Tragedia del Titan, pubblicato l’audio dei colpi sentiti durante la ricerca


Tragedia del Titan, pubblicato il suono dei colpi sentiti durante la ricerca del sommergibile. L’audio, fino ad oggi inedito, fa parte di un documentario

titan

Un rumore ritmico, simile a quello dei colpi di chi bussa ad una parete. È questo il misterioso suono che i soccorritori hanno sentito durante le ricerche del Titan, il sommergibile imploso lo scorso 18 giugno durante una visita turistica al relitto del Titanic. L’audio, fino ad oggi inedito, è stato pubblicato come clip del documentario ‘The Titan Sub Disaster: Minute by Minute’, che sarà trasmesso nel Regno Unito il 6 e 7 marzo su Channel 5.

QUEI COLPI MISTERIOSI CHE ACCESERO LA SPERANZA

Subito dopo la scomparsa del Titan sono state effettuate numerose operazioni di soccorso per tentare di salvare i 5 passeggeri a bordo del sommergibile. Il secondo giorno di ricerche sono stati rilevati da aerei canadesi alcuni rumori sottomarini provenienti nell’area di perlustrazione. Sebbene gli esperti si dissero scettici sulla possibilità che provenissero dal Titan, quei suoni riaccesero la speranza. Fino ad oggi, l’audio non era mai stato rilasciato al pubblico.

LA TRAGEDIA DEL TITAN

Il Titan era un sommergibile turistico della compagnia OceanGate progettato per scendere a profondità abissali alla volta del relitto del Titanic. La mattina del 18 giugno 2023 partì dall’isola di Terranova, Canada, per la sua ultima spedizione: un’immersione a circa 3810 metri di profondità nell’Oceano Atlantico. A bordo 5 personeStockton Rush, pilota e cofondatore di Ocean Gate, Paul-Henri Nargeolet, esploratore degli abissi ed esperto del Titanic, Hamish Harding, un imprenditore britannico, e l’uomo d’affari Shahzada Dawood con il figlio Suleman.

Poche ore dopo la partenza, però, il Titan è scomparso dai radar. Sono iniziate subito le ricerche del sommergibile, durate 4 giorni. Il 22 giugno sono stati rinvenuti sul fondale oceanico, a circa 500 metri dal Titanic, i resti del sommergibile. L’ipotesi più accreditata è quella di un’implosione.

Secondo le ricostruzioni, l’incidente sarebbe avvenuto il giorno stesso della scomparsa, probabilmente a causa di un difetto nella struttura che avrebbe compromesso il sistema di controllo della pressione all’interno dello scafo.