Sbarcati a Lampedusa oltre 450 migranti: si cercano dispersi in mare


Maxi sbarco di migranti a Lampedusa dopo il naufragio in cui è morta una bambina di due anni: si cercano otto dispersi

migranti centri di permanenza

Dramma dell’immigrazione a Lampedusa, dove un’imbarcazione con una quarantina di persone è affondata nelle acque di fronte all’isola. Una bambina di due anni, che era stata tratta in salvo da una motovedetta della guardia costiera, alla fine non ce l’ha fatta ed è morta prima che i soccorritori potessero trasportarla sulla terraferma. In base al racconto dei naufraghi salvati, mancherebbero all’appello altre otto persone.

Dopo la tragedia sull’isola c’è stato un maxi sbarco di migranti arrivati nella tarda serata di ieri, dopo il tragico naufragio costato la vita alla bimba. Oltre 450 persone sono arrivate su una imbarcazione che è stata intercettata e scortata in porto dalla guardia costiera. Dopo lo sbarco, i migranti sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola gestito dalla Croce rossa italiana.

LA CRI: “NOTIZIA TRAGICA”

Gli operatori della Croce rossa italiana a Lampedusa hanno accolto all’hotspot di contrada Imbriacola i sopravvissuti al naufragio di questo pomeriggio. Dopo le prime operazioni di accoglienza, è stato il momento dei colloqui con il team degli psicologi. “Ancora una volta veniamo colti da un tragico avvenimento – dice Debora Diodati, vicepresidente della Croce rossa italiana -. Siamo in contatto con i nostri operatori all’hotspot che, come sempre, sono operativi in una situazione di emergenza. La notizia della morte di una bambina di due anni è quanto mai tragica, soprattutto oggi in cui ricorre la Giornata per i diritti dell’infanzia”.

SCHIFANI: UN’ALTRA VITTIMA INNOCENTE, UE ABBIA SUSSULTO DIGNITÀ

“Quante vite innocenti vanno ancora sacrificate? Cosa deve accadere affinché l’Europa abbia un sussulto di dignità? Aveva solo due anni l’ultima vittima dell’ennesimo naufragio di Lampedusa. Perdonaci piccolo angelo”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, dopo l’ultimo tragico naufragio costato la vita a una bambina. La piccola è spirata sulla motovedetta della Capitaneria di porto che l’aveva appena tratta in salvo.