A parità di aderenza alle terapie, adolescenti tengono più sotto controllo asma e rinite


A parità di aderenza alle terapie prescritte, gli adolescenti sembrano avere un migliore controllo della rinite e dell’asma rispetto ai giovani adulti e agli adulti

Le persone affette da asma presenterebbero rischi maggiori di sviluppare ipertiroidismo, soprattutto quelle di età superiore ai 30 anni

A parità di aderenza alle terapie prescritte, gli adolescenti sembrano avere un migliore controllo della rinite e dell’asma rispetto ai giovani adulti e agli adulti. Lo dimostrano i risultati di uno studio pubblicato su Pediatric Allergy and Immunology.

Razionale e obiettivi dello studio
Quando si parla di malattie allergiche, alcuni fattori devono essere presi in considerazione se si focalizza l’attenzione sui pazienti adolescenti e sui giovani adulti.

“L’asma negli adolescenti – spiegano i ricercatori nell’introduzione allo studio –  non è spesso sotto controllo a causa di diversi fattori, tra cui la scarsa aderenza alla terapia, il fumo e le condizioni di salute mentale. D’altra parte, gli adolescenti e i giovani adulti possono essere più inclini a utilizzare soluzioni sanitarie digitali per migliorare l’autogestione. Un esempio di tali soluzioni digitali è l’app MASK-air®, disponibile in Francia, che prevede che gli utenti riferiscano quotidianamente i propri sintomi di allergia respiratoria e l’impiego di farmaci”.

“Le differenze di aderenza alle app e ai farmaci tra adolescenti, giovani adulti e adulti non sono mai state esplorate – continuano i ricercatori -. La valutazione di tali differenze, però, potrebbe essere particolarmente importante non solo per valutare l’aderenza ai farmaci con dati di real life, ma anche per aiutare a comprendere il ruolo degli strumenti digitali nella gestione dell’asma e della rinite allergica dei pazienti più giovani”.

In questo studio, l’obiettivo generale è stato quello di confrontare gli utenti di MASK-air® adolescenti e giovani adulti con gli utenti adulti in merito ai livelli di controllo dei sintomi di rinite allergica e di asma, nonché sulla loro aderenza.

Nello specifico, i ricercatori:
– hanno messo a confronto adolescenti, giovani adulti e adulti sul controllo della rinite e dell’asma e sull’aderenza all’app.
– hanno valutato i sintomi dell’asma nei pazienti senza evidenza di asma, con asma possibile e con asma probabile (definita in base a studi precedenti) dei tre gruppi di età In secondo luogo, per valutare l’eventuale presenza di differenze tra i gruppi di età nella sottosegnalazione dell’asma.
– hanno verificato se la fascia di età dei partecipanti potesse essere associata a differenze di  aderenza ai farmaci per le allergie

Disegno dello studio e risultati principali
L’app MASK-air si avvale di scale analogiche visive (VAS) che valutano gli effetti dei sintomi allergici e di una serie di altri questionari convalidati, tra cui il questionario EuroQol a 5 dimensioni e il Control of Allergic Rhinitis and Asthma Test.

L’uso di MASK-air è stato confrontato tra gli adolescenti (di età compresa tra 13 e 17 anni), i giovani adulti (di età compresa tra 18 e 26 anni) e gli adulti (di età superiore a 26 anni) per i dati forniti tra il 2015 e il 2022.
L’analisi ha incluso 965 adolescenti (15.252 giorni), 4.595 giovani adulti (58.161 giorni) e 15.154 adulti (258.796 giorni). Il numero medio di giorni di impiego MASK-air per individuo era di 12,7 nei giovani adulti, 15,8 negli adolescenti e 17,1 negli adulti.

Passando ai risultati, è emerso che i 3 gruppi di età presentavano un’aderenza simile all’applicazione. La frequenza d’impiego tra gli individui che presentavano dati provenienti dall’app MASK-air per almeno 6 giorni alla settimana variava dal 18,8% nei giovani adulti al 22,2% negli adolescenti. Non solo: o 3 gruppi presentavano valori mediani simili dei punteggi VAS dei sintomi allergici globali e di quelli nasali e del punteggio combinato sintomi-medicazione (CSMS). Tuttavia, i livelli mediani dei punteggi VAS relativi ai domini “asma” e “occhi” e del punteggio elettronico di controllo giornaliero per l’asma sono risultati aumentati in modo significativo dagli adolescenti ai giovani e agli adulti più anziani (intervalli di dimensione dell’effetto: 0,33-0,75), sebbene questa tendenza non sia stata osservata nel confronto dei livelli massimi di VAS per gruppo di età.

Nei modelli multivariabili, i tre gruppi di età hanno mostrato differenze significative nelle VAS dei sintomi allergici globali, dell’occhio e dell’asma, nonché del CSMS. Ad esempio, per quanto riguarda i sintomi allergici globali VAS, i giovani adulti avevano un coefficiente di regressione di 1,5 (IC95%: 0,5-2,4; P =0,002), mentre gli adulti presentavano un coefficiente di regressione pari a 1 (IC95%: 0,1-2,1; P =0,047), con gli adolescenti come gruppo di riferimento.

I 3 gruppi di età hanno mostrato una frequenza comparabile di impiego di farmaci per la rinite allergica (dimensioni dell’effetto <0,2). Nello specifico, l’aderenza (≥80%) agli H1-antistaminici orali era del 35,5% nei giovani adulti e del 40,8% negli adolescenti, senza evidenziazione di trend particolari in base alle fasce d’età. Per i corticosteroidi intranasali, l’aderenza è stata ridotta (dal 27,4% al 34,9%), anche in questo caso senza evidenziazione di trend particolari in base alle fasce d’età.

Da ultimo, per quanto riguarda l’asma, l’aderenza ai corticosteroidi per via inalatoria (ICS) è risultata anche in questo caso paragonabile nei 3 gruppi di età (dal 33,9 al 43,6%). L’aderenza agli ICS più beta-agonisti a lunga durata d’azione (LABA) è aumentata dal 28,2% negli adolescenti al 38,3% nei giovani adulti e al 64,1% negli adulti con più di 27 anni (dimensioni dell’effetto piccole e moderate).

Infine, la fascia d’età non è risultata significativamente associata con l’aderenza per coloro che utilizzavano qualsiasi classe di farmaci nei modelli multivariabili.

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso, tra i limiti dello studio, l’esistenza di differenze di severità di malattia al basale nelle 3 fasce di età considerate. Un altro limite deriva dalla mancata inclusione dei pazienti provenienti dai centri di allergologia con diagnosi confermata da un clinico.

Nel complesso, per quanto gli studi osservazionali digitali siano solo generatori di ipotesi e debbano essere confermati da studi appropriati (…), “…i risultati ottenuti suggeriscono che l’aderenza ai farmaci potrebbe non essere così diversa negli adolescenti rispetto ai pazienti di altri gruppi di età. Inoltre, non è stato osservato un peggioramento del controllo delle allergie o un rischio più elevato di sottodiagnosi/sottosegnalazione dell’asma negli adolescenti rispetto ai pazienti delle altre fasce d’età. I risultati aprono la strada a studi futuri per capire come gli adolescenti controllino le loro malattie allergiche”.

Bibliografia
Sousa-Pinto B et al. Asthma and rhinitis control in adolescents and young adults: a real-world MASK-air study. Pediatr Allergy Immunol. 2024;35(2):e14080. doi:10.1111/pai.14080
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