I Tanks and Tears tornano con un nuovo album


La band darkwave toscana Tanks and Tears è di ritorno con un album che è una lucida riflessione sull’importanza del tempo e sulla sua ciclicità

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Torna la band darkwave/post-punk toscana Tanks And Tears con il secondo album “Timewave”. Anticipato nelle scorse settimane dai singoli “Darkside” e “Timewave”, il full-length viene pubblicato in cd e digitale dalla label svizzera Swiss Dark Nights Records.
A sette anni dal debutto, la band di Prato è di ritorno con un sound rinnovato, complici un nuovo recente innesto nella formazione – si tratta del tastierista Lorenzo Cantini – e le limitazioni imposte dall’ultima pandemia, che hanno costretto Matteo Cecchi (basso, synth e voce), Claudio Pinellini (chitarra e synth) e Francesco Ciulli (batteria) a lavorare a distanza.

Il risultato è un album intenso, introspettivo ed emozionante, dove si apprezzano i rimandi alle sonorità elettroniche degli anni ‘80 tanto care al genere, ma che, al tempo stesso, riesce a trasmettere una stentorea luce di modernità. Le sequenze di basso ritmate e potenti (Roland sh-101) degne dei primissimi Ministry o Nitzer Ebb e le batterie elettroniche suonate (samples di 707, Linn e Korg DDD-5) fanno da traino a tappeti di synth plumbei ed atmosferici su cui risuonano le armonie di una chitarra in pieno stile post-punk e le accattivanti melodie di tastiera e sintetizzatore.

Completano il quadro dei testi tormentati e malinconici, spesso in contrapposizione con le brillanti linee melodiche della parte musicale, che trattano i delicati temi dell’auto-isolamento, dell’atelofobia, della depressione e della ripetitività degli eventi nel tempo: una lucida disamina sull’odierno in chiave darkwave.

Consigliato ai fan di Cabaret Voltaire, Clock DVA, Bauhaus, Joy Division, Skinny Puppy e Depeche Mode.