Malattia di Croohn: Chmp dà parere favorevole a guselkumab


Guselkumab riceve il parere positivo del Chmp dell’EMA e diventa una nuova opzione terapeutica per la malattia di Crohn

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Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (Chmp) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) ha espresso parere favorevole all’estensione dell’autorizzazione all’immissione in commercio per guselkumab nel trattamento della malattia di Crohn da moderata a severa.

Questa decisione si basa sui dati emersi dagli studi di fase III GALAXI e GRAVITI, che hanno dimostrato l’efficacia del farmaco in pazienti con risposta inadeguata o intolleranza alle terapie convenzionali o ai trattamenti biologici. Già approvato per la psoriasi a placche e l’artrite psoriasica, guselkumab si distingue per essere il primo inibitore della subunità IL-23p19 completamente umano con opzioni di induzione sia sottocutanea (SC) che endovenosa (IV).

Efficacia clinica dimostrata negli studi di fase III
I risultati degli studi GALAXI e GRAVITI hanno evidenziato benefici significativi nell’uso di guselkumab per la malattia di Crohn. Nel programma GALAXI, alla dodicesima settimana di trattamento, il farmaco ha raggiunto gli endpoint primari di remissione clinica (CDAI < 150) e risposta endoscopica (≥ 50% di miglioramento nel SES-CD), insieme a miglioramenti rilevanti nei sintomi di affaticamento e remissione PRO-2 (riduzione del dolore addominale e della frequenza delle evacuazioni). Alla quarantottesima settimana, un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con guselkumab ha mantenuto la remissione clinica senza steroidi e una risposta endoscopica rispetto al placebo.

I dati combinati degli studi GALAXI 2 e 3 hanno inoltre evidenziato una maggiore efficacia del farmaco rispetto a ustekinumab in termini di risposta ed endoscopica remissione. Parallelamente, lo studio GRAVITI ha confermato che il regime di induzione sottocutaneo ha raggiunto gli stessi obiettivi clinici della somministrazione endovenosa.

Meccanismo d’azione e sicurezza
Guselkumab agisce bloccando selettivamente la subunità p19 dell’interleuchina-23 (IL-23), una citochina coinvolta nella risposta immunitaria delle malattie infiammatorie croniche intestinali. Bloccando IL-23, guselkumab riduce l’attivazione delle cellule immunitarie responsabili dell’infiammazione persistente nel tratto gastrointestinale. Questa caratteristica lo differenzia da altri trattamenti biologici già disponibili per il Crohn, offrendo un’opzione mirata con un profilo di sicurezza consolidato.

Gli studi hanno dimostrato che il farmaco ha un profilo di sicurezza coerente con le indicazioni già approvate. Gli effetti avversi più comuni includono infezioni delle vie respiratorie, mal di testa, diarrea, artralgia e reazioni nel sito di iniezione. Eventi avversi più rari, ma segnalati, comprendono infezioni da herpes simplex, gastroenteriti e reazioni di ipersensibilità.

Prospettive future per i pazienti
La malattia di Crohn colpisce circa due milioni di persone in Europa, rappresentando una sfida terapeutica per la sua natura cronica e spesso refrattaria ai trattamenti convenzionali. L’approvazione di guselkumab per questa indicazione potrebbe rappresentare un’importante novità nel panorama terapeutico, fornendo ai pazienti un’opzione che combina efficacia clinica, induzione flessibile e un meccanismo d’azione specifico per IL-23.

Si attende ora la decisione della Commissione Europea per l’estensione dell’indicazione di guselkumab anche alla colite ulcerosa, aprendo ulteriori prospettive per il trattamento delle malattie infiammatorie intestinali.

Bibliografia
Sandborn WJ, Ferrante M, Bhandari BR, et al. “Efficacy and safety of guselkumab induction therapy in patients with moderately to severely active Crohn’s disease: results from the phase 3 GRAVITI study.” Gastroenterology. 2025. DOI: 10.1053/j.gastro.2025.03.014

Sands BE, Feagan BG, Panaccione R, et al. “Guselkumab for moderate to severe Crohn’s disease: results from the phase 3 GALAXI program.” Lancet Gastroenterol Hepatol. 2025. DOI: 10.1016/S2468-1253(25)00023-7

EU Clinical Trials Register. Clinicaltrialsregister.eu. A Phase 2/3, randomised, double-blind, placebo- and active-controlled, parallel-group, multicentre protocol to evaluate the efficacy and safety of guselkumab in participants with moderately to severely active Crohn’s disease (GALAXI). Identifier: 2017-002195-13. leggi

EU Clinical Trials Register. Clinicaltrialsregister.eu. A Randomized, Double-blind, Placebo-controlled, Parallel-group, Multicenter Study to Evaluate the Efficacy and Safety of Guselkumab Subcutaneous Induction Therapy in Participants with Moderately to Severely Active Crohn’s Disease (GRAVITI). Identifier: 2020-006165-11. leggi