Emicrania cronica: atogepant riduce i giorni di mal di testa


Nei pazienti con emicrania cronica il trattamento con atogepant alle dosi di 30 mg e 60 mg ha ridotto i giorni medi mensili con mal di testa rispetto al placebo

Emicrania cronica: l'uso a lungo termine di eptinezumab, ha portato a miglioramenti in termini di sintomi e di giorni di mal di testa

Nei pazienti con emicrania cronica il trattamento con atogepant alle dosi di 30 mg e 60 mg ha ridotto i giorni medi mensili con mal di testa rispetto al placebo nell’arco di 12 settimane di terapia, con un buon profilo di sicurezza e tollerabilità. Sono i risultati dello studio di fase III PROGRESS pubblicati sulla rivista Lancet Neurology.

L’emicrania cronica è caratterizzata da mal di testa per più di 15 giorni al mese, mentre quella episodica da dolore per meno di 15 giorni al mese. Nell’Unione Europea soffrono di emicrania cronica circa 41 milioni di persone, con un impatto economico stimato di circa 50 miliardi di euro all’anno in termini di ridotta produttività e giorni lavorativi persi.

«L’emicrania cronica è associata a un notevole carico di malattia, tra cui un impatto negativo sulla funzionalità fisica, sulla qualità della vita e sull’uso delle risorse sanitarie», hanno scritto il primo autore Patricia Pozo-Rosich, direttrice del gruppo di ricerca sulla cefalea e sulla coppia neurologica presso il Vall d’Hebron University Hospital di Barcellona, ​​​​e colleghi. «I gepanti sono stati specificamente sviluppati per il trattamento dell’emicrania e agiscono come agonisti del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP)».

I gepanti nella prevenzione dell’emicrania
Il sistema trigeminale svolge un ruolo chiave nella modulazione del dolore tramite il rilascio di specifici neuropeptidi e, tra questi, il CGRP è uno dei più potenti vasodilatatori endogeni conosciuti. Durante gli attacchi emicranici i suoi livelli sierici aumentano in misura significativa e sensibilizzano il nervo trigemino nei confronti di segnali normalmente innocui, con la conseguente attivazione di un’infiammazione neurogena che si traduce nell’invio di segnali dolorifici al cervello.

I gepanti come atogepant sono piccole molecole non peptidiche che colpiscono il recettore CGRP in modo simile agli anticorpi monoclonali iniettabili che agiscono sullo stesso recettore. Questi ultimi sono approvati per la prevenzione dell’emicrania cronica, ma come hanno fatto presente gli autori dello studio, molte persone con emicrania cronica evitano i farmaci iniettabili, preferendo un’opzione orale.

Atogepant è stato approvato dalla Fda nell’ottobre 2021 per la prevenzione dell’emicrania episodica e lo scorso maggio le sue indicazioni sono state estese alla prevenzione dell’emicrania cronica negli adulti, rendendo la molecola il primo e solo antagonista orale del CGRP approvato per la prevenzione dell’emicrania in tutte le sue frequenze, sia episodica che cronica.

Valutazione di atogepant nella prevenzione dell’emicrania cronica
Scopo dello studio di fase III PROGRESS, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, era valutare la sicurezza, l’efficacia e la tollerabilità di due dosaggi di atogepant rispetto al placebo come trattamento preventivo nei soggetti con emicrania cronica. Condotto in 142 siti in 16 paesi in Europa, Nord America e Asia, ha coinvolto 778 adulti di età compresa tra 18 e 80 anni, con una storia di almeno 1 anno di emicrania cronica.

I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1:1 a ricevere atogepant orale alla dose di 30 mg due volte al giorno (n = 257), atogepant orale 60 mg una volta al giorno (n = 262) oppure placebo (n = 259) per 12 settimane. L’endpoint primario era la variazione rispetto al basale del numero di giorno mensili con emicrania alla fine del periodo di trattamento per la popolazione intent to treat modificata, mentre la popolazione di sicurezza era composta da tutti i partecipanti che avevano ricevuto almeno una dose dell’intervento in studio.

Meno giorni al mese con emicrania con atogepant
Secondo i risultati, 84 partecipanti hanno interrotto il trattamento e 755 persone sono rimaste nella popolazione intent to treat modificata.

I ricercatori hanno scoperto che la riduzione del numero medio di giorni mensili con emicrania con un periodo di trattamento di 12 settimane era di -7,5 giorni con atogepant 30 mg due volte al giorno, -6,9 giorni con atogepant 60 mg una volta al giorno e -5,1 giorni nei soggetti sottoposti a placebo. La differenza media dei minimi quadrati rispetto al placebo è stata di -2,4 giorni con la dose da 30 mg (P aggiustato<0,0001 aggiustato) e -1,8 giorni con quella da 60 mg (P aggiustato=0,0009).

La costipazione è stato l’evento avverso più comune, riportato da circa il 10% dei partecipanti nei bracci atogepant 30 e 60 mg e dal 3% nel gruppo placebo, seguito da nausea riportata da circa il 9% in entrambi i gruppi di trattamento attivo e dal 4% del gruppo placebo. Tutti e tre i gruppi di pazienti hanno sperimentato una perdita di peso minima.

Tra i punti di forza dello studio, hanno sottolineato gli autori, ci sono il design multicentrico multinazionale, l’ampia fascia di età dei partecipanti e il fatto che al basale ci fosse un numero elevato di soggetti che faceva un uso eccessivo di farmaci in acuto (66%) e con una scarsa risposta ad almeno 2 trattamenti precedenti, suggerendo che questa coorte potrebbe riflettere una popolazione con emicrania cronica più grave. La breve durata del trattamento, anche se coerente con altri studi controllati randomizzati, era invece una possibile limitazione.

«La decisa efficacia e la buona tollerabilità di atogepant nel trattamento dell’emicrania cronica sono potenzialmente importanti dal punto di vista clinico» hanno concluso.

Referenze

Pozo-Rosich P et al. Atogepant for the preventive treatment of chronic migraine (PROGRESS): a randomised, double-blind, placebo-controlled, phase 3 trial. Lancet. 2023 Jul 26;S0140-6736(23)01049-8.

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