Il progetto CIRCE contrasta la discriminazione linguistica


Quali accenti sono oggetto di pregiudizi? Come variano a seconda dei luoghi e delle età? A queste domande cercherà di rispondere il progetto CIRCE

Quali accenti sono oggetto di pregiudizi? Come variano a seconda dei luoghi e delle età? A queste domande cercherà di rispondere il progetto CIRCE

Tutti abbiamo un accento. L’accento di una persona può dirci molte cose sulla sua età, sul sesso, sulla provenienza geografica e persino sul livello di istruzione o sulla classe sociale. Usiamo i tratti vocali per fare delle ipotesi ed è perfettamente normale che sia così. Un accento, tuttavia, non dovrebbe dirci nulla sull’affidabilità, la competenza, la capacità professionale o lo status economico di una persona. Queste supposizioni sono pregiudizi e se finiscono per avere un impatto sul modo in cui una persona viene percepita e trattata, diventano una forma di discriminazione. La discriminazione basata sull’accento è una forma di discriminazione fondata esclusivamente sul modo in cui una persona parla.

Il progetto CIRCE

Quali accenti sono oggetto di pregiudizio? Quali sono i pregiudizi? Come variano a seconda dei luoghi e delle età? A queste domande cercherà di rispondere il progetto CIRCE (Counteracting accent dIscrimination pRactiCes in Education), di cui l’Istituto di linguistica computazionale “Antonio Zampolli” del Cnr è partner.

Finanziato dal programma dell’Unione europea Erasmus+ e coordinato dall’Università degli Studi di Siena, il progetto mira ad esplorare il modo in cui gli accenti sono percepiti da studenti e insegnanti in Italia, Germania, Portogallo e Bosnia, contribuendo così ad una migliore comprensione del fenomeno della discriminazione basata sull’accento. Venerdì 29 settembre il progetto sarà presentato agli studenti delle scuole superiori nell’ambito degli eventi organizzati dall’Area della Ricerca di Pisa per Bright Night – La Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori.

L’acronimo CIRCE scelto per il progetto allude alla dea dalla voce umana, che proprio per questo secondo il mito era vista con sospetto dagli dei: si tratta, per l’appunto, di una delle più antiche testimonianze di razzismo sonoro.

Affrontare la discriminazione linguistica nell’istruzione comporta attuare politiche linguistiche inclusive, fornire risorse per l’istruzione multilingue, formare gli insegnanti a pratiche pedagogiche inclusive e promuovere la diversità linguistica nei materiali didattici. Inotre, poiché si tratta di un fenomeno ancora poco conosciuto, la raccolta di materiale sperimentale e la sua condivisione con la comunità scientifica sono di fondamentale importanza.

Così facendo, si possono creare ambienti educativi equi che valorizzino e celebrino la diversità linguistica degli studenti.

La discriminazione linguistica

La discriminazione linguistica, nota con vari termini come accentismo, linguistic profiling e razzismo linguistico, si riferisce al trattamento ingiusto di individui o gruppi in base alla loro lingua o al loro accento. Sebbene l’accento fornisca informazioni sull’età, il sesso e l’origine geografica, le interpretazioni stereotipate e legate a pregiudizi possono portare alla discriminazione.

La discriminazione basata sull’accento rafforza le disuguaglianze sociali ed economiche e limita l’accesso all’istruzione, all’occupazione e all’assistenza sanitaria, perpetuando i cicli di povertà.

L’accentismo ha effetti psicologici significativi, causando esclusione, vergogna e perdita di autostima.

Questo tipo di discriminazione, sebbene poco conosciuta, è in realtà molto diffusa e opera spesso al di sotto del livello di consapevolezza, rendendola una delle forme di discriminazione meno riconosciute.

L’ambiente scolastico è fondamentale da studiare, perché gli insegnanti possono giudicare più negativamente gli studenti provenienti da contesti linguistici emarginati a causa di pregiudizi, inducendoli a sentirsi meno apprezzati e scoraggiandoli dall’impegnarsi nello studio. Allo stesso tempo, la scuola è l’ambiente in cui gli stereotipi si rafforzano tra gli studenti e spesso si radicano in modo definitivo.

Comprendere il fenomeno della discriminazione linguistica e il modo in cui si manifesta è fondamentale per combatterla efficacemente ed aprire la strada ad una società più inclusiva.