Disabilità: l’Italia è in ritardo sul fronte dell’accessibilità ferroviaria


L’Italia è in ritardo sul fronte dell’accessibilità ferroviaria, secondo un nuovo studio europeo: circa l’85% delle stazioni ferroviarie italiane è inaccessibile ai disabili

alta velocità roma-firenze

Omio, la piattaforma di prenotazione di treni, autobus e voli, ha pubblicato i risultati di uno studio che analizza il grado di accessibilità delle stazioni ferroviarie in 16 Paesi europei. Lo studio prende in esame fattori quali l’accessibilità delle banchine con le sedie a rotelle, la presenza di sistemi di guida per non vedenti e ipovedenti e la disponibilità di informazioni visive aggiornate in tempo reale. Per offrire una panoramica completa sull’accessibilità della rete ferroviaria, lo studio ha preso in analisi sia le principali stazioni delle grandi città che quelle più piccole situate nei centri abitati minori. I dati ufficiali forniti dagli operatori delle reti ferroviarie locali sono stati integrati con dati raccolti internamente, e i risultati evidenziano le criticità specifiche che ogni Paese dovrà risolvere.

Stazioni ferroviarie accessibili in Italia: le grandi sfide da affrontare

La rete ferroviaria italiana deve affrontare sfide sostanziali, poiché solo il 15% delle banchine delle stazioni è accessibile senza scale. Questo dato evidenzia come la rete ferroviaria italiana sia tra le meno accessibili d’Europa (14° posto su 16), e sottolinea l’inadeguato livello di attenzione riservato alla tematica. Un sistema di trasporto inaccessibile pone forti limitazioni alla mobilità e all’indipendenza delle persone con disabilità, contribuendo all’isolamento sociale e limitando le opportunità di viaggio e di lavoro degli individui.

Fortunatamente la situazione migliora a livello di sistemi di guida per persone ipovedenti e non vedenti, con circa il 60% delle banchine che è dotato di appositi percorsi tattili, ma un ulteriore risultato negativo si registra per i tabelloni digitali con informazioni per i passeggeri, di cui è sprovvisto ben il 70% delle banchine. I viaggiatori si ritrovano perciò a doversi affidare alle app o a rivolgersi a membri del personale per ottenere informazioni aggiornate sul loro viaggio.

In sintesi, in Italia gli operatori ferroviari e i decisori politici hanno ancora molto lavoro da fare per garantire la completa accessibilità del sistema ferroviario. L’impegno e gli interventi attualmente in corso sono però un segnale positivo che lascia ben sperare in un futuro in cui la mobilità sarà accessibile al 100%.

I Paesi Bassi sono all’avanguardia in termini di accessibilità della rete ferroviaria

Quasi tutte le stazioni e i treni olandesi sono dotati di accesso facilitato, e il 99% delle stazioni dispone di percorsi tattili per persone ipovedenti e non vedenti e di tabelloni informativi digitali per persone non udenti. Solo il 3% circa delle stazioni ferroviarie olandesi presenta barriere architettoniche, un dato che evidenzia l’elevato grado di accessibilità dell’infrastruttura ferroviaria del Paese. Questo risultato rende i Paesi Bassi leader in Europa in termini di accessibilità, e dimostra come un’attenta progettazione e un impegno consapevole possano migliorare l’esperienza di viaggio di tutti, indipendentemente dalle loro necessità.

Il trasporto ferroviario ceco è il fanalino di coda in termini di accessibilità 

La rete ferroviaria ceca deve affrontare notevoli sfide in termini di accessibilità, soprattutto rispetto ad altri Paesi europei. Nonostante tutti i treni passeggeri dispongano di soluzioni per le sedie a rotelle, solo il 20% delle banchine delle stazioni ferroviarie è accessibile senza barriere architettoniche, un problema che non colpisce solo le persone con disabilità, ma anche quelle con difficoltà motorie in generale. Inoltre, solo una banchina su due nelle stazioni ferroviarie ceche è dotata di percorsi tattili per persone ipovedenti e non vedenti, e solo il 60% circa delle stazioni dispone di tabelloni digitali con informazioni aggiornate per i passeggeri. Tali risultati evidenziano la necessità di ingenti investimenti per migliorare l’accessibilità della rete ferroviaria ceca.