Fda approva valbenazina per corea associata a malattia di Huntington


L’Fda ha ampliato le indicazioni delle capsule di valbenazina (Ingrezza) per includere la corea associata alla malattia di Huntington

L'Fda ha ampliato le indicazioni delle capsule di valbenazina (Ingrezza) per includere la corea associata alla malattia di Huntington.

L’Fda ha ampliato le indicazioni delle capsule di valbenazina (Ingrezza) per includere la corea associata alla malattia di Huntington.

La corea consiste in movimenti involontari aritmici, sussultori, rapidi, non sopprimibili che coinvolgono soprattutto la muscolatura distale e la faccia; i movimenti possono fare parte di atti semi-finalizzati che mascherano il movimento involontario. La malattia di Huntington è il più diffuso disturbo degenerativo che causa corea.

La valbenazina è un inibitore altamente selettivo della via del trasportatore vescicolare di monoammina 2 (VMAT2), che svolge un ruolo nella regolazione dei livelli di dopamina nel cervello. Dal  2017 il farmaco è approvato per la discinesia tardiva.

Altri due inibitori della VMAT2, la tetrabenazina (Xenazine) e la deutetrabenazina (Austedo), sono approvati per il trattamento della corea di Huntington. A febbraio 2023, Teva ha ottenuto l’approvazione di Austedo XR, una formulazione del farmaco da somministrare una volta al giorno.

l farmaco viene somministrato una sola volta al giorno e presenta una titolazione “semplice”. Il periodo di titolazione specificato per raggiungere la dose raccomandata sull’etichetta di Ingrezza per la corea è di circa cinque settimane, che comprende una dose iniziale di 40 mg aumentata ogni due settimane di 20 mg per raggiungere gli 80 mg. Secondo gli analisti, questo periodo “si confronta favorevolmente” con Austedo, che in precedenza veniva somministrato due volte al giorno e richiedeva un’escalation della dose più graduale nell’arco di cinque-sette settimane.

Si stima che negli Stati Uniti vi siano circa 30.000 pazienti affetti dalla malattia di Huntington, “la maggior parte dei quali presenta sintomi di corea”. Togliendo circa il 20% dei pazienti che potrebbero essere controindicati a causa della depressione e della suicidalità (come indicato in una black box warning di Ingrezza), si stima una popolazione totale eligibile al farmaco di 23.000 pazienti.

“I risultati clinici che hanno portato a questa importante approvazione hanno mostrato una riduzione della gravità della corea già 2 settimane dopo l’inizio del trattamento con valbenazina alla dose iniziale di 40 mg, con miglioramenti costantemente maggiori rispetto al placebo in tutte le visite successive”, ha dichiarato Erin Furr Stimming, MD, che ha guidato lo studio di fase III del farmaco.

I dati hanno anche dimostrato che Ingrezza è generalmente ben tollerato e ha mostrato un miglioramento clinicamente significativo negli adulti con corea associata alla malattia di Huntington”, ha aggiunto Furr Stimming, professore di neurologia presso la McGovern Medical School dell’UTHealth di Houston.
L’approvazione della FDA è stata supportata dai dati dello studio di fase III KINECT-HD e dello studio di estensione in aperto KINECT-HD2.

Nello studio KINECT-HD, i punteggi della Unified Huntington’s Disease Rating Scale Total Maximal Chorea sono diminuiti di 4,6 punti con la valbenazina una volta al giorno e di 1,4 con il placebo – una differenza di 3,2 punti sulla scala a 28 punti (P<0,0001) – nell’arco di 12 settimane.
I pazienti del gruppo valbenazina hanno riportato una maggiore riduzione del carico di malattia relativo alla mobilità, ai movimenti anomali e alla funzionalità di mani e braccia rispetto a quelli del gruppo placebo.

Gli eventi avversi più comuni legati al trattamento con valbenazina sono stati sonnolenza e sedazione, orticaria, rash e insonnia. Nei partecipanti trattati con valbenazina non sono stati osservati comportamenti suicidari o peggioramenti dell’ideazione suicidaria. Ricerche precedenti, tuttavia, hanno messo in relazione l’inibizione di VMAT2 con eventi correlati al suicidio. Come altri trattamenti approvati dalla Fda per la corea di Huntington, l’etichetta della valbenazina riporta un’avvertenza relativa a depressione, pensieri suicidi o comportamenti suicidi nella malattia di Huntington. I pazienti e i medici devono prestare molta attenzione ai cambiamenti, soprattutto quando il farmaco viene iniziato o la dose viene modificata.

Le informazioni di prescrizione del farmaco indicano anche che i pazienti con sindrome congenita del QT lungo o con aritmie associate a un intervallo QT prolungato non devono usare il farmaco. Il trattamento deve essere interrotto in caso di sindrome neurolettica maligna.