Tumore del polmone non a piccole cellule: speranze da terapia con Tumor Treating Fields


Tumore del polmone non a piccole cellule con metastasi cerebrali, terapia con Tumor Treating Fields centra l’endpoint in fase 3

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Nei pazienti adulti con tumore del polmone non a piccole cellule che presentano fino a 10 metastasi cerebrali, il trattamento con la terapia Tumor Treating Fields (TTFields) in aggiunta alla terapia di supporto, dopo la radiochirurgia stereotassica, migliora in modo significativo il tempo alla progressione intracranica rispetto alla sola terapia di supporto. Lo dimostrano i risultati dello studio di fase 3 METIS, che ha quindi centrato il suo endpoint primario.

I risultati sono stati annunciati in una nota da Novocure, la biotech svizzera che sta sviluppando la terapia TTFields.

La terapia TTFields e i suoi meccanismi d’azione
La terapia TTFields si basa sulla produzione di campi elettrici che esercitano forze fisiche in grado di distruggere le cellule tumorali tramite diversi meccanismi. I campi elettrici hanno effetti diversi sul corpo umano a seconda della loro frequenza, il che ne consente diverse applicazioni in ambito sanitario, la più nota delle quali è rappresentata dai pacemaker cardiaci.

Questa tecnologia impiega campi elettrici in un range di frequenze compreso fra 100 kHz e 500 kHz. Questo range di frequenze relativamente elevate e con bassa intensità permette di evitare la depolarizzazione di nervi e muscoli o effetti di surriscaldamento significativi. Nello stesso tempo, permette ai campi elettrici generati di penetrare le membrane cellulari, cosa che sarebbe impossibile con frequenze più basse. Tuttavia, i TTFields non influiscono in modo significativo sulle cellule sane, perché queste presentano proprietà (tra cui velocità di divisione, morfologia e proprietà elettriche) diverse rispetto alle cellule cancerogene. Inoltre, il trattamento non è invasivo e viene erogato attraverso un device portatile.

La terapia agisce attraverso meccanismi multipli e distinti che lavorano congiuntamente in modo da colpire ed eliminare selettivamente le cellule tumorali. In particolare, grazie alla presenza nelle cellule tumorali di componenti polari che possono essere influenzati dai campi elettrici, i TTFields sono in grado di interrompere la mitosi, interferire con i movimenti e la migrazione delle cellule (essenziali per la diffusione metastatica), rinforzare l’immunità antitumorale e indurre una sottoregolazione di geni importanti per la riparazione dei danni del DNA, che conduce in ultima analisi alla morte cellulare.

Lo studio METIS 
Lo studio METIS (NCT02831959) è un trial randomizzato di fase 3 che ha coinvolto 298 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule che presentavano da una a 10 metastasi cerebrali. I pazienti sono stati assegnati alla terapia TTFields più la terapia di supporto o alla sola terapia di supporto dopo la radiochirurgia stereotassica. La terapia di supporto poteva comprendere il trattamento con steroidi, farmaci anti-epilettici, anticoagulanti, analgesici o farmaci per il controllo della nausea. In entrambi i bracci i pazienti potevano effettuare una terapia sistemica a discrezione del medico curante. Erano invece esclusi dall’arruolamento pazienti i cui tumori presentavano mutazioni per le quali erano disponibili farmaci mirati.

L’endpoint primario dello studio era il tempo alla prima progressione intracranica, misurato dalla data del primo trattamento con la radiochirurgia stereotassica alla progressione intracranica o alla morte neurologica, a seconda di quale evento si verificava per primo. Tra gli endpoint secondari figuravano il tempo alla progressione a distanza, il tempo al fallimento neurocognitivo, la sopravvivenza globale (OS), il tempo alla seconda progressione intracranica, la qualità della vita e gli eventi avversi.

I risultati dello studio
I pazienti trattati con la terapia TTFields più la terapia di supporto hanno mostrato un tempo mediano alla progressione intracranica di 21,9 mesi, a fronte di 11,3 mesi osservati nei pazienti che hanno ricevuto solo la terapia di supporto (HR 0,67; P = 0,016).
La durata mediana del trattamento con la terapia TTFields è stata di 16 settimane e l’utilizzo medio è stato del 67%.
Secondo quanto riferito Novocure, in linea con quanto già osservato in trial precedenti, nello studio METIS la terapia TTFields è stata ben tollerata, permettendo un mantenimento sia della qualità della vita sia delle funzioni neurocognitive.

«I pazienti con metastasi cerebrali derivate da un tumore del polmone non a piccole cellule sono spesso trattati con la radiochirurgia, ma hanno un’alta probabilità di una rapida ricaduta a livello cerebrale », ha dichiarato Minesh Mehta, capo della radioterapia oncologica e vicedirettore del Miami Cancer Institute. «In questo studio multicentrico internazionale di fase 3, l’uso della terapia TTFields ha ritardato in modo significativo il tempo alla recidiva cerebrale, con un miglioramento associato della qualità della vita e una stabilità cognitiva. Questo risultato rappresenta un beneficio importante e potrebbe cambiare la pratica clinica».

Le analisi preliminari degli endpoint secondari chiave (il tempo al fallimento neurocognitivo, l’OS e il tasso di risposta radiologica) non hanno mostrato una differenza statisticamente significativa fra i due bracci di trattamento. Tuttavia, Novocure ha affermato che alcuni degli endpoint secondari, fra cui il tempo alla progressione a distanza e la qualità della vita, hanno mostrato “trend positivi” a favore della terapia TTFields. L’azienda ha inoltre riferito che è in corso l’analisi completa degli endpoint secondari.

Passi futuri
La biotech intende ora presentare i dati dello studio METIS alle autorità regolatorie, pubblicarli in una rivista scientifica peer-reviewed e presentarli a uno dei prossimi congressi del settore.