MSD trova accordo con Daiichi Sankyo per 3 candidati ADC


MSD ha trovato un accordo con Daiichi Sankyo per far progredire tre candidati anticorpi-farmaco coniugati (ADC) della casa farmaceutica giapponese in diversi tipi di cancro

MSD ha annunciato i risultati top line positivi di due studi di Fase III per la valutazione del V116, il suo vaccino coniugato pneumococcico 21-valente

MSD ha accettato di pagare a Daiichi Sankyo 4 miliardi di dollari in anticipo, in un accordo che complessivamente potrebbe valere fino a 22 miliardi di dollari, per far progredire tre candidati anticorpi-farmaco coniugati (ADC) della casa farmaceutica giapponese in diversi tipi di cancro.

Nell’ambito dell’accordo, le società svilupperanno e commercializzeranno congiuntamente patritumab deruxtecan, ifinatamab deruxtecan e raludotatug deruxtecan a livello globale, ad eccezione del Giappone, dove Daiichi Sankyo ha mantenuto i diritti esclusivi.

Oltre al pagamento anticipato di 4 miliardi di dollari, Merck ha accettato di versare a Daiichi Sankyo $1,5 mld in pagamenti continuativi nei prossimi 24 mesi e può effettuare ulteriori pagamenti fino a $16,5 mld in base al raggiungimento di future milestone di vendita, per un valore totale potenziale di $22 mld. Daiichi Sankyo sarà l’unica responsabile della produzione e della fornitura, e si occuperà anche delle vendite a livello mondiale.

“Il lavoro pionieristico svolto dagli scienziati di Daiichi Sankyo ha messo in evidenza il potenziale di vasta portata degli ADC, in grado di fornire nuove opzioni significative per i pazienti affetti da cancro”, ha commentato Robert Davis, CEO di MSD.

Potenziale di vendita “multimiliardario” entro la metà del 2030
I dati di fase intermedia dello studio HERTHENA-Lung01 su patritumab deruxtecan sono stati presentati di recente alla World Conference on Lung Cancer (WCLC). L’ADC HER3-diretto ha dimostrato un tasso di risposta obiettiva (ORR) confermato del 29,8% in pazienti pesantemente pretrattati con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) mutato in EGFR. Daiichi Sankyo ha dichiarato che intende chiedere l’approvazione Fda per il farmaco entro la fine di marzo 2024.

Anche Ifinatamab deruxtecan, un ADC diretto contro B7-H3, è in fase II di sperimentazione. Daiichi Sankyo ha dichiarato che i risultati presentati al meeting WCLC del mese scorso hanno mostrato un ORR “incoraggiante” del 52,4% in pazienti pesantemente pretrattati con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) in stadio esteso.

Il terzo ADC, Raludotatug deruxtecan, ha come bersaglio il CDH6, ed è attualmente in fase di valutazione in un primo studio di Fase I sull’uomo, con risultati aggiornati su pazienti con carcinoma ovarico avanzato.

I tre ADC hanno “un potenziale di ricavi commerciali multimiliardari a livello mondiale per ciascuna azienda” entro la metà degli anni ’30.
Daiichi Sankyo ha sei ADC nella sua pipeline, tra cui Enhertu (trastuzumab deruxtecan), diretto verso HER2, già in commercio per il trattamento di tumori della mammella, dello stomaco e del polmone, e l’ADC mirato a TROP2 datopotamab deruxtecan, attualmente in fase di sviluppo per il tumore al seno HER2 basso o negativo. Entrambi sono in partnership con AstraZeneca.

La casa farmaceutica giapponese sta lavorando anche su DS-3939, un ADC diretto verso TA-MUC1.

In seguito all’accordo, MSD ha dichiarato che si accollerà un onere di 5,5 miliardi di dollari, che riflette i pagamenti anticipati e di proseguimento, e che comporterà una riduzione dei risultati del quarto trimestre e dell’intero anno 2023.