Olimpiadi 2024 per l’Italia: speranze d’oro fra campioni e outsider


jacobs e tamberi olimpiadi

A poco di più di 2 mesi dal fatidico 26 luglio in cui si festeggerà la giornata inaugurale delle Olimpiadi 2024 a Parigi, è già possibile fare qualche previsione, proiettandosi nel futuro per immaginare il medagliere dell’Italia a fine competizione, prevista per l’11 agosto.

Dopo il risultato da record per gli atleti italiani nell’edizione del 2020 di Tokyo (posticipata di un anno per i noti eventi che hanno colpito moltissimi Paesi) con un totale di ben 40 medaglie, secondo moltissimi addetti ai lavori si può sognare ancora più in grande.

Dal punto di vista metodologico è bene sottolineare che le previsioni raccolte in questo articolo hanno un valore puramente informativo e si basano su un incrocio delle opinioni di addetti ai lavori (giornalisti ed ex atleti) da testate generaliste o sportive, prendendo in considerazione anche previsioni statistiche, come quella effettuata da Nielsen.

Pallavolo: ritorno alla medaglia?

Negli anni in cui gli azzurri della pallavolo raccoglievano successi internazionali a ripetizione, guidati da grandi CT come Julio Velasco, capitalizzando un potenziale umano quasi irripetibile, formato da campioni del calibro di Giani, Bernardi, De Giorgi e Papi, è mancato sempre il grande successo olimpico. Nonostante l’oro sia sempre sfuggito, la pallavolo italiana maschile ha comunque dato grandi gioie ai tifosi nel corso delle ultime edizioni (3 argenti e 3 ori su 8 partecipazioni).

Dopo la delusione di Tokyo (6° posto), la nazionale maschile potrebbe tornare sul podio. Il risultato più probabile è l’argento ma, una volta arrivata in finale, la nostra rappresentativa potrebbe trovare la giornata di grazia e mettere le mani sulla medaglia più preziosa.

Scherma: la miniera d’oro italiana

Probabilmente, la scherma continuerà a essere fra i punti di forza dell’Italia. Secondo le stime, dovrebbero essere almeno 9 i podi. I nomi di spicco sono Alice Volpi, Arianna Errigo e Tommas Marini che dovranno raccogliere la pesante eredità dei grandi nomi del passato (Vezzali, Montano, Trillini).

In questo caso è difficile parlare di “outsider”, dato che Alice Volpi e Arianna Errigo si sono aggiudicate rispettivamente l’oro e l’argento ai Mondiali di scherma di Milano 2023 (con Martina Favaretto, terza, a completare un podio tutto tricolore). A loro, l’arduo compito di ripetersi anche in terra transalpina.

Viste le credenziali del fioretto femminile, dovremo alzare i decibel del tifo per dare una spinta ai più ai portacolori maschili, fra cui il romano Davide Di Veroli, pronto a lottare per la medaglia nella spada.

Nuoto: nuove speranze nelle acque di Parigi

Fra le corsie delle piscine olimpiche si sono scritte altre pagine storiche per lo sport italiano. Dopo i grandi successi degli ultimi anni, dall’epopea di Fioravanti a Sydney, all’ascesa della divina Pellegrini, ora dovrebbe toccare a Thomas Ceccon, la punta di diamante del nuoto italiano.

Per il veneto ci sono grandi aspettative sui 100 dorso, oltre a qualche speranza dell’ultima ora anche per i 200. Fra gli altri nomi da segnare sul taccuino, ci sono:

  • Simona Quadarella: specialista delle lunghe distanze, la romana ha dimostrato il suo valore negli 800 e 1500 metri stile libero, aggiudicandosi medaglie pesantissime ai Mondiali e agli Europei. 
  • Nicolò Martinenghi: ecco un outsider con grandi potenzialità. Specialista nei 100 metri rana, è arrivato secondo ai Campionati del Mondo di Fukuoka. 
  • Alberto Razzetti: specializzato nei misti e nei farfalla, è un altro atleta da tenere d’occhio. Ha dimostrato il suo potenziale vincendo l’oro nei 400 metri misti ai Campionati Europei del 2022, fermando il cronometro a 3’57″01 (record italiano), un tempo che potrebbe valere anche la medaglia olimpica.
  • Gregorio Paltrinieri: diventato volto noto delle pubblicità, si è ritagliato un posto di rilievo nel cuore degli appassionati per le sue incredibili capacità sulle lunghe distanze. Quella di Parigi potrebbe essere la sua ultima partecipazione a una grande competizione prima di un possibile ritiro. L’ideale sarebbe un acuto finale, probabilmente sulla 10 km.

Atletica: rincorsa verso la conferma

Dopo il clamoroso tripudio medagliato in terra nipponica, in cui i nostri atleti raccolsero risultati impensabili come la vittoria sui 100 metri piani di Jacobs e l’oro nella 4×100 con il colpo di reni finale di Tortu, riconfermarsi sembra impossibile.

Vediamo i possibili protagonisti:

  • Marcell Jacobs: è sicuramente l’atleta italiano più in vista dopo la storica vittoria di 3 anni fa. Da campione olimpico in carica, Jacobs non è più un outsider nel senso stretto del termine, ma chi ha seguito gli ultimi anni di carriera dell’atleta cresciuto sulle sponde del lago di Garda, sa bene le difficoltà incontrate fra problemi fisici e di guida tecnica. Ma la corsa più veloce di tutte può sempre rivelare sorprese.
  • Gianmarco Tamberi: medaglia d’oro nel salto in alto a Tokyo, è un altro atleta che ha catturato l’immaginazione del pubblico con la sua capacità di emozionare. Il marchigiano si è confermato su alti livelli ma la finale del salto in alto è sempre imprevedibile e aspettarsi un altro oro potrebbe essere irrealistico.
  • Antonella Palmisano: dopo la vittoria nella marcia sui 20 km, la pugliese potrebbe confermarsi ad alti livelli anche a Parigi, come dimostrano i buoni risultati ottenuti nel 2023 ai mondiali di Budapest (3° posto).
  • Andy Diaz: un outsider nel vero senso del termine, il cubano, da poco naturalizzato italiano su richiesta del ministro Piantedosi, potrebbe arrivare a medaglia nel salto triplo, sotto la guida di Fabrizio Donato, già bronzo olimpico a Londra.

Ciclismo

L’amore degli italiani per la bici non è cosa nuova. Nel corso dei decenni, molti dei nostri portacolori hanno raggiunto risultati eccezionali, a partire dalla doppietta di Pavesi e Segato nel 1932 a Los Angeles.

Dall’apertura ai ciclisti professionisti, solo Bettini è riuscito a salire sul gradino più alto del podio nella corsa in linea maschile, vista la clamorosa caduta di Nibali a Rio de Janeiro in cui si infransero i sogni di gloria dello “Squalo dello stretto”. 

Basandosi sulla planimetria del percorso parigino che culminerà sulle rampe di Montmartre e i risultati recenti nelle gare UCI raccolti nella sezione “Statistiche” di Betsson.it, le speranze dei tifosi italiani dovrebbero orientarsi verso altri nomi, curiosamente tutti dal Piemonte:

  • Filippo Ganna: quello del piemontese è uno dei nomi più importanti per il ciclismo su strada e su pista italiano, specialmente nelle prove a cronometro. Ganna è campione del mondo in carica nella prova contro il tempo e sulle strade di Parigi potrebbe arrivare a una nuova medaglia.
  • Elisa Longo Borghini e Elisa Balsamo: le due “Elise” sono i punti di riferimento per il ciclismo su strada femminile. La piemontese Longo Borghini è conosciuta per la sua resistenza e la capacità di dare il meglio sulle lunghe distanze. Elisa Balsamo, d’altra parte, si è affermata come sprinter di alto livello, testimone la vittoria al Mondiale su strada nel 2021, ma può dire la sua anche su pista.

Note finali

Anche se le proiezioni vedono l’Italia destinata a superare lo storico record di medaglie olimpiche di Tokyo, nello sport, così come nella vita, nulla è scontato. Non resta che mettersi comodi davanti alla televisione per gustarsi in diretta il meglio dello sport mondiale, sostenendo i nostri atleti ed emozionandoci insieme a loro.