Malattia renale APOL-1 mediata: bene inaxaplin di Vertex


Malattia renale APOL-1 mediata: Vertex Pharmaceuticals ha annunciato di aver fatto avanzare il suo candidato farmaco inaxaplin nella fase III

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Vertex Pharmaceuticals ha annunciato di aver fatto avanzare il suo candidato farmaco inaxaplin nella fase III dello studio clinico cardine AMPLITUDE, che valuta il farmaco orale in sperimentazione nella malattia renale APOL-1 mediata.

L’AKMD, che colpisce circa 100mila pazienti negli Stati Uniti e in Europa, è un tipo specifico di malattia renale cronica causata da varianti genetiche nel gene APOL1, che codifica una proteina che fa parte delle lipoproteine ad alta densità del colesterolo. Le mutazioni di APOL1 possono provocare lesioni e morte cellulare nei reni, che a loro volta si manifestano con proteine nelle urine, scarsa funzionalità renale, necessità di trapianto e infine morte.

Inaxaplin agisce sulla causa alla base dell’AKMD bloccando APOL1. Nel giugno 2022, il candidato farmaco ha ottenuto dalla Fda la designazione di Breakthrough Therapy, che ha aperto la strada a un processo di revisione accelerato.

Lo studio valuterà gli effetti di una dose di 45 mg di inaxaplin una volta al giorno rispetto al placebo sulla funzione d’organo e sulla proteinuria in pazienti con malattia renale mediata da APOL-1 (AKMD). I pazienti, che comprendono adulti e adolescenti di età compresa tra i 10 e i 17 anni, riceveranno anche cure standard oltre al trattamento di studio.
AMPLITUDE è stato progettato con un’analisi ad interim pre-pianificata della velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) come misura della funzione renale a 48 settimane. Se positivi, i risultati dell’analisi potrebbero spingere Vertex a chiedere l’approvazione accelerata di inaxaplin in questa indicazione.

In un comunicato, l’amministratore delegato Carmen Bozic ha definito inaxaplin una “molecola di prima qualità che affronta la causa alla base dell’AKMD”. “L’avanzamento di questo studio alla Fase III e l’allargamento dello studio ai pazienti più giovani è un passo fondamentale per portare questa potenziale terapia ai pazienti in attesa”.

L’annuncio arriva dopo che inaxaplin ha superato la fase IIa di proof-of-concept di AMPLITUDE. Nel marzo 2023, Vertex ha annunciato di aver pubblicato questi dati sul New England Journal of Medicine, dimostrando che il trattamento con inaxaplin ha portato a una riduzione del 47,6% della proteinuria a 13 settimane, un effetto “statisticamente significativo e clinicamente rilevante”.
I dati di Fase II hanno inoltre dimostrato che gli effetti di inaxaplin si sono manifestati all’inizio dello studio e sono persistiti per tutte le 13 settimane di trattamento. In termini di sicurezza, inaxaplin è stato complessivamente ben tollerato. Gli effetti collaterali più comuni sono stati mal di testa, mal di schiena e nausea.

Secondo Vertex, questi dati di Fase II rappresentano la “prima evidenza clinica” che dimostra che un farmaco orale a piccola molecola che ha come bersaglio APOL1 può ridurre la proteinuria nei pazienti affetti da AKMD.