Decontribuzione mamme lavoratrici: INPS pubblica le FAQ


Decontribuzione mamme lavoratrici, pubblicate le FAQ dell’Inps. Ancora nessuna disponibilità di modulistica sul sito, i dubbi delle insegnanti

decontribuzione

L’Inps ha pubblicato una pagina di Faq destinata a fugare i dubbi sulla misura di decontribuzione per le mamme lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, così come stabilito dalla Legge di Bilancio approvata a dicembre 2023. La misura di decontribuzione prevede l’esonero al 100% dal pagamento della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli fino al 31 dicembre 2026, mentre, in via sperimentale, riguarda anche le mamme di due figli, di cui almeno uno di età inferiore ai 10 anni, per tutto il 2024.

DECONTRIBUZIONE MAMME LAVORATRICI, COME RICHIEDERLA

Alla data dell’1 marzo, l’Inps rende noto che non è ancora disponibile sul su sito il modulo da compilare autonomamente, in cui inserire i propri dati e i codici fiscali dei figli. Quindi, come fare? Le lavoratrici pubbliche e private, titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, possono comunicare al
loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, rendendo noti il numero dei figli e i relativi codici fiscali.
Non è necessario che il datore di lavoro sia in possesso del Durc.

LA DECONTRIBUZIONE AUMENTA IL REDDITO

La misura sarà visibile direttamente in busta paga. L’Inps specifica che i soldi in più che ogni lavoratrice percepirà, generati dall’esonero dalle tasse, contribuiranno alla formazione di reddito.

LA DECONTIBUZIONE PER LE INSEGNANTI

In queste ore i canali social dell’Inps sono bombardati di richieste da parte delle insegnanti, le quali chiedono a chi devono rivolgersi per ottenere la misura. Questa la risposta dell’Inps: è necessario “confrontarsi con chi fa le dichiarazioni contributive a Inps nel settore scolastico. Con la circolare numero 27 del 31/01 l’Istituto ha fornito tutte le indicazioni per ogni datore di lavoro, sia pubblico sia privato. Sta all’ufficio preposto alla gestione del personale il compito di adeguarsi alle disposizioni“. Peccato che in tante lamentino che le segreterie scolastiche non ne sappiano nulla.

I CONTRIBUTI PENSIONISTICI

Un altro dubbio riguarda la quota di contributi per la pensione. Cosa succede con la decontribuzione? “Come precisato nel comma 182 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2024- spiega Inps-, l’applicazione dell’esonero in trattazione lascia, comunque, ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche“.