AVIS al fianco dei bambini delle zone di guerra


AVIS sigla un protocollo d’intesa con l’associazione “Per far sorridere il cielo”, da anni impegnata a sviluppare progetti per i bimbi che vivono in zone di guerra

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“Un bimbo a cui regali meraviglia sarà portatore sano di pace”. Oltre ad essere lo slogan è anche l’obiettivo della Giornata della Meraviglia, l’iniziativa promossa dall’associazione “Per far sorridere il cielo”, da anni impegnata nello sviluppo di progetti a favore dei bambini che vivono nelle zone di guerra.

Promossa da Marco Rodari, nome d’arte Claun Il Pimpa, punta a portare sorrisi e aiuti a tutti i più piccoli, troppe volte vittime silenziose e dimenticate dei conflitti. Dalla Siria alla Palestina fino alla Striscia di Gaza, sono diversi i territori difficili in cui questa organizzazione dà vita a spettacoli ed eventi per regalare anche ai bimbi meno fortunati momenti di gioco, insegnando loro al contempo la cultura della pace e della non violenza.

Da sempre attenta alle necessità di chi ha bisogno, in primis dei più piccoli, AVIS Nazionale nei giorni scorsi ha firmato un protocollo d’intesa con “Per far sorridere il cielo”: l’accordo prevede, tra le altre cose, di:

  • potenziare il rapporto di cooperazione finalizzato all’educazione dei cittadini, con particolare attenzione ai giovani e ai bambini, alla solidarietà, alla pace, al dono e in generale al volontariato
  • favorire una collaborazione istituzionale tra le Associazioni, legate alla promozione della Giornata della Meraviglia e alla possibilità di creare un progetto trasversale con le Avis del territorio per un coinvolgimento nelle scuole e nelle varie realtà, in cui si può formare e regalare meraviglia ed offrire momenti di riflessione sulle tematiche comuni.

 

Come ha dichiarato il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, «questa collaborazione è la dimostrazione di quanto a volte basti un gesto semplice di cura e attenzione verso il prossimo per riuscire a fare la differenza. Per noi si tratta del naturale prosieguo di un percorso di supporto e vicinanza ai Paesi afflitti da guerre e altre calamità che abbiamo avviato con le nostre iniziative Donatori per la Pace e Donatori per la vita. Intervenire sulle nuove generazioni, educandole alla cultura del rispetto e della solidarietà, vale nell’ambito trasfusionale, ma prima di tutto è un principio cardine di una società civile e sensibile alle necessità di ciascuno. Sempre».

Promotrice di questa intesa è stata la presidente di Avis Regionale Basilicata, Sara De Feudis: «Tutto è nato quando, poco tempo fa, Marco Rodani venne invitato a parlare di pace nelle scuole del nostro territorio. A seguito di questa partecipazione si è creata un’amicizia che ci ha portato anche a formare ragazze e ragazzi per diventare clown e portare così allegria ai bambini ricoverati in ospedale. Siamo convinti che la presenza comune delle nostre due associazioni nel dialogo con i più piccoli possa contribuire sia a sensibilizzare sulla cultura del dono, sia a promuovere la donazione stessa come gesto di meraviglia».

Soddisfatto anche il presidente di “Per far sorridere il cielo”, Marco Rodari: «Sono estremamente grato ad AVIS per aver scelto di stringere questo accordo. Con alcune sedi locali già collaboriamo da tempo, in primis in Basilicata, ma estendere tutto questo a livello nazionale è molto importante. Mi auguro – prosegue – che sia un incentivo per promuovere la Giornata della Meraviglia. Ogni giorno AVIS fa tantissime cose per gli altri: la donazione di sangue è di per sé un gesto meraviglioso e lo stesso è la mobilitazione dell’associazione in situazioni di emergenza per dare supporto a chi ha più bisogno. E i bambini, ovviamente, non fanno eccezione. Accordi come questo – conclude – servono proprio per dare forma e sostanza a progetti di solidarietà: intanto, per quel che ci riguarda, il prossimo impegno sarà tra due settimane in Iraq dove, oltre agli spettacoli per i bambini, porteremo avanti anche programmi di formazione per il personale locale che si dedicherà ai più piccoli quando noi non ci saremo».