L’attività fisica regolare potrebbe migliorare significativamente la sopravvivenza nei pazienti sopravvissuti al tumore del colon, riducendo il divario di mortalità
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L’attività fisica regolare potrebbe migliorare significativamente la sopravvivenza nei pazienti sopravvissuti al tumore del colon, riducendo il divario di mortalità rispetto alla popolazione generale. Questo è quanto emerge dai dati di due studi clinici post-operatori, CALGB 89803 e CALGB 80702, che hanno analizzato l’effetto dell’esercizio fisico sulla sopravvivenza a lungo termine nei pazienti con tumore al colon di stadio III trattati con chirurgia e chemioterapia. Secondo i risultati, un livello più elevato di attività fisica espresso in ore MET settimanali (Metabolic Equivalent of Task) è stato associato a una riduzione della disparità di sopravvivenza rispetto alla popolazione generale.
Benefici dell’attività fisica nei sopravvissuti al tumore del colon
L’analisi dei dati ha mostrato che i pazienti che praticavano meno di 3 MET-ore a settimana presentavano un tasso di sopravvivenza a 3 anni inferiore del 17,1% rispetto alla popolazione generale nel CALGB 89803 e del 10,8% nel CALGB 80702. Al contrario, i pazienti che raggiungevano almeno 18 MET-ore settimanali riducevano questo divario al 3,5% e al 4,4%, rispettivamente nei due studi.
Un’analisi aggregata dei pazienti sopravvissuti senza recidiva per almeno 3 anni ha evidenziato che coloro che praticavano almeno 18 MET-ore settimanali avevano addirittura una sopravvivenza superiore del 2,9% rispetto alla popolazione generale, mentre per chi svolgeva meno di 3 MET-ore il divario rimaneva del 3,1%. Questo dato rafforza l’ipotesi che il principale meccanismo attraverso cui l’attività fisica migliora la prognosi sia la prevenzione delle recidive tumorali. Inoltre, i benefici dell’attività fisica si estendono anche alla qualità della vita, con una riduzione della fatica cronica e un miglioramento della funzionalità fisica generale.
Il legame tra attività fisica e riduzione del rischio di recidiva
Le linee guida attuali raccomandano almeno 150 minuti di esercizio fisico di intensità moderata a settimana, equivalenti a circa 8 MET-ore. Studi precedenti avevano già dimostrato che adottare uno stile di vita sano, che comprenda una dieta equilibrata e un’attività fisica regolare, migliora sensibilmente la sopravvivenza nei pazienti oncologici. Il nuovo studio aggiunge ulteriori prove a supporto del ruolo dell’attività fisica nel ridurre il rischio di recidiva e nell’ottenere una sopravvivenza simile a quella della popolazione generale.
Gli autori dello studio sottolineano che l’efficacia dell’attività fisica nel migliorare la sopravvivenza è strettamente legata all’assenza di recidive tumorali. Questo suggerisce che l’esercizio fisico potrebbe agire come una strategia preventiva contro il ritorno della malattia, sebbene non sia ancora chiaro se vi sia un rapporto di causalità diretta tra attività fisica e riduzione della mortalità o se il miglior stato di salute dei pazienti più attivi sia un fattore confondente. Alcuni esperti suggeriscono che il miglioramento metabolico, il controllo dell’infiammazione e l’influenza sugli ormoni della crescita possano contribuire a questi effetti benefici.
Prospettive future: un nuovo approccio alla gestione del tumore del colon
I ricercatori hanno analizzato i dati di 2.876 pazienti con un’età media alla diagnosi di 60,8 anni, di cui il 56% uomini. Il 44% praticava tra 3 e 17,9 MET-ore settimanali, mentre il 29,2% meno di 3 MET-ore e il 26,8% almeno 18 MET-ore. I dati sulla popolazione generale di riferimento sono stati ottenuti dal National Center for Health Statistics e abbinati per età, sesso e anno.
Oltre alla riduzione del rischio di recidiva, l’attività fisica ha dimostrato di influire positivamente su altri aspetti della salute nei pazienti oncologici, tra cui il miglioramento del metabolismo glucidico, la regolazione del peso corporeo e la riduzione dell’infiammazione sistemica. Questi elementi potrebbero contribuire a una maggiore resistenza dell’organismo al ritorno della malattia e a una migliore qualità di vita complessiva.
Sebbene il disegno osservazionale dello studio non consenta di stabilire un nesso di causalità definitivo, i risultati ottenuti rafforzano l’importanza di promuovere l’attività fisica come parte integrante della gestione a lungo termine del tumore del colon. Future ricerche dovranno approfondire il legame tra esercizio fisico e riduzione del rischio di recidiva, valutando anche gli effetti su sottogruppi di pazienti con caratteristiche diverse. Sarà inoltre fondamentale indagare quali tipi di attività fisica siano più efficaci, con particolare attenzione all’intensità e alla durata dell’esercizio ottimale per i pazienti oncologici.
Bibliografia
Brown JC, et al. “Physical Activity and Survival in Colon Cancer Survivors: Analysis from CALGB Trials.” Cancer, 2025.
National Cancer Institute. “Guidelines on Physical Activity for Cancer Survivors.” leggi
American Cancer Society. “Effects of Physical Activity on Cancer Recurrence.” Accessed March 2025. leggi