Chiara Ferragni da Fabio Fazio: ecco che cosa ha detto


La crisi con Fedez, la maxi multa dell’Antitrust e il rapporto con i social network: che cosa ha detto Chiara Ferragni da Fazio a “Che tempo che fa”

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Nessuna exit strategy o argomento per distogliere lo sguardo dall’ormai famoso Pandoro-gate, l’allontanamento tra Fedez e Chiara Ferragni è reale. Lo ha confermato la stessa imprenditrice digitale ai microfoni di Fabio Fazio nella tanto attesa intervista a Che Tempo Che Fa. Un colloquio che non ha avuto grandi rivelazioni, come tanti aspettavano, ma che almeno ha scacciato via ogni ipotesi di strategia.

Con Federico ci sentiamo perché siamo due persone adulte che si vogliono bene. Non è che da un giorno all’altro chiudiamo i ponti e chi si è visto si è visto È un periodo di crisi- ha spiegato con voce tentennante- ne abbiamo avute anche in passato. Questa è una crisi un po’ più forte, quindi vediamo, non so”.

“Si pensa sempre che un personaggio dietro lo schermo sia un personaggio artificiale. Si pensa che dietro ogni mossa ci sia una strategia. No, non è una strategia. È un po’ triste, mi dispiace, mi far star male”, ha aggiunto.

La fuga di notizie di questi giorni era inevitabile: “La privacy non esiste, ma l’abbiamo deciso noi. Io e Federico abbiamo rinunciato ad un po’ della nostra privacy in favore del nostro racconto personale. È una scelta. Continuerò a fare così. Se sono chi sono lo devo a questa idea di raccontare me stessa. Ci sono anche dei lati negativi, ma fa parte del gioco”.

IL PANDORO-GATE: “PENSAVO DI NON AVER FATTO NULLA DI SBAGLIATO”

Argomento inevitabile il caso che, come ha dichiarato la Ferragni, è stato il vero spartiacque di questo “periodo tosto”: il Pandoro-gate. Era il 15 dicembre quando l’Antitrust comunicava una multa di oltre 1 milione di euro per le società riconducibili a Chiara Ferragni e 420 mila euro per Balocco.

“Fino a quel momento- ha spiegato- pensavo di aver fatto delle classiche mosse commerciali legate a operazioni di beneficenza, in totale buona fedePensavo di non aver fatto nulla di sbagliato. In quel momento mi sono resa conto che se alcune persone avevano frainteso le mie intenzioni, qualcosa che avevo detto o scritto, vuol dire che le cose potevano essere fatte meglio. È stato un momento di grosso cambiamento”.

Io non sono totalmente dell’idea che la beneficenza debba essere fatta solo privatamente. La beneficenza, a volte, fatta pubblicamente può creare episodi di emulazione, può accendere un faro sulle cause sociali”. Questo il motivo per il quale si è fatta la scelta di scrivere nel packaging del pandoro la dicitura sul sostegno all’ospedale Regina Margherita di Torino. E per questo l’influencer ha ribadito: “Sicuramente la comunicazione poteva essere fatta meglio. Di questo mi spiace tantissimo. Se qualcuno l’ha capita così, c’è stato un errore”.

Il caso Balocco ha cambiato inevitabilmente l’approccio di Chiara e del suo team. La 36enne ha dichiarato che continuerà con la beneficenza, ma separandola dalle operazioni commerciali. “Non rifarei questo tipo di operazioni- ha detto- continuerei a fare come ho fatto in passato cioè o attività completamente benefiche, o attività commerciali che sono il motore delle mie due società. Posso solo dire che mi dispiace, che non le farò più in futuro. In quel momento per me era abbastanza chiaro il tutto, però evidentemente dovevano esser fatte e spiegate anche in maniera diversa”.

L’IRONIA DI SELVAGGIA LUCARELLI

L’intervista di Chiara Ferragni ha scatenato l’ironia di Selvaggia Lucarelli, la quale su X ha scritto: “Pensati libera…dalle domande”.

E ha approfondito: “Comunque possiamo stare qui a scrivere e commentare fino a domani, ma al di là dei Pandori e del resto, al di là dell’assenza di domande, è il vuoto. Avvilente assenza di pensiero e grammatica. E comunque ora mi aspetto che l’Antitrust multi i consumatori co****ni che fraintendono perché è ora di finirla di fraintendere. Che poi fate prendere le multe a Chiara che è in buonafede e pubblicizza la beneficenza che fanno gli altri perché confida nell’emulazione“.

E poi: “Non si era accorta di aver sbagliato fino alla multa, è per quello che un anno fa aveva bloccato la parola Balocco nei commenti sul suo Instagram”. La giornalista ha attaccato: “Usciamo dal Pandoro, vediamo altro. Scelgo uno dei famosi fraintendimenti di cui parla Ferragni, così mi dite se siamo noi che capiamo male o se lei dice una cosa che non corrisponde al vero. In questo caso solo il ricavato delle bambole vedute sul suo sito The blonde salad andava in beneficenza (e non il ricavato dalla vendita nei negozi e sul sito di Trudi). Vi sembra che dica questo (anche nei sottotitoli) o siamo noi co***ni che fraintendiamo?”