Tvboy critica Chiara Ferragni nel suo nuovo murales


“La beneficenza nell’era dei social”, Tvboy critica Chiara Ferragni e gli influencer nel suo nuovo murales. Non è la prima volta che lo street artist raffigura l’imprenditrice

ferragni tvboy

Non sembra finire il vortice di critiche che ruota attorno a Chiara Ferragni, a quasi una settimana dallo scoppio del pandoro gate. L’influencer, trincerata dietro un totale silenzio social per le vicende di questi ultimi giorni, è nuovamente protagonista di un murale di TvBoy. Questa volta critico.

Nel 2018 lo street artist raffigurava la 36enne nei panni di una Madonna con bambino per “far riflettere sull’idolatria e il culto alle icone dello spettacolo nella nostra società contemporanea”. In braccio il piccolo Leone e su una mano la bottiglia di acqua naturale brandizzata, disponibile ai tempi al costo di 8 euro.

Questa volta la Ferragni è nei suoi panni di influencer, con cellulare d’ordinanza a riprendere la donazione di una banconota a un senza tetto. Immagine dei tempi contemporanei in cui ostentare è la priorità.

NUOVI PROBLEMI PER CHIARA FERRAGNI

Alle spalle di Chiara, un po’ sfocato, il pandoro rosa della Balocco che le sta costando tanto. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo di inchiesta e affidato le indagini alla Guardia di Finanza, che presto acquisirà documenti e contratti firmati dall’imprenditrice e dall’azienda dolciaria per accertare eventuali irregolarità.

Al momento, non ci sono né indagati né titoli di reato. Nella peggiore delle ipotesi, si potrebbe arrivare a contestare la frode in commercio. Insomma, le autorità accerteranno se i consumatori sono stati ingannati o meno nel periodo di sponsorizzazione del pandoro della discordia. L’indagine è partita da un esposto del Codacons e Assourt depositato in 104 procure diverse e in cui si accusa l’influencer e Balocco di truffa.

Poi un’altra tegola. Safilo, l’azienda di eyewear, ha deciso di interrompere la collaborazione con Chiara per la produzione dei suoi occhiali brandizzati. Una decisione, secondo quanto si legge in una nota ufficiale, presa “a seguito di violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio”.