Vin Diesel respinge le accuse di molestie sessuali di un ex assistente


Vin Diesel accusato di molestie sessuali dalla sua ex assistente. Secondo l’accusa, la presunta violenza sarebbe accaduta nel 2010 sul set di Fast and Furious Five

Nel film Bloodshot l'attore Vin Diesel interpreta un soldato in lotta tra realtà e finzione: online il nuovo trailer internazionale della pellicola che arriverà al cinema il 26 marzo

Vin Diesel ha respinto le accuse di molestie sessuali mosse dalla sua ex assistente. In una causa intentata lo scorso giovedì, Asta Jonasson ha dichiarato di aver subito violenza dall’attore durante le riprese di Fast & Furious 5 nel 2010. Ore dopo la presunta aggressione, ha affermato di essere stata licenziata.

L’ACCUSA

Asta Jonasson ha citato in giudizio Vin Diesel, la sua società di produzione e la sorella dell’attore, che lavora come presidente della One Race Productions, per presunta discriminazione basata sul genere, ambiente di lavoro ostile, ritorsioni e licenziamento illegittimo. L’avvocato di Jonasson, Claire-Lise Kutlay, ha dichiarato che le accuse sono state mosse contro Diesel e coloro che “hanno permesso e nascosto la sua violenza sessuale”.

Come riporta The Guardian, Jonasson è stata assunta da One Race nel settembre 2010 per lavorare come assistente di Diesel sul set di Fast & Furious 5 ad Atlanta. Secondo l’accusa, l’attore avrebbe abusato di lei una stanza di hotel, dove l’avrebbe trascinata sul suo letto e, una volta sfuggita alla sua presa, l’avrebbe fermata sulla porta, palpeggiandola e baciandola contro la sua volontà. La donna ha affermato che dopo averle provato a toglierle la biancheria intima, Diesel l’avrebbe costretta a toccargli il pene. “Terrorizzata, la signora Jonasson ha chiuso gli occhi, cercando di dissociarsi dall’aggressione sessuale ed evitare di farlo arrabbiare”, si legge nella causa.

Alcune ore dopo la presunta aggressione da parte di Diesel, Jonasson ha ricevuto una telefonata dalla sorella dell’attore, Samantha Vincent, che le chiedeva di licenziarsi. “Il messaggio era chiaro. La signora Jonasson è stata licenziata per aver resistito coraggiosamente alla violenza sessuale di Vin Diesel, Vin Diesel sarebbe stato protetto e la sua violenza sessuale sarebbe stata coperta”, si legge nella causa.

VIN DIESEL RESPINGE LE ACCUSE

In una nota, l’avvocato di Diesel ha affermato che l’attore nega “categoricamente questa accusa nella sua interezza. Questa è la prima volta che sente parlare di questa dichiarazione”, aggiungendo che “ci sono prove evidenti che confutano completamente queste stravaganti accuse”.