Laurea a Giulia Cecchettin, parla la rettrice Mapelli


Laurea a Giulia Cecchettin, la rettrice dell’UniPd Mapelli: “Nel rispetto della famiglia”. La petizione supera le 60mila firme

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L’Università di Padova ha deciso, ieri, di conferire a Giulia Cecchettin la laurea in Ingegneria Biomedica, che la studentessa di Vigonovo brutalmente uccisa dall’ex Filippo Turetta avrebbe dovuto conseguire lo scorso giovedì mattina. Avrebbe dovuto essere la prima a discutere la tesi, alle 08.30, racconta, commossa, la rettrice dell’Ateneo patavino Daniela Mapelli. “Adesso è anche il momento di rispettare il dolore dei familiari, poi contatteremo la famiglia per una cerimonia con tempistiche e modalità che la famiglia vorrà accettare“.

“Ho centinaia di mail di studenti e studentesse per esprimere cordoglio e la loro rabbia per chiedere risposte”, sottolinea Mapelli, che dice: “È difficile trovare risposte. Filippo è un ragazzo che non è cresciuto in un ambiente violento, ma è riuscito ad esprimere una violenza incredibile. Oltre a lasciarci attoniti , questo ci spaventa tantissimo. Perché può succedere, è successo”.

LA PETIZIONE PER LA LAUREA A GIULIA CECCHETTIN

Intanto, nonostante la decisione sia stata già presa dall’Università, continua a macinare consensi la petizione su change.org che chiede il conferimento della laurea post mortem a Giulia. In tre giorni sono state raccolte 60mila firme. Lanciata da Patrizia Fossati, la petizione ha raccolto anche molti pensieri dei firmatari per la giovane vittima del brutale femminicidio.

Migliaia di persone hanno firmato per dimostrare a Giulia e alla sua famiglia “il nostro amore in mezzo a tanta violenza”, come scrive Davide: “firmo perché si tratta di un piccolo gesto d’amore e di cura per contrastare l’odio di chi non voleva che si laureasse e pensava di aver il diritto di decidere sulla vita di Giulia”, spiega. Come lui, tanti altri firmatari che tra i commenti hanno scritto: ”firmo perché i sogni non possono essere fermati. Da nessuno.. da niente” (Irene M.); firmo perché le è stato strappato quello che meritava” (Manuela P.); ”firmo perché meritava questa laurea come di essere ancora in vita e un bellissimo futuro” (Rosangela D.); ”firmo perché era il suo desiderio e qualcun altro ha deciso per lei” (Elisa F.); ”Importante firmare per non rimanere indifferenti e dimostrare solidarietà contro queste atrocità che non dovrebbero esistere in una società che si chiama tale” (Davide B.); ”Firmo per rispetto verso il futuro che Giulia non ha potuto avere, per tutti i suoi sogni che sono morti con lei” (Arianna M.).