Cos’è l’EDI e come aumenta l’efficienza delle PMI


Digitalizzazione: una delle soluzioni ad oggi è l’EDI (Electronic Data Interchange), utilizzato nel 2022 già da 23.700 imprese italiane

Francesca Cravotto EDI imprese

I dati relativi al tasso di digitalizzazione delle PMI in ambito B2b (dal report ‘Chi si ferma è perduto’ dell’Osservatorio Digital B2b del Politecnico di Milano) evidenziano che l’e-commerce mantiene una crescita del +3% sul 2021 – per 468 miliardi di euro, e solo un ordine su cinque è scambiato per via elettronica. La digitalizzazione dei documenti di trasporto è anch’essa poco diffusa con solo il 34% delle imprese che li emette in formato digitale. Dei 134 milioni di documenti che vengono scambiati ogni anno, la maggior parte appartiene a grandi aziende, e per oltre il 60% si tratta di ordini e fatture, di cui va considerato che la digitalizzazione è obbligatoria per legge.

Una delle soluzioni disponibili sul mercato oggi è l’EDI (Electronic Data Interchange), utilizzato nel 2022 già da 23.700 imprese italiane. Si tratta di un sistema di interscambio standardizzato di documenti amministrativi e logistici tra aziende con sistemi digitali differenti. Uno strumento che

elimina la carta, riduce i tempi di lavoro e facilita le modalità di scambio e collaborazione tra imprese.

Ma non tutte le realtà del territorio hanno la stessa maturità digitale: il settore industriale nazionale è composto per la maggior parte da aziende di piccole o medie dimensioni, con minore capacità di investimento in ambito tecnologico e rapporti spesso da costruire in maniera tecnicamente più efficace con clienti e fornitori. Per queste realtà, l’integrazione “diretta” tramite EDI standard con i partner è economicamente sfidante. Ecco perché le PMI si affidano spesso a portali B2b specifici (non EDI-centrici) ai quali i loro clienti e fornitori possono accedere per scaricare o caricare manualmente ordini, bolle e fatture. Questi portali definiscono, però, un panorama frammentato poiché costruiti senza alcuna funzione automatica di integrazione con i sistemi aziendali interni, costringendo i professionisti ad operare manualmente su numerosi documenti.

Dunque, se è lecito confermare che “chi si ferma è perduto”, è altrettanto valido domandarsi: come muoversi affinché le piccole e medie imprese possano avere pari accesso all’automazione digitale per un vero rilancio del Sistema Paese?

“L’efficienza e i vantaggi che la soluzione EDI porta alle imprese li vediamo ogni giorno nelle aziende con cui lavoriamo” dichiara Francesca Cravotto, Supply Chain Solutions Consultant di Intesa, a Kyndryl Company. “Prendendo in considerazione i loro bisogni e le loro necessità, abbiamo creato un portale integrato che permette di scambiare documenti con qualunque partner (anche non EDI) e di registrarli in modo automatizzato nel proprio ERP”.

Una soluzione di questo tipo risulta ideale per chi ha partner o fornitori che hanno un semplice accesso a internet e lavorano solo con le e-mail a cui allegano dei pdf: nel caso di caricamento di un formato non strutturato come il pdf, Intesa mette a disposizione un servizio OCR per l’estrazione e la composizione automatica delle informazioni. Prima dell’effettiva conclusione dell’operazione, viene chiesta conferma dei campi individuati dall’OCR che potranno essere corretti manualmente. L’OCR sarà in grado di auto-apprendere di volta in volta dagli errori segnalati e corretti.

Integrare il portale B2b/EDI di Intesa nel proprio business significa:

  • non aver bisogno di modifiche o aggiunte sui portali già esistenti

  • non dover aggiungere risorse o competenze tecniche interne all’azienda

  • gestire sia protocolli EDI che non EDI

  • avere un’interfaccia user-friendly

  • avere un unico cruscotto di monitoraggio che segnala eventuali errori di conversione

  • gestire lo scambio di documenti in più lingue.

“In conclusione” – afferma Francesca Cravotto di Intesa (Kyndryl) – “un portale B2b/EDI come il nostro rappresenta una soluzione innovativa e altamente vantaggiosa per le PMI. In un panorama in cui l’automazione e la digitalizzazione sono sempre più cruciali, il nostro intento è quello di migliorare l’efficienza operativa e la competitività delle piccole e medie imprese italiane, promuovendo un binomio di successo tra EDI e PMI”.

Maggiori informazioni sono disponibili a questo link:

https://www.intesa.it/edi-documenti-non-strutturati-pdf/?utm_campaign=LP%20EDI4U&utm_source=Articolo&utm_medium=Disclosers-Intesa