La stufa a gas è l’alternativa a basso costo per riscaldare casa in tutta sicurezza


stufa a gas

Una delle migliori alternative per riscaldare casa senza consumi eccessivi, e senza dover temere ciò bollette molto salate a fine mese, viene dalle stufe a gas. Qui di seguito proveremo a capire meglio come funzionano, perché e quando convengono, come scegliere quella migliore per le proprie esigenze e soprattutto quali accorgimenti mettere in pratica per un utilizzo completamente sicuro delle stufe a gas.

Nei negozi specializzati e su siti come tecnomat.it si trovano ormai numerosi modelli di stufe a gas. Tutti fanno capo, però, a tre tipologie principali: la stufa a gas catalitica, la stufa a gas a infrarossi e la stufa a multigas. Tra una tipologia e l’altra cambia, almeno in parte, il funzionamento: nella stufa catalitica c’è infatti un pannello catalitico che viene surriscaldato tramite resistenze elettriche fino a una certa temperatura idonea alla combustione, generalmente senza fiamma, dei metalli nobili presenti al suo interno; la stufa a infrarossi ha invece pannelli di ceramica che si riscaldano producendo calore anche a stufa spenta, considerato che la ceramica è un ottimo conduttore; la stufa multigas può essere utilizzata anche con gas GPL.

Tutti i vantaggi di riscaldare casa con una stufa a gas moderna

Ciascuna tipologia di stufa a gas moderna ha soprattutto prestazioni diverse: in via del tutto generale le stufe a infrarossi sono le più performanti, sia in termini di calore generato e sia soprattutto in termini di comodità e sicurezza.

L’ultimo aspetto non è da poco: per lungo tempo riscaldare casa con una stufa a gas rappresentava un’estrema ratio perché si sovrastimava la probabilità che si verificassero incidenti pericolosi per l’edificio e soprattutto per le persone. Non che quelle in commercio in passato non lo fossero, ma le stufe a gas moderne sono da considerare degli oggetti assolutamente sicuri e sotto molti punti di vista. Basti pensare che tutti i modelli sono dotati di sistemi di sicurezza e nella maggior parte dei casi anche di dispositivi e filtri che identificano immediatamente eventuali perdite di gas. La giusta manutenzione e pochi semplici accorgimenti fanno il resto: rimane sconsigliato, infatti, utilizzare la stufa a gas in bagno e negli ambienti troppo umidi o dove sia presente acqua, in prossimità di tendaggi e tessili e dove sa impossibile areare correttamente gli ambienti prima e dopo l’accensione.

A queste condizioni, come già si accennava in apertura, l’utilizzo di una stufa a gas per riscaldare casa è conveniente e sotto molti punti di vista. Chi ne stimato i consumi sottolinea come per riscaldare un ambiente di circa cento metri cubi si spende in un’ora tra i trentadue e i quarantacinque centesimi di euro a seconda della tipologia di stufa a gas (le stufe catalitiche consumano di più di quelle a infrarossi): la spesa non è affatto paragonabile a quanto si spende né con il riscaldamento a caldaia e né con le stufe elettriche. Potendo spostare comodamente le stufe a bombola, grazie alle dimensioni contenute che hanno e alle ruote di cui sono dotate alla base, da un ambiente all’altro non solo si risparmia ma si ottimizzano anche le spese di riscaldamento potendo scegliere di volta in volta di riscaldare solo gli ambienti della casa più freddi o quelli che si utilizzano di più.