Dermatite atopica: possibile aiuto da integrazione di probiotici


Revisione e meta-analisi hanno esaminato l’efficacia dell’integrazione di probiotici negli adulti con dermatite atopica

Negli adulti affetti da dermatite atopica da moderata a grave l'anticorpo monoclonale sperimentale amlitelimab ha migliorato significativamente i segni e i sintomi della malattia

Una revisione sistematica e una meta-analisi pubblicate su Clinical and Experimental Dermatology hanno esaminato l’efficacia dell’integrazione di probiotici negli adulti con dermatite atopica (AD).

Nello studio, alcuni ceppi di probiotici, in particolare Lactobacillus salivarius e Lactobacillus acidophilus, hanno mostrato effetti modesti nel migliorare la malattia negli adulti. Inoltre, i probiotici hanno mostrato risultati migliori nei pazienti con AD da moderata a grave rispetto a quelli con AD lieve. Tuttavia, la riduzione della gravità della dermatite atopica non sembra tradursi in una migliore qualità di vita valutata dal Dermatology Life Quality Index.

La dermatite atopica è una malattia complessa influenzata da diversi fattori, inclusi gli allergeni esterni, le citochine infiammatorie e, sempre più oggetto di ricerca, il microbiota intestinale. Il microbiota intestinale ha dimostrato di avere un ruolo significativo nella regolazione del sistema immunitario e, di conseguenza, potrebbe influenzare i sintomi della malattia dermatologica. Il concetto di “asse pelle-intestino” indica la comunicazione e l’interazione reciproca tra il microbiota intestinale e la pelle, suggerendo che le condizioni intestinali possano avere un impatto sulla salute della pelle e viceversa.

Ma l’effetto dell’integrazione di probiotici sul miglioramento della dermatite atopica risulta ancora poco chiaro.

Per l’analisi, PubMed, Scopus and Embase sono stati consultati sistematicamente per raccogliere i dati di studi in cui i probiotici venivano somministrati per il trattamento della dermatite atopica negli adulti.

Su 413 pubblicazioni, 9 lavori sono stati inclusi nella meta-analisi. Lo ScORing Atopic Dermatitis (SCORAD) è stato utilizzato per valutare l’estensione e la gravità dell’eczema prima e dopo il trattamento.  Sono state osservate differenze significative a favore dei probiotici nello SCORAD [rischio relativo (RR) -5,93, intervallo di confidenza (CI) 95% -8,43 a -3,43]. Il Lactobacillus salivarius ha presentato l’effetto maggiore (RR -9,79, 95% CI -13,04 a -6,54), seguito dal L. acidophilus (RR -5,77, 95% CI -10,82 a -0,72) e dal L. plantarum (RR -3,76, 95% CI -6,36 a -1,16). Non è stato osservato alcun beneficio con L. fermentum. In base alla gravità dell’AD, i probiotici hanno mostrato risultati migliori nelle persone con AD da moderata a grave (RR -9,12, 95% CI -12,17 a -6,08) rispetto ai soggetti con malattia lieve (RR -2,67, 95% CI -4,67 a -0,66). I livelli sierici di IgE e la conta degli eosinofili sono rimasti significativamente invariati dopo l’intervento probiotico (RR 0,25, 95% CI -0,10-0,60; RR -0,27, 95% CI -0,68-0,13, rispettivamente).

In conclusione, le evidenze attuali supportano il ruolo di alcuni probiotici come strumento terapeutico per il trattamento dell’AD nell’adulto, in particolare nei pazienti con AD grave. L’efficacia dei probiotici è ceppo-specifica, con L. salivarius e L. acidophilus che presentano i maggiori benefici clinici. Tale beneficio è apparentemente indipendente dai livelli di IgE e dalla conta degli eosinofili. Nonostante questi risultati incoraggianti, la riduzione della gravità della DA non si è tradotta in un miglioramento clinicamente significativo della qualità della vita, valutata dal Dermatology Life Quality Index. Attualmente non esistono dati sufficientemente affidabili per giungere a conclusioni sulla dose e sulla durata ottimali del trattamento probiotico in questi pazienti.

Husein Husein-ElAhmed et al., Effects of probiotic supplementation in adult with atopic dermatitis: a systematic review with meta-analysis, Clinical and Experimental Dermatology, Volume 49, Issue 1, January 2024, Pages 46–52,