Il 77% dei giovani italiani non conosce la lingua inglese


Il 77% dei giovani italiani non conosce l’inglese: a rischio opportunità di lavoro e studio secondo un’indagine rivolta alla propria community da Edusogno

giovani lingua inglese

Una recente indagine condotta da Edusogno e rivolta alla propria community (circa 85.000 membri con un’età media tra i 18 e i 35 anni), ha rivelato come il 77% dei giovani italiani sia insoddisfatto del proprio livello di inglese e intenda migliorarlo. Questa percentuale coincide con quella di coloro che considerano la conoscenza dell’inglese indispensabile per il mondo del lavoro ed è, forse, proprio questa la ragione che li spinge a voler potenziare la propria conoscenza della lingua.

La maggioranza degli intervistati possiede un livello di inglese che si attesta tra il B1 e il B2, corrispondenti a una conoscenza intermedia, e circa un quarto un livello elementare (A1/A2). Il fatto che solo il 21% degli intervistati abbia dichiarato di avere un livello avanzato (C1) è in linea con quanto già emerso da studi recenti1, che posizionano l’Italia al 26esimo posto in classifica su 34 Paesi europei per conoscenza dell’inglese.

Ma perché i giovani italiani sono insoddisfatti del proprio livello d’inglese?

Dall’analisi delle risposte è parso evidente che il sistema scolastico italiano ha un ruolo chiave: l’esperienza con l’inglese insegnato a scuola è stata valutata “sufficiente” dal 37% degli intervistati e addirittura “pessima” da oltre un terzo. Solo il 27% si è detto soddisfatto del metodo di insegnamento scolastico. Eppure siamo tra i Paesi europei dove lo studio dell’inglese è obbligatorio fin dalla scuola elementare. Gli studenti italiani, infatti, pur dedicandosi all’inglese per almeno 13 anni, dalle scuole primarie alle superiori, al termine del percorso possiedono ancora numerose lacune, che impediscono loro di padroneggiare la lingua tanto da saper prendere parte attiva in una conversazione e sfruttarla a livello professionale.

Ecco perché sempre più giovani frequentano corsi di inglese extra-scolastici. Proprio dall’indagine di Edusogno emerge che quasi il 50% dei rispondenti ha avuto la necessità di integrare la propria formazione ricorrendo a corsi privati di lingua inglese, mentre quasi un terzo ha dichiarato di aver in programma di farlo in futuro. Del resto, la conoscenza dell’inglese è diventata un prerequisito indispensabile per la quasi totalità delle imprese italiane, pertanto lo studio della lingua rappresenta un investimento per la propria carriera professionale2.

Nonostante i numerosi anni di studio che dedicano all’inglese, moltissimi giovani hanno difficoltà nel comunicare in lingua in modo efficace durante la loro carriera universitaria o lavorativa. Proprio per questo abbiamo ribaltato il paradigma di insegnamento tipico della scuola italiana, spostando il focus dall’apprendimento scolastico di complesse regole grammaticali verso un approccio più pratico e incentrato sull’importanza della conversazione quotidiana attraverso l’interazione con insegnanti madrelingua in classi da 2-3 persone afferma Domenico Campanaro, founder di EdusognoDegli studenti che hanno frequentato il percorso di Edusogno “C1 in 3 mesi”, il 94% è riuscito a conseguire la certificazione C1 IELTS. Sicuramente questo risultato è il frutto dell’impegno e della motivazione personale degli studenti, ma allo stesso tempo siamo convinti che la fiducia in un metodo di insegnamento non tradizionale come il nostro abbia avuto un ruolo decisivo nel raggiungimento del risultato”.