“Sigillata Luce”, un prisma da cui irradiare luce sommersa: disponibile online l’eclettico disco d’esordio di Samuele CYMA
“Sigillata Luce” è l’album d’esordio di Samuele CYMA, un fluido scintillante che sgorga direttamente dalle viscere. La melodia di una chitarra elettrica incontra un sound design sperimentale con sfumature hyperpop. Il risultato sa disorientare immergendoci in un flusso eterogeneo acido quanto confortante.
Esistono dischi che per la complessità con cui vengono composti si dimostrano immediatamente diversi, unici. Lavori che si fatica a capire da che parte prendere, da trattare con la giusta cura. “Sigillata Luce” è un disco di questo genere: un monolite scolpito da una virtù compositiva intricata quanto liquida.
Il concept che muove l’album è il sigillo, rappresentato nella copertina e negli artwork come un filtro ghiacciato che si frappone tra l’artista e una luce sommersa, manifestazione della sua arte. Samuele è in pieno controllo del proprio bagliore: scolpisce la massa ghiacciata in un prisma grazie al quale moltiplicare la potenza della luce, finalmente in grado di emergere. Dopo anni di accumulo e conservazione, l’incontenibile estro di Samuele CYMA esce allo scoperto.
“Sigillata Luce” è una selezione di frammenti audio raccolti tra i 20 e i 25 anni d’età dell’artista: dolori, segreti, fasi di una vita che vengono restituite in una musica che lascia sospesi. Un progetto ambizioso che mischia approcci e ispirazioni diverse creando un’armonia liquefatta che spazia da arrangiamenti ambient elettronici per chitarra, voce e synth fino a orchestrazioni per ensemble elettro-acustico. L’album risponde a coloro che lamentano che nessuno fa più il jazz: Samuele lo riassembla e lo ripropone in forma inedita. Ai più classici strumenti come chitarra, batteria e fiati, l’artista aggiunge ritagli di suoni, rumori, glitch e sfumature che infittiscono un fondale sonoro di brani dalla forma quasi sempre atipica.
La voce compare solo al momento giusto, fluttua tra tonalità pop e virtuosismi più ricercati, mentre in altre occasioni non compare affatto, lasciando al sound design il compito di suggellare un’emozione. La raccolta conserva anche episodi precedenti, quali “Clorofilla”, uno dei brani più incisivi del disco, “Emorragie” e “Non Scegliere (Mani Libere)”. Fra gli inediti svettano “Simulacri”, brano che celebra la Sindrome dei Simulacri di Epicuro, e “Astrazione”, in cui la voce dialoga alla perfezione con la tromba di Francesco Fratini. “Sigillata Luce” si conferma punto apicale dell’album: come quando Dante giunge in Paradiso, Samuele glorifica l’immagine che dà nome al disco con una tecnica compositiva sopraffina, traducendo la luce in musica.
“Sigillata Luce”, il disco d’esordio di Samuele Cyma, è pubblicato da PLUMA dischi (Irma Records) mentre Kosmica Dischi, label indipendente romana, ne stamperà anche un’edizione limitata in tape.