Dieta con pochi carboidrati e molti vegetali mantiene il peso sotto controllo


Una dieta a basso contenuto di carboidrati che privilegia proteine, grassi e carboidrati provenienti da fonti vegetali salutari è stata collegata a un minore incremento del peso

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Una dieta a basso contenuto di carboidrati che privilegia proteine, grassi e carboidrati di alta qualità provenienti da fonti vegetali salutari è stata collegata a un minore incremento del peso in un periodo di 4 anni. Sono i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Network Open.

Allo stesso tempo lo studio ha rilevato che una dieta a basso contenuto di carboidrati (LCD) ma ricca di proteine e grassi animali, oltre che di un apporto di carboidrati raffinati, è stata associata a un aumento di peso più rapido.

Le diete a basso contenuto di carboidrati non sono tutte uguali
Le diete a basso contenuto di carboidrati hanno guadagnato una notevole attenzione, dato che promuovono la perdita di peso e migliorano la salute metabolica. Negli studi clinici le LCD, come le diete chetogeniche nelle quali solo il 5%-10% di energia proviene dai carboidrati, hanno portato a variazioni del peso favorevoli nel breve termine, tuttavia non è chiaro come incidano sul peso a lungo termine. Inoltre un’aderenza costante a diete estremamente povere di carboidrati può essere insostenibile, hanno premesso gli autori.

In aggiunta, i singoli gruppi alimentari con qualità diverse sono associati a differenti conseguenze sulla salute, inclusa la gestione del peso. I cereali integrali, la frutta e le verdure non amidacee sono associati a un minore aumento di peso, mentre gli amidi raffinati, le bevande zuccherate e la carne rossa e lavorata sono dannosi per il controllo del peso e la salute generale.

«La questione chiave del nostro studio è che non tutti gli approcci nutrizionali con un basso contenuto di carboidrati sono uguali quando si tratta di gestire il peso a lungo termine. La qualità del cibo è fondamentale» ha fatto presente il primo autore Binkai Liu, assistente di ricerca presso il dipartimento di nutrizione dell’Harvard T.H. Chan School of Public Health. «Inoltre pochi studi hanno considerato il ruolo della qualità degli alimenti nelle associazioni tra LCD e risultati di peso nelle persone con una gamma di assunzione di carboidrati tipica della popolazione generale degli Stati Uniti, che in media consuma il 50% dell’energia sotto forma di carboidrati».

​Valutazione di 5 tipi di diete a basso contenuto di carboidrati
Per comprendere meglio il ruolo della qualità dei macronutrienti sul peso, i ricercatori hanno quindi analizzato l’impatto di cinque tipologie di diete a basso contenuto di carboidrati sui cambiamenti di peso in un arco temporale di 4 anni utilizzando i dati del Nurses’ Health Study, del Nurses’ Health Study II e dell’Health Professionals Follow-up Study, per una coorte complessiva di oltre 123mila partecipanti (età media 45 anni, 83,8% donne).

Le diete prevedevano:

  • una LCD totale (TLCD) incentrata su un apporto complessivo inferiore di carboidrati
  • una LCD di origine animale (ALCD) con prevalenza di proteine e grassi di origine animale
  • una LCD a base vegetale (VLCD) basata su proteine e grassi di origine vegetale
  • una LCD salutare (HLCD) con prevalenza di carboidrati meno raffinati e più proteine vegetali
  • una LCD malsana (ULCD) basata su meno carboidrati sani e più proteine animali e grassi non salutari

Minor aumento del peso con dieta salutari e a base vegetale
Nel corso di 4 anni i partecipanti hanno guadagnato:

  • 0,6 kg per l’aumento di un punto di deviazione standard (SD) nel punteggio TLCD
  • 0,13 kg per l’aumento di 1 SD del punteggio ALCD
  • 0,39 kg per l’aumento di 1 SD nel punteggio ULCD

«Questi risultati sono in linea con le attuali evidenze, secondo le quali il consumo eccessivo di carni rosse o prodotti animali trasformati può portare a un eccessivo aumento di peso» ha affermato Liu.

In contrasto, un aumento di un punto di deviazione standard nel punteggio VLCD e HLCD è stato associato rispettivamente a 0,03 kg e 0,36 kg in meno di incremento ponderale. Le associazioni erano più pronunciate tra i soggetti obesi (per l’aumento di 1 SD nel punteggio HLCD: BMI ≥30, 0,88 kg in meno di aumento di peso; BMI <25, 0,23 kg in meno di aumento di peso, P per l’interazione <0,001).

«Le evidenti differenze nell’impatto sul peso nel tempo delle diverse diete a basso contenuto di carboidrati sono sorprendenti» ha osservato Liu. «In particolare, il contrasto tra i risultati delle LCD sane a base vegetale e quelle meno salutari è stato particolarmente convincente e sottolinea l’importanza della qualità della dieta nelle strategie di gestione del peso».

Secondo gli autori sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio l’associazione tra LCD, massa corporea magra e adiposità in una popolazione più diversificata. «Tuttavia le implicazioni di questo studio per la salute pubblica e la pratica clinica sono significative» hanno scritto. «Abbiamo rilevato che seguire una dieta sana, a base vegetale e a basso contenuto di carboidrati è associato a risultati più favorevoli nella gestione del peso a lungo termine, pertanto per mantenere o migliorare la salute generale è consigliabile optare per una dieta ricca di alimenti come frutta fresca, verdure non amidacee, cereali integrali, noci, legumi e olio d’oliva».

Referenze

Liu B et al. Low-Carbohydrate Diet Macronutrient Quality and Weight Change. JAMA Netw Open. 2023 Dec 1;6(12):e2349552. 

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