La Russia senza Olimpiadi organizza i “Giochi dell’Amicizia”


Il Comitato Olimpico Internazionale contro la Russia e la sua decisione di organizzare i Giochi dell’Amicizia: “Cinico tentativo di politicizzare lo sport”

putin sarmat

“Ferma condanna” del Comitato Olimpico Internazionale contro la Russia e la sua decisione di organizzare i ‘Giochi dell’Amicizia’. Il Cio riafferma in un lungo documento la “forte posizione contro la politicizzazione dello sport”, giudicata “cinica” da parte del governo (appena rieletto) di Putin, che rappresenta una violazione della Carta olimpica, i cui principi sono stati “riconosciuti e sostenuti ripetutamente” dall’Onu.

La critica di Losanna arriva dopo l’ennesima manifestazione di volontà da parte di Mosca di organizzare in Russia “eventi sportivi a sfondo puramente politico”. Il governo russo, infatti, ha creato e finanziato la ‘International Friendship Association’ (IFA), per ospitare i ‘Giochi dell’Amicizia’ estivi e invernali: stando alle prime notizie, la prima edizione estiva si terrà a Mosca ed Ekaterinburg nel settembre 2024 (alcune settimane dopo i Giochi Olimpici di Parigi (26 luglio-11 agosto)e a ridosso dei Giochi Paralimpici (28 agosto-8 settembre), mentre l’edizione invernale si terrà a Sochi nel 2026, quando si terranno anche l’Olimpiade e la Paralimpiade di Milano Cortina.

Secondo il Cio “il governo russo ha lanciato un’offensiva diplomatica molto intensa chiedendo a delegazioni governative e ambasciatori, autorità ministeriali e altre autorità governative di rivolgersi ai governi di tutto il mondo”, oltretutto “aggirando deliberatamente le organizzazioni sportive dei Paesi target”. Anche questo è “una palese violazione della Carta Olimpica e allo stesso tempo una violazione delle varie risoluzioni delle Nazioni Unite”.

Si tratta, continua il Comitato Olimpico Internazionale, di “un cinico tentativo da parte della Federazione Russa di politicizzare lo sport”, cui si oppone anche la Commissione Atleti nella parte che riguarda la propaganda politica. La Commissione, infatti, prevede “addirittura il rischio che gli atleti siano costretti dai rispettivi governi a partecipare a un evento sportivo così pienamente politicizzato e vengano così sfruttati come parte di una campagna politica”.

Non è tutto. Il governo russo mostra inoltre una “totale mancanza di rispetto per gli standard globali antidoping e per l’integrità delle competizioni“, e il riferimento va anche alla manipolazione “sistemica” dei dati antidoping messa in atto soprattutto in occasione dei Giochi di Sochi 2014 e alla mancanza di un laboratorio antidoping russo accreditato. Preoccupazioni che condivide anche la Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, proprio in vista dei non autorizzati ‘Giochi dell’Amicizia’ e di possibili rischi per la salute degli atleti.

Il Cio ribadisce dunque la sua condanna verso “qualsiasi iniziativa volta a politicizzare pienamente lo sport, in particolare l’istituzione di eventi sportivi pienamente politicizzati da parte del governo russo” ed “esorta fortemente tutte le parti interessate del Movimento Olimpico e tutti i governi a rifiutare qualsiasi partecipazione e sostegno a qualsiasi iniziativa che intenda politicizzare pienamente lo sport internazionale”.