I “Pensieri diversi” di Olivo Barbieri ancora in mostra a Villa Bardini


A Villa Bardini la mostra di opere fotografiche dal titolo ‘Olivo Barbieri. Pensieri Diversi’ è aperta fino all’11 febbraio 2024

olivo barbieri

«Ho detto una volta e forse con ragione: la civiltà passata diventerà un mucchio di rovine e alla fine un mucchio di cenere, ma sulla cenere aleggeranno spiriti». Ludwig Wittgenstein

Un costante invito a interrogarsi sulle contraddizioni del mondo moderno attraverso immagini di paesaggio, in cui naturale e artificiale, umano e metamorfico dialogano. Le fotografie di Olivo Barbieri, in mostra a Villa Bardini fino all’11 febbraio 2024, conducono il visitatore in un viaggio al limite tra la distruzione e il rifacimento, attraverso una società governata ora dall’euforia e dall’imprevisto, dal dominio e dalla sregolatezza, ora assoggettata all’anonimato e ad un’economia e una scienza sempre più disumanizzate.

Villa Bardini ospita la nuova mostra dal titolo Olivo Barbieri. Pensieri Diversi, curata da Marco Pierini, con il coordinamento scientifico di Alessandro Sarteanesi, promossa da Fondazione CR Firenze con Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron in collaborazione con Magonza.

Una mostra a carattere retrospettivo, in cui una selezione di circa 50 opere di Olivo Barbieri, che si datano lungo un arco temporale di venti anni e comprendono un gruppo di preziosi lavori inediti, è scelta come momento estremo di riflessione su un mondo in continua e angosciosa trasformazione.

L’esposizione Pensieri diversi si articola in nove momenti: Detroit 2010, Tribunali 2000, Landfill 2013, Wet Market 2000, Centri Commerciali sulla Via Emilia 1999, site specific_ 2004 – 2017, Tibet 2000, ALPS GEOGRAPHIES AND PEOPLE 2012, Capri 2013.

L’artista prende in prestito il titolo di uno dei più celebri volumi di Ludwig Wittgenstein, Pensieri diversi, in cui il filosofo, attraverso una serie di enunciazioni si interroga sui vari aspetti della realtà e delle arti, dichiarando, quanto mai fatto altrove, la sua estraneità ad un mondo moderno fondato sul culto della tecnica e del progresso, invitando invece ad un’incessante interrogazione su ciò che abbiamo «davanti agli occhi».

Come nelle parole del curatore Marco Pierini: «Nella selezione perfettamente consequenziale di Pensieri Diversi Olivo Barbieri ci consegna un’idea di paesaggio che mai – anche quando l’occhio è disteso sul contesto di natura – si dà come paradigma canonico e inalterato, ma si configura al contrario come spazio del nostro vivere, luogo dove le volontà, le intenzioni, i desideri assumono forma e sostanza, quando non precipitino per l’eccesso di hybris».

Tra le serie esposte, site specific_ ripropone una rivisitazione di luoghi iconici della nostra storia, mentre le fotografie dei Centri commerciali ritraggono una società neutralizzata nel suo bisogno di sicurezza. E se l’immaginario fantascientifico è preponderante nelle Alpi e nelle opere di Capri, che tendono a rimodulare in maniera personale l’immagine che quei luoghi lasciano nella nostra memoria, le fotografie dedicate al Wet Market a Zhanjiang in Cina assumono oggi una valenza ancora più contingente dopo la recente pandemia. Come nelle parole di Andrea Cortellessa, riprese dalla conversazione con Olivo Barbieri pubblicata nel catalogo di mostra: «Il mondo che ci mostri è un mondo “plastico”. Non tanto perché ha un’apparenza sottilmente “artificiale”; ma perché è costantemente in movimento, preso in una serie di anche contraddittori processi di trasformazione. Un “altro mondo” non solo è “possibile” – ci dici col tuo lavoro da sempre – ma in effetti c’è già; basta guardarlo. Cioè guardarlo in un certo modo. La metamorfosi dell’immagine dipende in effetti dal tuo sguardo, dai procedimenti che di volta in volta adotti per realizzarla; ma in questo modo ci mostri l’aspetto davvero metamorfico – anche drammaticamente tale, in certi casi – della realtà attorno a noi».

«E’ una grande opportunità per Villa Bardini – dichiara il Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, Jacopo Speranza – ospitare questa importante mostra che affronta un tema entrato prepotentemente nella cronaca e nel dibattito di ogni giorno quale è l’ambiente urbano e la sua progressiva trasformazione. È anche l’occasione per ripensare ai tanti significati del “nostro” paesaggio che rappresenta uno dei motivi identitari del Paese. Il percorso artistico di Barbieri ha segnato una stagione straordinaria della fotografia italiana e le sue opere scrutano quei luoghi che in passato, non erano degni di essere rappresentati. Uno sguardo lucido e severo che si scontra violentemente con quella visione di molti centri storici “da cartolina” che fanno ormai parte della nostra memoria collettiva».

Ad accompagnare l’evento espositivo, un volume bilingue (italiano/inglese) edito da Magonza, e curato da Marco Pierini e Alessandro Sarteanesi, con testi di Marco Pierini, Andrea Cortellessa e Olivo Barbieri, con un ricco apparato fotografico, che aggiungerà alla selezione di opere esposte a Villa Bardini, altre immagini scelte dall’artista, a completamento del progetto.

Olivo Barbieri. Pensieri diversi

7 novembre 2023 – 11 febbraio 2024

Villa Bardini

Costa San Giorgio 2, Firenze

Orario: da martedì a domenica, 10-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)

Apertura straordinaria lunedì 1° gennaio 2024, nonché regolarmente aperta anche nei giorni festivi del 8, 24, 26 dicembre 2023 e 6 gennaio 2024.

Chiuso il 25 dicembre 2023

Tel. call center Firenze Musei 055/29.89.816

Tel. biglietteria Villa 055/26.38.599

Info e prevendita online su www.villabardini.it

BIGLIETTI 

Intero: 10 euro

Ridotto: 5 euro (gruppi superiori a 10 persone, giovani UE dai 18 ai 24 anni, soci Touring Club Italiano, FAI, dipendenti Toscana Aeroporti, soci Unicoop, soci San Giovanni Battista, FIAF. It. Ass. Fotografiche e possessori del biglietto INTERO dei Giardini Boboli-Bardini.

Biglietto gratuito: ragazzi fino a 17 anni, diversamente abili e loro accompagnatori, giornalisti, guide turistiche, possessori Firenze Card; classi scolastiche incluso due insegnanti solo se in possesso di prenotazione al call center 055/29.89.816 di Firenze Musei.