Logistica contro lo spreco: FERCAM rinnova il patto di filiera con Regusto


Fercam e Regusto rinnovano il “patto di filiera per la sostenibilità e l’impatto sociale”. La collaborazione facilita il recupero di prodotti surplus in magazzino

fercam regusto

La collaborazione tra Regusto e FERCAM rappresenta un notevole passo avanti nel campo della sostenibilità e della responsabilità sociale aziendale. FERCAM facilita l’incontro tra la propria clientela e organizzazioni non profit verificate, creando un canale diretto per la donazione di beni inutilizzati o in eccesso. Il sistema non solo riduce gli sprechi, ma promuove attivamente lo sviluppo verso un’economia autenticamente circolare, consentendo ai clienti di FERCAM di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale e al sostegno di comunità bisognose.
Tra le aziende clienti di FERCAM che hanno potuto trarre vantaggio dalla partnership con Regusto troviamo Accademia Italiana – uno fra gli istituti universitari più prestigiosi per moda, design e fotografia con sede a Firenze e a Roma – recentemente rivoltasi alla Business Unit Removals & Relocation per un servizio di trasloco che prevedeva anche la necessità di smaltimento di alcuni arredi. Il team FERCAM ha tuttavia proposto di evitare lo spreco dei materiali ancora fruibili, superando mere logiche di business e i canonici processi di settore, per andare incontro invece a valori e obiettivi condivisi e tesi a uno sviluppo maggiormente sostenibile delle attività logistiche.
Accademia Italiana ha espresso grande soddisfazione per la collaborazione con FERCAM e per la mediazione verso la proposta di Regusto, sottolineando l’efficacia del riutilizzo degli arredi donati per il beneficio di altri enti, il risparmio economico e l’impatto positivo sull’ambiente, riconoscendo che azioni ecosostenibili come queste contribuiscono fattivamente a migliorare l’impatto sociale e sul pianeta. «La sostenibilità e l’economia circolare sono un valore fondante del nostro metodo di lavoro e sono temi trasversali che affrontiamo in tutti i nostri corsi. L’idea di poter fare un trasloco con uno smaltimento minimo e soprattutto che i mobili e le dotazioni che non utilizzavamo più potessero essere riutilizzati da qualcun altro ci ha appassionato sin da subito. La collaborazione con Regusto è stata poi molto semplice e davvero interessante e sicuramente inseriremo i dati sulla CO2 risparmiata anche all’interno del nostro report ESG», sono state le parole di Livia di Nardo, Campus Manager – Accademia Italiana Rome.
L’ente non-profit destinatario di questa donazione è stato il Centro Educativo di Accoglienza e Solidarietà di Mentana (RM). Commenta Mauro Giardini, Presidente di C.E.A.S: «il Centro ha iniziato a compiere azioni di recupero di materiali destinati al macero sin dalla sua nascita e tra le prime azioni poste in essere ci fu il recupero dei personal computer del Consiglio Superiore della Magistratura nel 1998. Da quella data ad oggi il viaggio nel mondo della rigenerazione n­­­­­­on si è mai interrotto. L’incontro con Regusto e successivamente con FERCAM, ha dato a questo nostro lavoro una nuova spinta in avanti, sistematizzando il processo, allargando la nostra rete e misurando ciò che stavamo facendo. Sicuramente raccontare che i materiali che ritiriamo rigenerano luoghi, persone e relazioni è emotivamente impattante ma sapere che in tre anni abbiamo recuperato 73.356 kg di materiale, equivalenti a 4.644 pasti, risparmiando 67.499 kg di CO2­­­­ ci inserisce in una nuova narrazione dove anche chi vive al margine contribuisce alla costruzione di un ecosistema sostenibile, inclusivo ed orientato alla produzione di benessere per tutti».
Oggi Regusto è un punto di riferimento in Italia per la lotta allo spreco: la piattaforma e l’ecosistema a essa connesso rappresenta la più grande rete di questo genere in Italia con oltre 600 aziende (food e non) e oltre 1000 enti non-profit. Ogni mese all’interno della piattaforma vengono donate e vendute oltre 200 tonnellate di beni alimentari e non. Il contatore di Regusto stima oltre 9000 tonnellate di prodotti recuperati, per un totale di 15 milioni di pasti distribuiti, la riduzione di 13 mila tonnellate di CO2 e il risparmio di 17 milioni di m3 di acqua e di 21 milioni di m2 di suolo.
Ogni donazione è tracciata attraverso tecnologia blockchain, rendendo disponibili report, statistiche e indici di impatto ambientale, come le emissioni di CO2, lo spreco di acqua e il consumo di suolo evitati. Dall’inizio della partnership sono state effettuate donazioni a 8 enti non-profit per un totale di oltre 51.000 kg di prodotti, arredi e materiali, contribuendo alla riduzione di CO2 stimabile in più di 20.000 kg, acqua e suolo risparmiati. (Percentuali prodotti donati: 71% edilizia e arredamento, 28% materiali (es. legno), 0,4% prodotti alimentari).