Molotov contro il consolato Usa di Firenze: perquisito giovane figlio di palestinesi


Nella notte è stato perquisito un giovane di 20 anni, figlio di genitori palestinesi in Italia da anni, che sarebbe coinvolto nel lancio di due molotv contro il Consolato Usa di Firenze

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Un giovane di 20-21 anni è stato perquisito nella notte in relazione alle due bottiglie incendiarie lanciate nella notte tra mercoledì e giovedì contro il Consolato americano a Firenze. Il giovane, nato in Italia da genitori palestinesi trasferiti qui da molti anni, è sospettato di aver girato il video dell’azione sul Lungarno Amerigo Vespucci e di averlo poi diffuso, come messaggio di rivendicazione, su un canale Telegram oltre che inviato ad alcune testate giornalistiche. Il messaggio, in arabo e italiano, è firmato con la sigla “The whole world is Hamas” e spiega che le due bombe conto il Consolato di Firenze erano solo il primo “avvertimento” di una campagna di azioni contro il sostegno occidentale a Israele.

La campagna “Morte ai sionisti” avrebbe ricomprese almeno 20 obiettivi in Europa. Oggi il ministro Matteo Salvini sui social parla del giovane, dicendo che è stato fermato, e chiede “chiarezza e giustizia” , sottolineando che “in Italia non ci sono spazi per estremisti e violenti”.

La casa del giovane, che vive in provincia di Firenze, è stata perquisita nella notte su ordine della Dda della Procura. La Digos ha sequestro telefoni, computer e anche alcuni vestiti. L’inchiesta ipotizza il reato di atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi.