Leucemia promielocitica acuta: terapia ATRA-ATO promossa


Leucemia promielocitica acuta: nuove conferme per la terapia combinata chemio-free costituita da acido all-trans retinoico (ATRA) e ossido di arsenico (ATO)

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Il trattamento della leucemia promielocitica acuta, una forma aggressiva di leucemia mieloide acuta, ha fatto progressi notevoli negli ultimi anni. I dati del registro HARMONY, che include un ampio gruppo di pazienti affetti da questa patologia, mostrano che la terapia combinata chemo-free costituita da acido all-trans retinoico (ATRA) e ossido di arsenico (ATO) ha prodotto tassi di sopravvivenza globale (OS) a 10 anni dell’85-92% nei pazienti con leucemia promielocitica acuta inseriti nel registro e dimostrano che questo regime offre un vantaggio significativo di sopravvivenza, indipendentemente dal Sanz-risk score. I risultati dell’analisi sono stati presentati di recente a Francoforte, al Congresso della European Hematology Association (EHA), da Maria Teresa Voso, Professore Associato di Ematologia e Responsabile dell’UOSD Diagnostica Avanzata Oncoematologica del Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata.

L’obiettivo del registro è quello di seguire a lungo termine un’ampia coorte di pazienti con leucemia promielocitica acuta trattati in due studi europei (UK AML-17 e GIMEMA APL0406) e inseriti nei registri nazionali di 6 Paesi.

I risultati dell’analisi riportata al congresso europeo evidenziano nei pazienti trattati con il regime ATRA-ATO un tasso di sopravvivenza globale (OS) a 10 anni del 92%, a fronte del 75% osservato nei pazienti trattati con il regime ATRA-idarubicina (AIDA) (P < 0,001). Il vantaggio di sopravvivenza è risultato costante nei diversi gruppi di rischio stratificati in base al Sanz risk score (basato sul numero dei leucociti e delle piastrine nel sangue periferico). Inoltre, l’età ha dimostrato di giocare un ruolo significativo negli outcome di sopravvivenza, in quanto i pazienti più giovani (meno di 50 anni) hanno mostrato risultati migliori. Tuttavia, il tasso di decessi precoci (entro 30 giorni dalla diagnosi) è risultato simile nei due gruppi (3,4%-5,7%) di trattamento.

Il registro HARMONY
La piattaforma HARMONY ha incluso finora 1868 pazienti con leucemia promielocitica acuta diagnosticati tra il 2007 e il 2020. Sono state prese in considerazione le seguenti variabili: età, genere, anno di diagnosi, Sanz risk score, presenza o meno di mutazioni FLT3-ITD, sottotipo Bcr, malattia secondaria vs. de novo, tasso di sindrome da differenziazione e ruolo della profilassi intratecale, tasso di recidiva o morte per qualsiasi causa.

L’analisi presentata al ha riguardato 674 pazienti, sottoposti a un trattamento e che soddisfacevano i requisiti di qualità dei dati. Questi pazienti sono stati trattati con i protocolli degli studi clinici APL0406 e AML17 o erano stati inclusi nel registro nazionale Study Alliance Leukemia (SAL).

Dopo l’acquisizione dalle fonti, i dati sono stati armonizzati e trasformati utilizzando come strumento l’Observational Medical Outcomes Partnership Common Data Model e infine registrati nella piattaforma HARMONY Big Data.

Circa metà dei pazienti trattati con il regime ATRA-ATO
Dei 674 pazienti analizzati, 320 sono risultati trattati con il regime chemo-free ATRA-ATO (età mediana: 48,5 anni, range; 16-87 anni; 47,8% donne) e 354 con il regime AIDA (età mediana: 47 anni, range: 17-82 anni; 51,1% donne).

Secondo il Sanz risk score, nella coorte trattata con il regime ATRA-ATO, 141 pazienti (44%) erano a basso rischio (LR), 144 (45%) a rischio intermedio (IR) e 31 (10%) ad alto rischio (HR), mentre il dato relativo al punteggio di rischio non era disponibile per quattro pazienti (1%).

La coorte trattata con il AIDA includeva invece116 pazienti (33%) a basso rischio, 153 (43%) a rischio intermedio e 78 (22%) ad alto rischio, mentre il dato non era disponibile per sette pazienti (2%).

Sopravvivenza a 10 anni oltre il 90% con il regime ATRA-ATO
Il tasso di OS a 10 anni è risultato del 92% nella coorte trattata con il regime ATRA-ATO e 85% in quella trattata con il regime AIDA (P = 0,024).

Con un follow-up mediano di 5,67 anni (range: 0,03-10,25), l’OS nella coorte trattata con ATRA-ATO è risultata simile nelle diversi classi di rischio: 93% nei pazienti a basso rischio, 92% in quelli a rischio intermedio e 87% in quelli ad alto rischio (P = 0,139).

Il follow-up mediano dei pazienti trattati con il regime AIDA è risultato di 5,88 anni (range: 0-14,2) e l’OS in questa coorte è risultata del 93% nel gruppo dei pazienti a basso rischio, 84% nel gruppo a rischio intermedio e 76% nel gruppo ad alto rischio (P = 0,05).

L’OS è risultata significativamente associata all’età sia complessivamente (P < 0,001) sia nei pazienti suddivisi per trattamento (con il regime ATRA-ATO: P < 0,001; con il regime AIDA: P = 0,087).

Nei due gruppi di trattamento, ha riferito Voso, non si sono osservate differenze significative nel tasso di decessi precoci (entro 30 giorni dalla diagnosi) (rispettivamente, 2,8% con il regime ATRA-ATO e 3,1% con il regime AIDA).

Tuttavia, i pazienti trattati nella pratica clinica hanno mostrato un’OS inferiore rispetto a quelli che hanno partecipato agli studi clinici, sia nella coorte trattata con il regime AIDA (OS a 7 anni: 69% contro 89%, P = 0,003) sia nel gruppo ATRA-ATO (OS a 7 anni: 88% contro 95%; P = 0,058), ma un tasso non troppo dissimile di decessi precoci (4,4% contro 2,8%).

In conclusione
Questa prima analisi del registro HARMONY evidenzia che i nei pazienti trattati con il regime chemo-free ATRA-ATO presentano un significativo vantaggio di sopravvivenza a 10 anni rispetto a quelli trattati con il regime AIDA, indipendentemente dal Sanz risk score, ha detto Voso nelle sue conclusioni.

Il Sanz Risk Score mantiene la sua rilevanza prognostica nei pazienti trattati con il regime AIDA.

I dati sul regime chemo-free, ha concluso Voso, dovranno essere confermati nei pazienti ad alto rischio, che erano sottorappresentati nella popolazione analizzata.

Bibliografia
L. Guarnera, et al. Analysis of factors associated with long-term survival in a large acute promyelocytic leukemia (APL) patient cohort: a Harmony alliance study, EHA 2023; abstract S136. Link