complessa rete metabolica alla base della determinazione di questo carattere.
Lo studio si è avvalso della preziosa collaborazione di diversi gruppi di ricerca tra Italia e Svizzera. I risultati di questa ricerca rappresentano un importante contributo allo sviluppo di nuove strategie volte a mitigare il problema di accumulo di acrilammde nei cibi a base di frumento.
L’articolo completo è disponibile qui: https://doi.org/10.1016/j.foodchem.2025.144393
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