A “Che tempo che fa” la lettera della Littizzetto alla Meloni per il caso Giambruno


Dopo il caso Giambruno a Che tempo che fa sul Nove, Luciana Littizzetto legge una lettera alla ‘single d’Italia’ Meloni: “Come vedi la triade santa, mamma papà e bambino è saltata ancora una volta”

littizzetto

Cara Er Meloni, fu fidanzata Giambruno Fratella d’Italia da sempre e single d’Italia da venerdì“. Inizia così la ‘letterina’ di Luciana Littizzetto a ‘Che tempo che fa’, andato in onda ieri sera sul Nove. E la mittente della consueta missiva della comica questa volta è proprio la Premier in persona che venerdì ha messo fine alla sua relazione con il suo compagno Andrea Giambruno dopo i ‘fuorionda‘ mandati da Striscia la notizia.

“Quanto avrei voluto parlare con te oggi del bonus asili e dei soldi in Romagna che non arrivano… … e venerdì ero pronta a scriverne con la mia penna in piuma d’oca quando come un fulmine a ciel sereno è arrivato il tuo post. E a me sono arrivati così tanti messaggi dagli amici sul cellulare che sembrava l’IT Alert delle emergenze. Che tu sia furente col tuo compagno, che già la parola compagno non ti piaceva prima, figuriamoci adesso, lo immagino. Sarai incazzata nera, ma non nera estoril. Nera come “tengo la camisia nera”. E ti capisco. Guarda. Hai fatto bene a mollarlo. Con Salvini non puoi farlo ma con lui si- dice- Non eravate nemmeno una famiglia tradizionale e quindi vi risparmiate pure il divorzio. Basta un arrivederci amore ciao, insieme a te non ci sto più guardo le nuvole lassù. E comunque volevo dirti che è capitato a tutte, di innamorarsi di uno sciocco. E dico sciocco per non essere scortese. Tutte abbiamo avuto le fette di prosciutto sugli occhi. E con te è stato ancora più facile perché prosciutto e Meloni si sposano bene.”

E conclude: “Ancora una cosa. Forse nel tuo messaggio il P.S. lo hai scritto senza consultarti con un geologo. ‘Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua‘. Guarda che è il contrario. È come dicono i latini: GUTTA CAVAT LAPIDEM. Alla fine l’acqua è più forte della pietra, alla lunga la buca, la modella, la leviga, la ridimensiona. Guarda le pietre dei ruscelli o quelle portate dal mare come sono belle, tonde e luccicanti. L’acqua è vita, disseta e purifica. Scorre e va avanti. Ti conviene molto di più essere goccia che scivola credimi, anche se ti piace pensarti pietra. P.S. Come vedi la triade santa, mamma papà e bambino è saltata ancora una volta. E non credo basterà una pèsca a salvarla”, dice.

LA LETTERA AD ANDREA GIAMBRUNO

Littizzetto non ha risparmiato neanche l’incriminato Andrea Giambruno: “Caro Jean Maron. Gran mogol dei maschi smargiassi, Gianbruno e trino, Maschio beta di donna alfa, Alen Belon, Elvis the pelvis di Rete4. Portatore sano di ciuffo a grande onda di Kanagawa e di ben tre nomi maschili Andrea, Gian e Bruno responsabili forse dell’esubero di testosterone che fatichi a smaltire. Detentore inoltre del walter più sollecitato d’Italia, strizzato e ravanato con foga, pizzicato come la corda di un contrabbasso, levigato e piallato come un artigiano della qualità. Un consiglio. Se vuoi cambiare pacco a sto punto cambialo, prendi quello del Molise ma risparmiaci la scena di te che scavicchi ma non apri. Io ti capisco. Stare con una compagna che non credo sia proprio una piuma, e per tua somma sfiga e baro destino, è anche il presidente del consiglio, con l’articolo il tra l’altro, non aiuta. Tocca misurarsi ogni giorno con una che ha più palle di te”.

Poi, racconta la Dire (www.dire.it), la stoccata: “Ti ricordi quando dicevi alle ragazze molestate e stuprate: Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi?. Ecco. Tu invece se eviti di dire cazzate magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi un microfono aperto lo trovi. Ma la colpa non è mica del microfono, il problema è che quelle cagate le hai dette. Le hai pensate. Il problema non è il fuorionda, è il dentro-cranio. Però ti ringrazio, perché grazie a te ho scoperto una parola nuova: threesome che significa fare sesso a tre. Così se vado all’estero e me lo chiedono, so che devo dire no. Io conoscevo solo il triage che è quello del pronto soccorso.”