Spondiloartrite assiale: BMI più elevato associato a malattia più grave


Spondiloartrite assiale: un indice di massa corporea (BMI) più elevato è associato a livelli sierici più bassi di adalimumab ed etanercept e ad un aumento dell’attività di malattia

Spondiloartrite assiale: l'indice BASMI consente di ottenere una stima moderatamente accurata dell'attività di malattia e della risposta alla terapia

Nei pazienti affetti da spondiloartrite assiale (axSpA) in trattamento a lungo termine con inibitori del fattore di necrosi tumorale alfa (TNFis), un indice di massa corporea (BMI) più elevato è risultato associato a livelli sierici più bassi di adalimumab ed etanercept e ad un aumento dell’attività di malattia. Queste le conclusioni di uno studio osservazionale trasversale pubblicato su Arthritis Research & Therapy, che sembrano suggerire la necessità di aumento del dosaggio di somministrazione di questi farmaci nei pazienti in sovrappeso o obesi.

Razionale e disegno dello studio
Nonostante sia noto da tempo che i livelli sierici di TNFi “a valle” sono correlati all’attività di malattia nei pazienti con axSpA, la maggior parte dei dati disponibili fa riferimento solo a pazienti che hanno iniziato il trattamento di recente. Di qui il nuovo studio che si è proposto di esaminare l’associazione esistente tra i livelli sierici di TNFi “a valle” con l’attività di malattia e il BMI tra i pazienti con axSpA, compresi quelli in trattamento con TNFi a lungo termine.

A tal scopo, i ricercatori hanno misurato i livelli sierici “a valle” di TNFi relativi a 55 pazienti consecutivi nel corso delle regolari visite ambulatoriali effettuate presso il Medical Center Leeuwarden e l’University Medical Center Groningen nei Paesi Bassi.

La popolazione di pazienti dello studio era costituita, nello specifico, da  34 pazienti che erano in trattamento con  adalimumab e 21 pazienti in trattamento con  etanercept. L’età media dei pazienti era di 45 anni e circa la metà di questi (47%) erano di sesso maschile.

Il BMI mediano era pari a 26,4 kg/m2, mentre la durata mediana del trattamento era pari 41 mesi.

Risultati principali
Il 47% dei pazienti dello studio mostrava livelli sierici terapeutici “a valle” di TNFi – pari al 56% dei pazienti trattati con adalimumab e al 33% di quelli trattati con etanercept.

Non sono state rilevate correlazioni statisticamente significative tra i livelli di TNFi e l’attività di malattia per adalimumab (P =.39) o etanercept (P =.20), nonostante i livelli “a valle” sono stati moderatamente correlati con il BMI per entrambi i gruppi (P =0,004 e P =0,021, rispettivamente).

I pazienti con malattia attiva, definita da un punteggio di attività della malattia della spondilite anchilosante (ASDAS) pari almeno a 2,1, presentavano un BMI maggiore rispetto ai pazienti con malattia inattiva (p =0,015). Il BMI mediano dei pazienti con malattia attiva era pari a 29,7 kg/m2 rispetto ai 24,6 kg/m2 dei pazienti con malattia inattiva.

I risultati delle analisi di regressione multivariabile hanno mostrato che il BMI rappresentava l’unico fattore “di perturbazione” della relazione esistente tra livelli terapeutici di farmaco e il punteggio ASDAS (odds ratio: 1,44; IC95%: 0,77-2,69).

Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso, tra i limiti metodologici del lavoro, il numero ridotto di pazienti in ogni sottogruppo di trattamento e l’assenza di dati sull’aderenza al trattamento.

Ciò detto, gli autori dello studio hanno così concluso. “Per quanto i livelli sierici “a valle” di adalimumab ed etanercept non siano risultati associati all’attività di malattia nei pazienti affetti da axSpA in trattamento a lungo termine, potrebbe valere la pena prendere in considerazione l’aumento del dosaggio del TNFi prima di effettuare uno switch terapeutico ad altra classe di DMARDb nei pazienti  con axSpA in sovrappeso o obesi con bassi livelli sierici di TNFi “a valle” ed elevata attività di malattia”.

Bibliografia
de Wolff L et al. High BMI is associated with lower TNF-α inhibitor serum trough levels and higher disease activity in patients with axial spondyloarthritis. Arthritis Res Ther. Published online October 17, 2023. doi:10.1186/s13075-023-03187-4
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