Agroalimentare: sanzione a carico di Italatte, controllata da Lactalis


L’Ispettorato del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare ha multato Italatte, società controllata dalla multinazionale francese Lactalis

Il latte fatto senza mucche: l’azienda israeliana Remilk, fondata nel 2019, crede proprio di esserne capace e apre uno stabilimenti nella città danese di Kalundborg

“Prima storica vittoria di una battaglia sui prezzi del latte che sarà lunga e difficile. Siamo stati l’unica organizzazione a denunciare la multinazionale Lactalis perché non ha rispettato i contratti fatti con gli allevatori, modificandoli unilateralmente. E chiediamo che ora Lactalis paghi anche la differenza agli allevatori danneggiati”. Questo il commento del presidente della Coldiretti Ettore Prandini alla notizia che l’Ispettorato del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare ha comminato la prima sanzione a carico di Italatte, società controllata dalla multinazionale francese, per aver violato il decreto legislativo n.198 dell’8 novembre 2021 fortemente voluto dalla Coldiretti per tutelare gli agricoltori e gli allevamenti nella filiera.

“Chiediamo – prosegue Prandini – il rispetto della legge contro le pratiche sleali, e soprattutto che i prezzi pagati non debbano scendere sotto i costi di produzione in tutte le filiere. Molte aziende agricole hanno timore di ritorsioni nel denunciare eventuali illeciti imposti da grandi gruppi industriali e catene distributive. Per questo Coldiretti garantisce l’anonimato alla singola impresa e offrire un maggiore potere contrattuale. Abbiamo iniziato con il latte e stiamo lavorando anche per tutte le altre filiere”.

La Lactalis è stata multata per pratiche sleali sul prezzo del latte ai danni delle aziende agricole dopo la denuncia avanzata da Coldiretti. La norma violata prevede che i prezzi pagati ad agricoltori ed allevatori non scendano mai sotto i costi di produzione ma che la Coldiretti è stata la prima ed unica a far applicare con una denuncia a una multinazionale.

“Non ci fermeremo – ha aggiunto Prandini – perché per noi è fondamentale la tutela del reddito delle nostre imprese. Per questo – ha concluso – siamo pronti comunque a riprendere qualsiasi forma di trattativa, anche con la stessa Lactalis, che porti a una giusta valorizzazione del lavoro fatto dai nostri imprenditori, in termini costruttivi e di visione strategica, per quanto riguarda il comparto lattiero caseario. Siamo aperti a future negoziazioni che, se da una parte ci hanno visto denunciare, dall’altra ci vedono costruire un rapporto proficuo per tutto il settore lattiero”.

A settembre 2023 la Coldiretti è stata l’unica organizzazione in Italia ad aver denunciato la multinazionale (che ha acquisito i marchi italiani Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani, Cadermartori e Nuova Castelli), perché aveva modificato unilateralmente gli accordi e non aveva pagato il prezzo pattuito agli allevatori. Dopo 5 mesi, l’Ispettorato del Ministero ha sanzionato Lactalis, perché ha riscontrato in centinaia di casi la condotta sleale della multinazionale francese.