Alcol: mortalità più elevata tra le donne specie se con malattia epatica


Mortalità più alta per le donne con concomitante malattia epatica steatosica associata a disfunzione metabolica e malattia epatica correlata all’alcol

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Le donne con concomitante malattia epatica steatosica associata a disfunzione metabolica e malattia epatica correlata all’alcol (ALD) avrebbero un rischio maggiore, che nello studio in questione è dell’83%, di mortalità per tutte le cause rispetto agli uomini e quelle con sola ALD avrebbero un rischio maggiore del 160%. E’ quanto mostrano i risultati di uno studio pubblicato su Journal of Hepatology che evidenziano la necessità per le donne a rischio di sviluppare malattie del fegato di evitare il consumo eccessivo di alcol.

“La malattia epatica steatosica (MASLD) è una condizione importante e sempre più diffusa che è probabilmente un precursore di molte condizioni, comprese quelle che coinvolgono il cuore”, ha precisato Susan Cheng, autrice principale dello studio e direttrice dell’Istituto per la ricerca sull’invecchiamento sano presso lo Smidt Heart Institute, in un comunicato collegato allo studio.

Precedentemente nota come malattia del fegato grasso, la malattia epatica steatosica si verifica quando si accumula troppo grasso nel fegato. In alcune persone, può portare a danni al fegato a lungo termine.
Gli esperti non sono sicuri di cosa causi esattamente la malattia epatica steatosica, ma i fattori associati includono l’obesità, il diabete, l’ipertensione e il colesterolo alto.
“Stiamo prestando ancora più attenzione alla steatosi epatica perché stiamo vedendo come si correla strettamente con fattori di rischio cardiovascolare accertati”.

Utilizzando il National Health and Nutrition Examination Survey III (1988-1994), Cheng e colleghi hanno analizzato i dati di 10.007 adulti (età media, 42 anni; 50,3% donne) per indagare la prevalenza, i rischi e i meccanismi della malattia epatica steatosica tra le donne vs. uomini. Di quelli inclusi, 1.461 avevano MASLD, 225 avevano MASLD e ALD (MetALD) e 105 avevano ALD. I dati includevano misure ecografiche della steatosi epatica, dei fattori di rischio cardiometabolico e del consumo di alcol auto-riferito.
Secondo i risultati pubblicati sul Journal of Hepatology, sono emerse differenze significative nella prevalenza di MASLD, MetALD e ALD tra gli uomini (rispettivamente 18,5%, 3,2% e 1,7%) rispetto alle donne (10,3%, 1,2% e 0,3%).

Nel corso di un follow-up mediano di 26,7 anni, si sono verificati 2.496 decessi. L’analisi della sopravvivenza aggiustata per più variabili ha mostrato che il MASLD non era significativamente correlato alla mortalità per tutte le cause tra uomini o donne; tuttavia, la MetALD era associata a un rischio maggiore dell’83% di mortalità per tutte le cause tra le donne (HR=1,83; IC al 95%, 1,29-2,57), ma non tra gli uomini.
Inoltre, l’ALD era significativamente associato alla mortalità per tutte le cause in entrambi i sessi, con un’entità maggiore tra le donne (HR=3,49; IC al 95%, 1,86-6,52) rispetto agli uomini (HR=1,89; IC al 95%, 1,42-2,51).

“Questi risultati sono particolarmente preoccupanti nel contesto della pandemia di COVID-19, durante la quale il consumo di alcol e i relativi decessi, in particolare tra le donne, sono aumentati”, ha affermato Alan Kwan, del dipartimento di cardiologia del Cedars-Sinai che ha lavorato anche allo studio.

Essere in sovrappeso o obesi, avere prediabete o diabete, pressione alta o livelli anomali di colesterolo nel sangue potrebbero essere segni di una malattia metabolica epatica sottostante. Secondo i ricercatori, le donne con questi fattori di rischio dovrebbero essere particolarmente caute riguardo al consumo eccessivo di alcol.
I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie definiscono il consumo moderato per le donne come un drink o meno al giorno.

I ricercatori intendono continuare a studiare perché il fegato femminile è più colpito dall’alcol rispetto a quello maschile e quali cambiamenti nello stile di vita, oltre a ridurre l’assunzione di alcol, potrebbero ridurre il rischio di malattia epatica steatosica per una donna.

Sottolineano inoltre che, poiché lo studio ha analizzato i dati raccolti tra il 1988 e il 1994, sono necessari ulteriori studi per capire come la prevalenza delle malattie epatiche e del consumo di alcol potrebbe essere cambiata nel tempo.